9 maggio 2022
Oggi 372 - Settimana 3-10 maggio 2022
A Mosca sta succedendo qualcosa.
Sì?
Forse.
Perché lo dice?
Il discorso del 9 maggio è stato troppo fiacco. Ci si aspettava una sorta d’iradiddio: si pensava che Putin avrebbe finalmente chiamato la cosiddetta “operazione” in Ucraina col suo vero nome, cioè “guerra”. Con questo chiamando a raccolta gli alleati, a cominciare dalla Bielorussia. “Chiamare a raccolta” significa che Putin con quel discorso avrebbe imposto agli alleati di intervenire in armi nel conflitto.
Un’escalation.
Esattamente. E ci si aspettava qualche minaccia ulteriore relativa alla possibilità di una guerra nucleare. Queste previsioni si fondavano sulle ultime uscite dei suoi uomini, che hanno messo sotto accusa soprattutto gli Stati Uniti, imputati esplicitamente di essere di fatto in guerra contro la Russia, dato che aumentano ogni giorno le forniture di armi: adesso si parla di un prossimo investimento di 33 miliardi, 20 dei quali proprio in armi. E il New York Times ha rivelato che i generali russi ammazzati finora dagli ucraini sono stati individuati grazie a informazioni fornite dai servizi segreti degli Stati Uniti, un’inchiesta che ha mandato su tutte le furie la Casa Bianca e confermato la tesi russa – e non solo russa – che gli americani non hanno nessuna intenzione di smetterla fino a che non si possa cantar vittoria. Zelenskij, quando Putin ha finito di parlare, ha dichiarato: «Molto presto ci saranno due giornate della vittoria in Ucraina mentre qualcuno non ne avrà nessuna».
Torniamo al discorso di Putin del 9 maggio.
Il 9 maggio celebra, in un clima di regola trionfalistico, la vittoria sui nazisti nell’ultima guerra mondiale. Putin ha sempre attribuito ai russi il merito principale di questo successo. L’idea annunciata un mese fa era quella di cogliere il momento della grande parata sulla Piazza Rossa per annunciare la vittoria in Ucraina e – forse – aprire alla trattativa. Niente di tutto questo: Putin s’è presentato zoppicante e, quando s’è seduto, ha poggiato sulle gambe una coperta. Ha poi parlato per appena undici minuti. Nessun trionfalismo, nessuna minaccia, anzi ha escluso che il conflitto possa diventare generale e trasformarsi in una guerra nucleare. Le giustificazioni della guerra sono le solite: l’Ucraina stava per attaccarci e noi l’abbiamo prevenuta. Il Grande Satana è l’America. In cielo non hanno neanche volato – formando una Z, come da programma – le loro squadre aeree.
A Mosca devono esserci problemi nel gruppo di comando.
Lo credo anch’io.
Come si risponde da quest’altra parte?
Da quest’altra parte non si molla. La Ue ha pronto il sesto pacchetto di sanzioni e deve solo convincere Ungheria, Slovacchia e Bulgaria a rinunciare al gas russo, almeno a partire dal 2023 o dal 2024. Boris Johnson si è impegnato a fornire altri 1,3 miliardi di sterline (1,52 miliardi di euro) in aiuti militari e umanitari. È in pratica un raddoppio di quanto il Regno Unito ha fatto finora. Gli americani, come le ho già detto, hanno votato un pacchetto di aiuti gigantesco: è evidente che Biden, ancora giù nei sondaggi, vuole affrontare le elezioni di mid-term spendendo in campagna elettorale una clamorosa vittoria in Ucraina.
Draghi?
È il leader apparentemente più convinto della linea oltranzista americana. Mentre scriviamo è a Washington, a colloquio con Biden. Si dice che alla Casa Bianca stiano pensando di proporgli la guida della Nato, al posto del falco Stoltenberg.
