Corriere della Sera, 7 agosto 2024
Impiccato in segreto un attivista iraniano
Reza Rasaei, 34 anni appartenente alla minoranza etnica curda e a quella religiosa yaresan, è stato impiccato in segreto all’alba di ieri nel carcere di Dizel Abad, nella provincia di Kermanshah. Lo ha riferito un comunicato di Amnesty International, spiegando che l’esecuzione è avvenuta in relazione alla rivolta «Donna, vita, libertà» che ha attraversato l’Iran nel 2022, cui Reza Rasaei si è unito nella sua città natale di Sahneh, durante le quali l’agente di sicurezza Nader Bayrami è stato accoltellato a morte. «Con l’attenzione della stampa concentrata sulle tensioni con Israele, le autorità iraniane hanno segretamente eseguito l’orribile e arbitraria condanna a morte di un uomo che aveva subito maltrattamenti e torture in carcere, compresa la violenza sessuale, per poi essere condannato alla pena capitale a seguito di un processo farsa», ha dichiarato Diana Eltahawy, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e Nord Africa.