la Repubblica, 7 agosto 2024
Prove di partito per Vannacci
Doveva essere solo un’associazione culturale e invece, dopo mesi di ambiguità, ecco l’ammissione: il Mondo al contrario, che già a gennaio aveva aperto il tesseramento, «si appresta a divenire una realtà anche politica», scrivono sul proprio sito. Sarà il partito della X di Roberto Vannacci? Un correntone dentro la Lega? C’è anche la prima festa programmata: 19-20 settembre a Viterbo, la “Noi con Vannacci”, nome che fa il verso alla “Noi con Salvini” di leghista memoria, primo tentativo del “Capitano” di sfondare al sud. Il generale eletto in Europa con il Carroccio sta tessendo da tempo la sua personale tela. Dando in parte ragione ai timori di chi, in via Bellerio, metteva in guardia il segretario federale: «Vannacci ci userà come un taxi», era ilrefrain dei parecchi malpancisti di fronte alla candidatura del militare sospeso dall’esercito.
Dopo la trovata della campagna elettorale del generale sulla Decima Mas – corpo tristemente famoso per le brutalità commesse contro i partigiani —, l’europarlamentare ha continuato imperterrito a pubblicizzare la ormai tornata famosa X, con ripetuti richiami e gestualità alla Decima e alla sua effige in latino. Il tutto condito da chiari richiami alla terminologia neofascista, da “me ne frego” all’esaltazione del “cameratismo”. Neofascismo sì, ma politicamente corretto, sempre attento a non dire apertamente ciò che è chiaro a tutti. Nel mentre gli “amici del nordest”, come si definiscono, organizzano iniziative pubbliche con anche un simbolo di partito, o movimento, sempre la X su sfondo arancione e la scritta Vannacci. Il presidente del Comitato, il colonnello in congedo Fabio Filomeni, si fa le domande e si risponde da solo, dicendo e non dicendo: «Quale sarà il futuro del Comitato? La risposta certa può darla solo lo scorrere del tempo», ha scritto sul Corsaro della Sera, pubblicazione quindicinale friuliana diretta da Marco Belviso, personaggio che a Udine fa eventi con Vannacci stesso, prima e dopo l’elezione; ma anche con Roberto Fiore e Forza Nuova per dire “Basta Islam”. Belviso in questi giorni contesta da destra Annamaria Cisint, collega leghista a Bruxelles del generale, famosa per il suo anti-islamismo militante, ma troppo moderata per i gusti di Belviso.
«Da questo legame è nato un progetto ambizioso. Chi deve sapere sa», scrive Filomeni parlando invece di Bruno Spatara, già paracadutista della Folgore, estremista di destra con un passato in Casapound eForza Nuova e oggi segretario dell’associazione. Vannacci e proseliti insomma dichiarano apertamente grandi ambizioni egemoniche («lo tsunami sta montando», è la ripromessa sempre di Filomeni, foto di lui con Vannacci), senza mai citare partiti o realtà esistenti, ma ricordando in continuazione il successo editoriale ed elettorale. Ilvannaccismo è insomma un mondo a sé, pronto a lanciare la propria opa a destra, rimasticando schemi retorici che Lega e FdI hanno in parte annacquato: “patriottismo”, “identità”, battaglia aperta contro l’immigrazione e la fantomatica teoria gender, contro le lobbies (e pensare che il Vannacci deputato ha fatto due riunioni registrate, finora, con delle note realtà “francescane” come Assarmatori e Costruttori europei d’automobile), amicizia con la Russia, critiche alla Nato. È rivedere Salvini e Giorgia Meloni qualche anno fa, ora però l’uomo forte «non è un sovranista di cartone», come da lode di Vittorio Gigliotti, animatore della filo-russa Cantiere Laboratorio; no, è un militare, cioè un plus per chi si rifà a valori e fantasie dell’estrema destra.