17 gennaio 2022
Oggi 356 - Covid
Mi pare che sul Covid ci sia un’aria di ripensamenti.
Sì, in generale si vorrebbe sterilizzare dal virus la sensazione di tragedia, di panico, di emergenza. Si vorrebbe indurre nella popolazione la sensazione che si tratta alla fine – più o meno – di un’influenza con cui sarà bene abituarsi a convivere, come conviviamo da sempre con i raffreddori e gli altri malanni di stagione.
Sensato?
Non insensato. Certo, sarà bene continuare a girare con le mascherine e mantenere la distanza di sicurezza. Però forse non è necessario misurarsi la febbre o farsi un tampone tutti i giorni. Sta avanzando anche l’idea che per gli asintomatici, ad esempio, si debba quasi fare finta di niente.
A scuola?
Il sottosegretario Costa ha detto che in una classe dove sono quasi tutti vaccinati non si deve ricorrere alla Dad neanche se ci sono tre o quattro positivi. Lo slogan “Le scuole devono restare aperte in ogni caso” sembra prevalente sia nelle teste dei docenti che in quelle degli uomini politici. Il ritorno in classe dopo le vacanze natalizie è stato tranquillo.
Provvedimenti?
È tutto bloccato, al momento, per l’elezione del presidente della Repubblica. Credo che se ne parlerà dopo, nel caso.
I dati?
Metà della popolazione ha ricevuto la terza dose, due italiani su tre hanno fatto due iniezioni, il 5% scarso è in attesa della seconda puntura. Mi sembrano dati consolanti.
Però il numero dei morti è ogni giorno più alto. E un terzo dei ricoverati in ospedale ha il Covid.
Sì, siamo in una fase di contagi crescenti che toccherà il suo culmine, secondo gli esperti, nell’ultima settimana del mese, proprio nel momento in cui i Grandi Elettori – a blocchi di cinquanta per limitare i contatti – staranno votando per il successore di Mattarella. Si deve aver pazienza.
Dobbiamo preoccuparci per il fatto che il Salone del Mobile, previsto per i primi di aprile, è stato rinviato a giugno? Significa che in quell’epoca saremo ancora nei guai?
Il Salone del Mobile ospita persone che vengono da tutto il pianeta. Sono quelle misure prudenziali che hanno preso anche i cinesi per le Olimpiadi invernali, a cui non sarà ammesso il pubblico pagante. Quando ti arriva in casa il mondo è meglio andarci con i piedi di piombo. Comunque.