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 2021  novembre 01 Lunedì calendario

Oggi 347 - Pensioni

Lei ha capito qualcosa delle pensioni?

Intanto c’è ancora poco da capire. Le idee del governo sono contenute nella legge di bilancio e la legge di bilancio deve ancora essere approvata dal Parlamento. Inoltre le Lega mugugna e i sindacati non sono per niente contenti e minacciano lo sciopero generale.

Beh, però quello che il governo vuole fare si sa.

Sì. Intanto vuole diluire la cosiddetta quota 100, quella voluta da Salvini in polemica con la legge Fornero.

Sa che non mi ricordo più di che si tratta.

Significa che puoi andare in pensione se gli anni di contribuzione e quelli che hai, sommati, fanno cento. Per esempio: hai 60 anni e hai versato i contributi per 40 anni: ti puoi ritirare. Draghi vuole togliere gradualmente di mezzo questa agevolazione, a parer suo poco sostenibile. L’anno prossimo la somma dovrà essere pari a 102, nel 2023 a 104 e così via. Salvini non è d’accordo.

Che altro?

Il governo vuole allargare parecchio l’elenco dei lavori cosiddetti usuranti, fatto che permetterebbe alle persone che li praticano di andare in pensione molto prima. La situazione attuale prevede 27 professioni usuranti a cui è concesso il ritiro a 63 anni purché con un minimo di trent’anni di contributi. I beneficati incassano un assegno ponte di massimo 1.500 euro lordi e poi, arrivati a 67 anni, godono dell’assegno pieno. Il numero di queste professioni usuranti viene portato, dalla legge di bilancio 2022, da 27 a 82. I nuovi ammessi, secondo uno studio completato da un’apposita commissione presieduta dall’onorevole Cesare Salvi, sono, tra gli altri, le maestre d’asilo, i professori di scuola primaria e assimilati, e poi magazzinieri, estetisti, portantini, personale addetto alla consegna delle merci, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento e tutte le mansioni operaie nel campo della manifattura, dell’edilizia e dell’agricoltura. Si tratta di circa 470 mila persone.

Come hanno fatto a scegliere, quelli della commissione?

Incrociando i dati relativi a infortuni e malattie professionali di Inail, Inps Istat.

Nessun beneficio particolare per le donne?

Resta in vigore per un altro anno la cosiddetta “Opzione donna”, un meccanismo che permette ad alcune lavoratrici di andare in pensione prima. Se si guardano i dati, non si tratta di chissà che: negli ultimi anni ne hanno usufruito sempre meno donne, che da ultimo si sono ridotte a poche centinaia. Per i conti pubblici questa voce non rappresenta un gran sacrificio.

E quanto costeranno i nuovi lavori usuranti?

Poco meno di un miliardo.