Corriere della Sera, 7 agosto 2024
Borse, Tokyo rimbalza del 10%. Tregua in Europa, Wall Street tiene
Dopo il grande crollo, le Borse tentano il rimbalzo, ma l’incertezza di fondo resta e con essa la volatilità. In Giappone, l’indice Nikkei 225 ieri ha chiuso a +10,2% dopo il tonfo del 12,4% lunedì, la peggiore seduta dall’ottobre 1987, e ha trascinato verso l’alto i mercati asiatici, da Seoul, grazie alla corsa di Samsung, a Taiwan, con la spinta del produttore di chip Tsmc. Il forte rialzo di Tokyo, accompagnato da una stabilizzazione dello yen sul dollaro, però, non si è esteso all’Europa, che non recupera e chiude in ordine sparso, nonostante le aperture positive. Alla fine si salvano i listini di Londra (+0,23%) e Francoforte, che chiude sulla parità (+0,09%) ). Parigi ha perso lo 0,27% mentre Milano si conferma maglia nera continentale: a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto lo 0,6%, ma il Monte dei Paschi va in controtendenza salendo dell’8,69% sulla scia dei conti e dell’aggiornamento del piano strategico.
La calma torna invece a Wall Street. Dopo la caduta generalizzata di lunedì, i rialzi sono robusti, ma si ridimensionano nel finale. L’indice S&P ieri è salito dell’1,03%, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,76% e il Nasdaq l’1,03%. Anche l’indicatore della paura, il Cboe Volatility Index, o VIX, è sceso di oltre il 30% rispetto al giorno precedente. Il rialzo degli indici sui listini americani ridimensiona le aspettative degli investitori su una riunione di emergenza della Federal Reserve in agosto per intervenire sui tassi, dopo il mancato taglio a luglio, alla luce dei dati sul mercato del lavoro meno positivi del previsto. L’allentamento è rinviato a settembre.
Trimestrali migliori delle attese da parte di alcuni grossi gruppi americani hanno contribuito al recupero sui mercati Usa. Kenvue, l’azienda che produce Tylenol e i cerotti Band-Aids, è arrivata a guadagnare il 14,5% dopo aver registrato un utile superiore alle previsioni, grazie anche all’aumento dei prezzi dei suoi prodotti. Uber è salita del 12% dopo aver superato le stime di utile salito a oltre un miliardo di dollari, nell’ultimo trimestre. Caterpillar è passata da una perdita iniziale a un guadagno del 3,04% dopo aver riportato utili più forti del previsto, ma ricavi più deboli. Anche molti titoli tecnologici penalizzati nelle ultime sedute hanno invertito la rotta, a cominciare dal Ndivia, in rialzo del 5,8% dopo aver perso quasi il 19% da inizio luglio.
I rialzi
Il rialzo di Caterpillar e Uber. Come l’aumento dei tassi giapponesi ha accelerato le vendite
Diversi fattori tecnici hanno contribuito ad accelerare la recente caduta dei mercati, oltre ai timori su una possibile recessione americana. Uno è incentrata su Tokyo, con l’esaurimento del cosiddetto carry trade in yen, dopo che la Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse, praticamente a zero, rendendo più costosi i prestiti e rafforzando lo yen sul dollaro. La mossa della banca centrale ha messo in crisi le operazioni in cui gli investitori avevano preso in prestito yen giapponesi a basso costo e li avevano investiti nel resto del mondo in asset più redditizi. L’uscita da questi investimenti potrebbe aver contribuito ad accelerare i ribassi dei mercati di tutto il mondo. Secondo gli analisti di Barclays, «la velocità, l’ampiezza e il fattore di choc dimostrano chiaramente» quanto i movimenti siano stati determinati dal posizionamento dei trader. Questo potrebbe indicare che non si trattava solo di preoccupazioni per l’economia Usa. Difficile capire cosa accadrà nelle prossime sedute, di certo, come sottolinea Alberto Tocchio di Kairos Partners Sgr, «la volatilità sull’azionario è aumentata del 400% in 4 settimane, colpendo duramente i fondi sistematici e causando aggiustamenti massicci».