2 maggio 2022
Oggi 371 - Settimana 27 aprile -2 maggio 2022
Sette giorni
Il papa non vuole andare a Kiev, vuole andare a Mosca.
Anche Salvini vuole andare a Mosca.
Lo staff di Salvini ha smentito.
Forse ha smentito dopo aver letto che a Mosca ci vuole andare il papa.
Non sia troppo malizioso. Il papa a Mosca – se ci va - è una bella notizia. Il problema è: che ci va a fare?
In che senso?
Se Putin ha deciso di trattare, il viaggio del papa a Mosca è inutile. Se Putin ha deciso di non trattare, il viaggio del papa a Mosca è ugualmente inutile. La terza ipotesi – Putin è incerto, e il papa lo convince a smettere – è lunare. Una quarta ipotesi – il papa va a Mosca alla maniera di Macron, e se ne torna a casa con le pive nel sacco – non sta in piedi: prima che il papa si muova le due diplomazie avranno fatto il grosso del lavoro. Piuttosto: il papa, oltre che a Mosca, dovrebbe andare anche da Biden.
A far che?
Biden non è cattolico? Alle parole del papa non potrebbe essere insensibile. Il problema è che, a questo punto della guerra, anche tra quelli convinti che l’Ucraina vada sostenuta in ogni modo comincia a serpeggiare qualche dubbio: che cosa vogliono esattamente gli americani e quelli di Kiev? Che cosa intendono per “vittoria”? Putin ha già cambiato un paio di volte il suo concetto di “vittoria”, che prima coincideva con la conquista della capitale e dell’intera Ucraina, poi con la presa di tutto il Donbass, adesso (forse) con il collegamento tra le due repubbliche separatiste e il mare, almeno fino alla Crimea, forse fino a Odessa. Putin – se stiamo all’ultimissima dichiarazione di Lavrov – avrebbe persino rinunciato al grande annuncio del 9 maggio, quello in cui si proponeva di gridare al popolo «Abbiamo vinto!». Adesso pare che il 9 maggio chiamerà alla mobilitazione generale dei suoi e degli alleati ammettendo che in Ucraina non è in corso un’“operazione speciale”, ma una guerra. Ne verrebbe fuori un’escalation, che forse Putin minaccia per convincere il nemico a trattare. Cioè - parrebbe di capire in filigrana e col sottinteso che l’Occidente deve trovare il mondo per non fargli perdere la faccia - sarebbe in realtà più pronto a trattare Putin che Biden. E dico “Biden”, invece di Zelensky, perché Zelensky fa quello che dicono gli Stati Uniti. Non potrebbe, del resto, essere diversamente. A fronte di tutto questo – cioè delle interviste di Lavrov con le minacce nucleari e gli sfondoni su Hitler ebreo e il grande fiume di notizie che in un modo o nell’altro ci arrivano sulla Russia e le divisioni all’interno del suo vertice – sta un silenzio assordante di Washington e di Kiev sulle loro intenzioni. Veniamo solo informati di quante armi vengono mandate agli ucraini. E a naso si tratta di roba sempre più pesante.
E l’Europa?
Starebbe per decidere un embargo delle importazioni di gas dalla Russia, però talmente scaglionato nel tempo da non sortire forse effetti. Bisogna considerare anche che l’embargo, rendendo più scarsa l’offerta di gas e petrolio, ne determinerebbe un rincaro. Putin potrebbe in questo modo minimizzare il danno, che resterebbe intatto, invece, per quello che ci riguarda.
Già, l’aspetto economico. Quali sono le previsioni?
La guerra ha un grande impatto economico soprattutto sull’Europa, come è evidente guardando una carta geografica. Una guerra lunga – come sembra auspicare Biden – costerebbe poco agli Stati Uniti e moltissimo a noi. Per stare a un solo dato: il Pil europeo, dice Alfred Kammer, direttore del Fondo monetario, risulterà alla fine del 2022 in calo del 3%.
La guerra ha effetti fortemente negativi su tutto il mondo non statunitense: il Pil del Pianeta, secondo calcoli della direttrice del Wto Ngozi Okonjo-Iweala, risulterà a fine 2022 in calo di 5 punti. In Cina, dove tutti gli indicatori – anche a causa della recrudescenza del Covid – hanno il segno meno, il Pil è stato rivisto al 5%, e a inizio anno la previsione era del 7: un tempo si diceva che un incremento del Pil cinese inferiore al 6% avrebbe provocato laggiù una rivoluzione. Gravissima appare la situazione russa:
inflazione galoppante, tasso di sconto al 17,5%, entrate delle famiglie nel trimestre gennaio-marzo per 213 miliardi e uscite per 231 (calcoli della Rosstat, la loro Istat), calo della produzione di petrolio del 17% (lo ha detto il loro ministro delle Finanze, Anton Siluanov). Sergej Sobyanin, sindaco di Mosca, ha fatto sapere che nella capitale, per via della fuga dei marchi stranieri, si sono persi finora duecentomila posti di lavoro. Sì, forse è Putin che ha più bisogno di trattare.
Cognomi
La Corte Costituzionale ha deciso che le norme che impongono di dare automaticamente ai figli il cognome del padre sono illegittime. In particolare, i giudici hanno ritenuto «discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio» la norma che impone automaticamente il solo cognome del padre in caso di disaccordo fra i genitori. In attesa di depositare le motivazione della sentenza, la Corte ha spiegato che d’ora in avanti «la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico». Le nuove regole si applicheranno ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.
Benzina
Il governo ha prolungato lo sconto di 25 centesimi su benzina e gasolio fino all’8 luglio, e tagliato fino ad allora anche le accise sul gas naturale.
Vip
Jennifer Lopez, prima di farsi sposare da Ben Affleck, gli ha imposto con un contratto prestazioni sessuali almeno quattro volte a settimana • Gran successo del nuovo Don Matteo, con Raoul Bova al posto di Terence Hill: 6.486.000 spettatori alla prima puntata • Fedez tornerà a fare il giudice di X Factor • Lapo Elkann (grazie alle donazioni fatte alla sua fondazione il giorno del suo matrimonio) ha fatto salire 150 profughi, 10 gatti e 5 cani su un Boeing appositamente affittato e li ha portati in Portogallo • Samantha Cristoforetti è di nuovo in orbita, ha raggiunto con tre colleghi la Stazione Spaziale Internazionale - che sarà invece abbandonata dai russi -, dove resterà fino a settembre.
Morti
Percy Allum, politologo inglese, 89; Assunta Almirante, vedova di Giorgio Almirante, segretario del Msi, 100; Daniel Auster, figlio degli scrittori americani Paul Auster e Lydia Davis, 44; Biancamaria Frabotta, poetessa, 76; Mino Raiola, procuratore sportivo, 55.
Malati
Papa Francesco, 86 anni (legamento lacerato, operato martedì 3 maggio); Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, 57 (Covid); Eva Henger, pornoattrice, 49 (fratture da incidente stradale in Ungheria, ricoverata col marito Massimiliano Caroletti, figlia illesa); Ivan Vavassori, portiere di calcio e combattente ucraino, 29 (ferite di guerra).
Frase
«Le suocere chiacchierino di meno. Il loro peccato è la lingua» (papa Francesco)