7 novembre 2022
Oggi 398 - Settimana 1-7 novembre 2022
Come mai ho la sensazione che la guerra in Ucraina si stia avviando verso uno stallo permanente senza vincitori né vinti, ma con un fatturato garantito di migliaia di morti a questo punto inutili sia per gli uni che per gli altri?
Sensazione giusta.
Ma perché?
I russi hanno una superiorità enorme in termini di uomini, ma un’inferiorità sempre più netta dal punto di vista tecnologico. Gli ucraini combattono con armi molto più moderne, grazie agli aiuti dell’Occidente e specialmente degli Stati Uniti. Biden è deciso a finanziare Kiev con un’altra cinquantina di miliardi.
Ma dovrà vedersela con i nuovi parlamentari eletti nelle elezioni di questa settimana.
Il nuovo parlamento si insedierà a gennaio e fino a quel momento il presidente non avrà problemi. Ma, anche dopo, la linea di appoggio all’Ucraina non dovrebbe subire ripensamenti: in base agli ultimi sondaggi, il 70% degli americani la condivide. Tra i repubblicani, quelli che potrebbero creare qualche problema sono i trumpiani. Ma bisogna vedere che linea vorrà seguire Trump e, soprattutto, se veramente si candiderà per la terza volta alla Casa Bianca.
Putin non potrebbe sopperire all’inferiorità tecnologica comprando armi dai cinesi o dagli iraniani?
I cinesi non hanno nessuna intenzione di vendere armi ai russi, e gli iraniani riforniscono già adesso Mosca dei loro droni: Putin ne ha comprati 1.700, pagandoli una miseria (ventimila dollari l’uno), ed è con quelli che sta distruggendo le centrali ucraine che producono elettricità: il Paese ha perso un terzo della sua luce. Più di questo Putin non può fare, deve obbedire agli ordini di Erdogan: la Turchia lo rifornisce di armamenti, gli permette le triangolazioni necessarie al traffico di petrolio in Occidente (altrimenti proibito dalle sanzioni) e deve costruirgli il nuovo gasdotto, col quale rimpiazzerà le forniture europee. Putin è prigioniero non solo dei turchi, dei cinesi e degli iraniani, ma anche dei sauditi che, rifiutandosi di aumentare la produzione di greggio, lo aiutano a tenere alto il prezzo del barile.
Cadrà?
Per ora sembra ancora saldo. Gli ucraini sperano che tra un sei mesi, quando anche ai suoi sarà chiaro che la guerra in Ucraina non porta da nessuna parte, sia rovesciato e che con la nuova leadership si possa trattare. Ma, come ha scritto Federico Fubini sul Corriere, «sperare non è una strategia».
Politica
Meloni, dopo il rave di Modena neutralizzato con una mediazione di successo, ha emanato un decreto che vorrebbe proibire, con pene severissime, nuovi raduni di quel tipo, ma che è stato scritto malamente, sicché – dicono giuristi insospettabili – le sue norme potrebbero estendersi a qualunque manifestazione politica. Lo si cambierà in Parlamento, ma intanto il suo governo è incappato in un altro problema, quello dei migranti: due navi che battono bandiera norvegese e due che battono bandiera tedesca, tutt’e quattro appartenenti a delle Ong (Organizzazioni umanitarie), vogliono scaricare sulle nostre coste il migliaio di migranti che portano a bordo, ma il ministro dell’Interno, prefetto Piantedosi, non intende accoglierli, con l’argomento che possono scendere a terra solo i soggetti fragili – donne, bambini, malati –, mentre tutti gli altri devono chiedere asilo ai paesi a cui appartengono le navi, cioè Germania e Norvegia. Germania e Norvegia hanno però fatto sapere che non se ne parla e che, a parer loro, gli ospiti delle imbarcazioni in questione vanno considerati naufraghi e devono essere soccorsi in quanto naufraghi, secondo la più antica delle leggi del mare. Sia gli uni che gli altri si fanno forti di leggi internazionali diverse e in contraddizione tra loro. Intanto – mentre scriviamo – due di queste navi, la Humanity 1 (bandiera tedesca) e la Geo Barents (bandiera norvegese) si trovano in faccia al porto di Catania e i loro capitani non intendono obbedire all’ordine di tornare indietro. Per ora, sono stati fatti scendere a terra 144 profughi su 179 della Humanity 1, tutti rispondenti ai suddetti requisiti di fragilità. La Geo Barents trasporta 572 persone, che al momento sono quasi tutte ancora a bordo.
Solo il 10 per cento dei migranti arriva da noi attraversando il Mediterraneo.
Letizia
Letizia Moratti, dopo essersi dimessa dalla giunta lombarda, dove ricopriva i ruoli di vicepresidente e di assessore al Welfare, ha annunciato la sua candidatura a governatore della Lombardia nelle prossime elezioni regionali. L’appoggiano Calenda e Renzi. I democratici hanno fatto sapere che il loro candidato sarà un altro. Fibrillazioni di Salvini, che rischia di perdere la Lombardia.
Sgarbi
Vittorio Sgarbi, appena nominato sottosegretario ai Beni culturali, ha detto che vuole mettere Morgan a capo di un nuovo Dipartimento per la musica, e far entrare tutti gratis ai musei. Il ministro Sangiuliano ha subito detto di no a tutt’e due le proposte.
Netanyahu
In Israele è andata a votare più gente del solito, e così Netanyahu e il suo Likud, insieme con gli alleati di destra, hanno messo insieme i 65 seggi, su cento, che servono per governare. Era la quinta elezione politica dal 2019 a oggi.
Elon Musk, appena comprato Twitter (costo: 44 miliardi di dollari), ha licenziato la metà dei dipendenti e stabilito una tariffa di otto dollari per chi vuole cinguettare con un’identità verificata. Primo effetto di queste decisioni: fuga degli inserzionisti.
Numero
800
milioni di dollari. Il mercato globale del settore “cancellazione dei tatuaggi”. Nel 1019 era di 500 milioni.
Malati
Paul Auster, 75 anni, scrittore americano (Covid) • Pupi Avati, 84, regista cinematografico (scompenso cardiaco) • Manuel Neuer, 36, portiere del Bayern e della nazionale tedesca (cancro alla pelle) • Sharon Stone, 64, tumore benigno
Morti
Mauro Forghieri, 85 anni, storico progettista della Ferrari • Carmelo La Bionda, 73, inventore, col fratello Michelangelo, della disco-music • Luciano Ligabue, 62, cantante (Covid, è in quarantena a Parigi) • Cormac Roth, 25, musicista americano, figlio dell’attore Tim Roth (corio-carcinoma) • Takeoff, 28, rapper americano (ammazzato da una pistolettata in testa durante un party a Houston) • Franco Tatò, 90, manager • Holer Togni, 76, cascatore e inventore dello show itinerante Stunt Cars
Frase
«Il rave party è illegale oppure non è»
Filippo Facci