Unione europea
Draghi ha parlato a Strasburgo e ha auspicato la riforma dell’Ue: «Le istituzioni europee che i nostri predecessori hanno costruito hanno servito bene i cittadini europei, ma sono inadeguate per la realtà di oggi. Abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico, che abbracci tutti gli ambiti colpiti dalle trasformazioni in corso: dall’economia, all’energia, alla sicurezza. Se ciò richiede l’inizio di un percorso che porterà alla revisione dei Trattati, lo si abbracci con coraggio e con fiducia». Il problema principale è la regola comunitaria che impone l’unanimità per qualunque decisione da adottare. La von der Leyen s’è detta d’accordo con Draghi, la riforma dei Trattati è prevista anche dal contratto di coalizione che sta alla base del governo tedesco, sì anche da Macron che ha proposto la creazione di una «comunità politica europea», comprendente Ue, Regno Unito, Ucraina, Georgia e Moldavia. Tredici paesi – tra cui i tre baltici, la Finlandia, la Bulgaria e la Repubblica Ceca - si oppongono però ad ogni modifica, che giudicano «prematura».
Fed
La Federal Reserve ha aumentato di mezzo punto il tasso d’interesse americano, portandolo a 0,75-1%.
Vip
Alina Kabaeva, amante di Putin, a cui ha dato almeno due figli (e forse quattro), sarebbe incinta. Però di un altro uomo • Al Met Gala di New York, Kim Kardashian ha indossato l’abito con cui Marilyn Monroe nel 1962 ha cantato “Happy birthday to you” al presidente Kennedy. Valore: 4 milioni e 800 mila dollari • Valore dell’abito bianco e nero indossato dalla regina Letizia di Spagna all’ultimo meeting di Merida: 49,99 dollari (imbarazzo perché ce l’aveva uguale una delle premiate) • Justin Bieber non potrà più acquistare una Ferrari, dato che ha dipinto la sua di blu elettrico, l’ha tenuta ferma per due settimane in un parcheggio di Beverly Hills e infine l’ha messa all’asta. Tutte infrazioni alle regole sottoscritte con la casa di Maranello al momento dell’acquisto • Zuckerberg e la moglie Priscilla Chan sono venuti in vacanza in Italia, e alla fine sono stati ricevuti da Draghi. Tra le tappe più curiose: quella alla cioccolateria Peyrano di Torino, dove hanno ricevuto in regalo un interoperable hot chocolate kit, cioè la strumentazione per farsi il cioccolato in casa • Francesco Gabbani, per non inquinare, si sposta adesso in bici • Alla Convention di Forza Italia a Napoli parteciperà anche Ron Moss, quello di Beautiful, che vive da tre anni a Fasano di Puglia dove produce un vino Primitivo di Manduria • Jeremy Irons è stato fotografato al volante con in braccio il suo cane Smudge, un bastardino di sette anni. Rischia cinquemila sterline di multa • Si sposeranno: la vicedirettrice del Tg5 Cesara Buonamici, 65 anni, con il medico israeliano Joshua Kalman, 71 (la prossima estate). Il saltatore in alto marchigiano Gianmarco Tamberi, 29 anni, con la marchigiana Chiara Bontempi, 27 (il 1° settembre, a Villa Imperiale, sempre nelle Marche).
Malati
Massimo Ranieri, 71 anni, cantante (costola rotta e contusione alla spalla per la caduta da una scala al teatro Diana di Napoli); Marcel Jacobs, 28, campione olimpico dei cento metri (virus intestinale a Nairobi)
Morti
Lino Capolicchio, attore, 79; Gianfranco De Bosio, regista, 98; Ron Galella, grande paparazzo, 91; Carlo Gregoretti, giornalista, 92; Angela Tiraboschi, 112, la donna più vecchia d’Italia
Numero
12 miliardi 600 milioni (le uova deposte dalle galline italiane nel 2020)
Frase
«Il brutto tempo fa parte delle sanzioni» (un russo rimasto anonimo, al termine della sfilata del 9 maggio, vedendo che cominciava a nevicare)