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 2022  agosto 22 Lunedì calendario

Oggi 387 - Settimana 17-22 agosto 2022

Bollette

Come mai i partiti parlano così poco del prossimo caro-bollette?

È un tema poco adatto alla campagna elettorale. Si tratterebbe di spiegare che, quest’inverno – e forse già dall’autunno –, bisognerà risparmiare almeno un 10-15% sui consumi di gas. Vale a dire: si dovrà razionare. Brutta parola. E certe aziende, che consumano molta energia, dovranno chiudere almeno per un po’, mandando i dipendenti in cassa integrazione. Chi vuole che, mentre chiede ai cittadini di essere votato, si metta a fare discorsi simili?

Si tratta però della verità.

Ospite assai indesiderata durante una campagna elettorale.

È tutta colpa di Putin e delle sue chiusure dei tubi che ci portano il gas?

Sì, praticamente sì. Ultima mossa russa: Gazprom, venerdì della settimana scorsa, ha annunciato la chiusura per tre giorni del gasdotto Nordstream 1. Motivo: manutenzione. Imprevista, però, e mai capitata in questo periodo. Si tratta dunque di una decisione politica, un altro atto da inserire nel conflitto scoppiato tra Putin e l’Occidente per via della guerra in Ucraina. Noi sanzioniamo, e lui lesina le forniture. Valuteremo alla fine chi ci ha davvero guadagnato o perso, fatto sta che lunedì scorso, al libero mercato di Amsterdamo, il prezzo del gas ha toccato a un certo punto i 295 euro per megawattora, chiudendo poi a 280. Ad agosto dell’anno scorso stava a 27 euro.

Cioè – se capisco bene – il metodo putiniano di ridurre le forniture ha provocato un rialzo dei prezzi tale che la Russia guadagna molto lo stesso, mentre noi abbiamo meno gas di prima.

Esattamente. A oggi l’Unione Europea ha versato a Mosca 84 miliardi di euro in importazioni di combustibili fossili. Di questi, 10 miliardi provengono dall’Italia. Tutto il mondo ha riempito le casse russe di 170 miliardi, che a metà settembre raggiungeranno quota 250.

Che si può fare?

Per quello che riguarda l’arricchimento di Putin, credo niente. Per quello che riguarda noi, Draghi qualche giorno fa ha stanziato altri 17 miliardi destinati a famiglie e imprese vessati dal caro bollette. È certo che non basteranno e che la settimana prossima, benché in regime di amministrazione ordinaria, il governo, sentiti i partiti che lo sostengono, metterà sul tavolo altri soldi. È già stabilito che case e uffici dovranno rinunciare a un grado di riscaldamento e, se serve, a due gradi. Chiudere prima i negozi, illuminare di meno strade e monumenti, tutti a casa entro le 23. Il coprifuoco a cui siamo stati costretti dalla pandemia non è terminato.

 

Elezioni

Lunedì scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle liste dei candidati in corsa per le elezioni del prossimo 25 settembre. Ecco qualche nome, tra i meno scontati. Federico Pizzarotti, assai stimato ex sindaco di Parma, che doveva candidarsi con Calenda-Renzi, alla fine ha rinunciato con l’argomento che Calenda e Renzi hanno ficcato in lista solo i loro, «non c’era spazio per nomi di altre formazioni». Rinunce, per ragioni più o meno simili o anche perché catapultati in collegi considerati impossibili, anche di Gabriele Albertini, Gaetano Quagliarello, Renata Polverini. Corrono invece: Rita Dalla Chiesa, Claudio Lotito, Valentina Vezzali e Flavio Tosi per Berlusconi; Giulio Tremonti, Carlo Nordio e Marcello Pera per la Meloni; Giulia Bongiorno e Simonetta Matone per la Lega; Ilaria Cucchi, Giobbe Covatta e Pippo Civati con Verdi/Sinistra italiana (contro Casini); Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carlo Cottarelli e Andrea Crisanti per i dem. Il centro-destra nel suo insieme candida anche Vittorio Sgarbi (a Bologna, contro Casini) e l’ex campione di Formula 1 Emerson Fittipaldi, per il collegio estero dell’America Latina.

 

Dugina

La bionda Darya Dugina, 29 anni, giornalista, putiniana di ferro, è saltata in aria sulla sua Toyota Land Cruiser nei pressi della cittadina di Bolshiye Vyazemy, a 20 chilometri da Mosca. Fatto grosso, anche perché si tratta della figlia di Aleksandr Dugin, estrema destra, l’uomo che chiama nazisti gli ucraini e tra quelli della cerchia di Putin più favorevoli alla guerra. Sull’automobile esplosa doveva esserci anche lui. Dopo 36 ore di riflessione, i servizi russi hanno fatto sapere che autrice dell’attentato sarebbe la mora Natalia Vovk-Shaban, ucraina militante del battaglione Azov: questo autorizza Mosca a considerare l’Ucraina “paese terrorista” e a non tener conto quindi, nel trattamento dei prigionieri, della convenzione di Ginevra. La ricostruzione fornita è però parecchio dubbia: Natalia sarebbe entrata in Russia a bordo di una vistosa Mini Cooper, di quelle costruite in edizione limitata, avrebbe poi soggiornato nello stesso condominio della Dugina, per controllarla, pedinarla e piazzare la bomba. Sarebbe poi fuggita in Estonia: il tutto sotto l’occhio delle telecamere dell’Fsb, che avrebbe lasciato fare. In Occidente si preferisce credere alla tesi della guerra per bande tutta interna alla Russia: avere colpito la famiglia del guerrafondaio Dugin rafforzerebbe proprio la corrente che la guerra all’Ucraina vuole continuarla fino alla fine, versione che mostrerebbe anche, però, il progressivo prevalere, al Cremlino, delle colombe.

 

Numeri

6,83: lo stipendio orario in sterline corrisposto per il suo lavoro in un centro di giardinaggio a lady Louise Windsor, 18 anni, nipote della regina Elisabetta, sedicesima nella linea di successione al trono e abitante a Bagshot Park in una casa da 30 milioni di sterline.

 

Malati

Renato Pozzetto, 82 anni, attore, malore già risolto all’ospedale Circolo di Varese; Veronica Salvatori, 40, titolare del celebre ristorante romano Alfredo alla Scrofa, in coma dopo un intervento di colecisti sbagliato.

 

Morti

Lorenza Carlassare, 91, costituzionalista; Nicholas Evans, 72, scrittore britannico, celebre per il romanzo L’uomo che sussurrava ai cavalli; Niccolò Ghedini, 63, avvocato di Berlusconi; Wolfgang Petersen, 81, regista tedesco de La storia infinita; Franco Rositi, 84, sociologo; Dmitri Vrubel, 62, pittore russo, autore del celebre graffito rappresentante il bacio tra Breznev e Honecker.

 

Frase

«La vacanza? La peggiore perdita di tempo».

Platinette