la Repubblica, 6 agosto 2024
Il trasloco da nababbi dei criceti Il conto è 2,5 milioni di euro
BERLINO – Criceti contro le ruspe: e la Turingia alza bandiera bianca. Un progetto per ampliare una scuola di Erfurt è stato congelato. Il terreno pullula dei piccoli roditori dalle caratteristiche guance gonfie, e gli ingegneri si sono messi le mani nei capelli e si sono arresi. Per trovare a questi trentanove criceti “comuni” una nuova casa, la città della vecchia Germania Est dovrebbe sborsare 2,5 milioni di euro. Una cifra che nessuno riesce a spiegarsi. Un trasloco da sceicchi.
Ovviamente è ingenuo pensare che i roditori possano essere trasferirli in altrettante gabbie con le ruote. I criceti “comuni” non sono i criceti “dorati”, e non sono neanche tanto comuni perché in Europa rischiano da anni l’estinzione. È tassativamente vietato tenerli in casa: sono sulla “lista rossa” degli animaliprotetti. Sono anche detti “selvatici” e devono tassativamente essere trasferiti dai loro caratteristici tunnel in altrettante tane confortevoli. Ma il costo è abominevole, «è una cosa che non si riesce a spiegare a nessuno», ha commentato un perplesso sindaco di Erfurt, Andreas Bausewein (Spd). E il tabloid Bild, da sempre allergico alla tutela ambientale, è andato su tutte le furie.
Il “Masterplan Hamster Blumenstraße”, il serissimo progetto che stima i costi per riallocare i mini mammiferi, «vale 2,5 milioni di euro», grida laBild.Che ha fatto i conti in tasca ai criceti. Ognuno costerebbe 64.102 euro al contribuente tedesco.E un cittadino intervistato dalla
Deutsche Welle si è indignato: «2,5 milioni, ma da dove viene questa cifra? Ma insomma, basta impacchettarli e trasferirli altrove!i». E invece non è così semplice.
«Certo, sono molti soldi», ammette Stefan Petzold, Responsabile per l’urbanistica della Nabu, l’Associazione tedesca per la tutela dell’ambiente. I criceti comuni si concedono esclusivamente terreni fertili e morbidi, dove possono scavare comodamente le loro buche e trovare altrettanto comodamente il loro cibo. Ma per motivi non molto diversi, anche gli esseri umani, e in particolare gli agricoltori, prediligonoterreni fertili e morbidi. E i criceti sono stati decimati dalle coltivazioni intensive e dai pesticidi: in Europa si sono estinti al 99%.
Spiega Petzold che i 39 criceti della Turingia dovranno essere trasferiti a peso d’oro perché «si sono adattati al loro ambiente e non possono vivere ovunque». Bisogna comprare un terreno che corrisponda ai loro desideri, e bisogna prepararlo. Ad esempio, pre-scavando i tunnel delle loro tane. E «piantando piselli» e altri vegetali con cui i roditori amano banchettare, puntualizza.
La Bild aveva già individuato nei giorni precedenti allo scandalo dei criceti di Erfurt un altro caso da schiaffare in prima pagina: il land Sassonia-Anhalt ha speso l’anno scorso 43,5 milioni di euro per consulenze esterne su ragni, pipistrelli, castori, cavallette – e per gli immancabili criceti. Che in Turingia, intanto, hanno vinto la loro battaglia con le ruspe: la scuola, forse, si farà altrove.