12 settembre 2022
Oggi 390 - Settimana 7-12 settembre 2022
Scriviamo la mattina di lunedì 12 settembre, e la mattina di lunedì 12 settembre gli ucraini, dopo aver riconquistato la città di Izyum, risultano aver marciato per altri cinquanta chilometri in Donbass e aver raggiunto il confine russo. Da allora al momento in cui il lettore leggerà quest’articolo può ancora essere successo di tutto: una reazione forte dei putiniani, la conquista di altre città da parte degli ucraini, la decisione, da parte dello zar russo, di ricorrere alle atomiche piccole (o tattiche), oppure la continuazione della marcia da parte delle truppe di Zelenskij, le quali potrebbero arrivare a Mosca, in teoria, perché, come ci spiegano tutti gli strateghi, il controllo di Izyum apre qualunque strada, si tratta di un centro talmente essenziale che per la sua conquista, ottant’anni fa, si batterono a morte sovietici e nazisti.
Putin ha le ore contate?
Bisogna essere prudenti. Una frase rivelatrice da parte russa è quella del ministro degli Esteri Lavrov: «Più tardi si comincia a trattare, e più difficile sarà negoziare con noi». È un modo di dire sibillino per far capire che a questo punto a Mosca ci si vorrebbe sedere al tavolo. Il punto è che Zelenskij e gli americani adesso sembrano avere in mano il gioco e la possibilità di riconquistare le due repubbliche separatiste, Donetsk e Luhansk. Se volessero riprendersi la Crimea? A questo punto tutto è possibile.
Come sono riusciti a passare alla controffensiva?
Per quello che si capisce fino a questo momento, un grande lavoro dell’intelligence americana ha tenuto perfettamente informata Kiev di quello che passava per la testa dei russi. È stata attivata una vasta opera di disinformazione: i russi si sono convinti che la controffensiva sarebbe stata scatenata a sud, hanno spostato truppe, indebolito il fronte nordorientale e hanno invece subito lo sfondamento a nord-est.
Putin potrebbe mettere in campo altre forze?
Sì, certo. Finora Mosca non ha mai parlato di “guerra”, ma sempre di “operazione speciale”. Trattandosi di un’“operazione speciale” ha potuto mettere in campo fanti delle repubbliche secessioniste, mercenari, brigate paramilitari della Rovsgardia. Cioè, un esercito-accozzaglia che ha visto un impiego minimo di soldati russi. Putin potrebbe decidere di cambiare la definizione del conflitto e passare da “operazione speciale” a “guerra” aperta. Questo gli consentirebbe di richiamare i “fratelli russi” – secondo l’espressione usata ottant’anni fa da Stalin – alla mobilitazione generale. Milioni di ragazzi, impreparati e per niente vogliosi di andare a morire per Kiev. Ma funzionerebbe? Il popolo ha seguito l’impresa ucraina con una certa apatia, perché è stato coinvolto poco. Ma se tutta la gioventù venisse mandata allo sbaraglio…
Perché comunque, dal punto di vista tecnologico, gli ucraini sono ben assistiti dall’Occidente.
E la Russia sta pagando assai duramente le sanzioni: il Pil è crollato e i vecchi clienti, che la facevano ricca comprando gas e petrolio, stanno scappando. Che potrà ancora fare, contro l’Europa, il probabile Grande Sconfitto dopo aver chiuso i rubinetti?
Elezioni
Non si possono più pubblicare sondaggi e gli ultimi mostrano la Meloni al 25,3%, Letta al 21,2, Conte al 13,8, Salvini al 12,9, Berlusconi al 7.9, Calenda/Renzi al 5,5. Secondo alcuni, la Meloni sarebbe già al 27, e comunque il trend di Fratelli d’Italia, del M5s e di Azione è in crescita, tutti gli altri tendono ad afflosciarsi. L’ultima diatriba politica riguarda la possibilità che, dopo il voto, si formi addirittura un esecutivo di emergenza nazionale basato su un’alleanza tra Fratelli d’Italia e Partito democratico. Lo ha anticipato Dagospia, lo ha confermato lo spin doctor della Meloni, Guido Crosetto. Letta nega, Salvini pure, ma in effetti, andando a vedere, la possibilità di un risultato di sostanziale parità trra centrodestra e centrosinistra non è così lunari. Mettici anche l’insofferenza di Salvini-Berlusconi per Giorgia, da cui non vorrebbero mai prender ordini, ed ecco la soluzione del rebus: Draghi che resta a Palazzo Chigi con una maggioranza formata da Meloni, Berlusconi e Calenda/Renzi, l’astensione del Pd e la Lega all’opposizione. Letta e Salvini, in questo quadro, sarebbero pensionati dai congressi dei loro partiti.
Carlo
Il nuovo re del Regno Unito è Carlo III, figlio ultrasettantenne di Elisabetta, ex marito tradito e traditore di Diana, ambientalista sfegatato: giura però che da re parlerà poco o niente. Camilla sarà “regina consorte”.
Totti
Guidato dall’avvocatessa Annamaria Bernardini De Pace, celebre divorzista, Totti è passato all’attacco prima di Ilary e ha raccontato a Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera (intervista-scoop di due pagine), di essere stato tradito per primo. Ha anche accusato la moglie di avergli rubato i rolex (lui, per facilitarne il riscatto, s’è preso le borsette di lei). Ci si aspetta che Ilary vada a spiattellare gli adultèri di Totti in televisione, dall’amica Silvia Toffanin: «Posso raccontare cose capaci di rovinare cinquanta famiglie». Cioè, storie di altrettante mogli che negli anni passati hanno avuto, per Totti, delle simpatie.
Numeri
360.000
I lavoratori italiani a rischion povertà nella fascia d’età 20-29 anni (rischio povertà = meno di 876 euro al mese) [dati Eurostat].
Malati
Gina Lollobrigida, 95, attrice (frattura di femore) • Mattia Sorbi, 43, giornalista, ferito in Ucraina • Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, rottura della clavicola
Morti
Alberto Crespi, 99 anni, finanziere • Maria De Coppi, 83, suora missionaria, uccisa dall’Isis in Mozambico • Elisabetta II, 96, regina del Regno Unito • Marsha Hunt, 105, attrice americana • Justin Jaeckin, 82, regista francese • Javier Marías, 70, scrittore spagnolo • Roberto Renga, 76, giornalista sportivo • Bernard Show, primo anchorman afroamericano della Cnn • Peter Straub, 79, scrittore americano •
Frase
«Io ho le tette, ma anche lei.
È solo una questione di ghiandole.
A me più grandi, a lei più piccole»
(Elodie, al giornalista maschio che la intervistava)