6 settembre 2021
Oggi 340 - IgNobel
Lei sa perché agli umani cresce la barba?
Non ne ho la minima idea. La barba è un prodotto nordico e tiene caldo? Attira le femmine? Beh, non lo so.
La cosa è stata studiata da un team dell’università dello Utah. La conclusione: è un mezzo di difesa. Tirare un cazzotto a uno con la barba fa meno male che tirare un cazzotto a uno senza barba.
E c’è un team accademico che è stato pagato per studiare un problema simile?
C’è anche un team accademico che è stato finanziato dalla Cornell University di Ithaca (New York) per stabilire se trasportare in aereo un rinoceronte a testa in giù sia meglio che trasportarlo in posizione eretta (è meglio). Un altro studio, portato avanti in Germania dal professore turco Cem Bulut, ha dimostrato che l’orgasmo sessuale è un ottimo decongestionante nasale. E al Max Planck Institute (dico: al Max Planck Institute!) il professor Jonathan Williamson ha scoperto, dopo una ricerca assai elaborata, che gli esseri umani seduti al buio in una sala cinematografica emettono odori diversi a seconda del tipo di film proiettato. La scoperta ha aperto il campo a un’altra problematica da risolvere: percepiscono, in qualche modo, gli altri spettatori questo tipo di – ehm – profumi emessi dal vicino di poltrona?
Ma che razza di…
Calma, calma. Si tratta dei cosiddetti Ig Nobel – che possiamo benissimo leggere come “Ignobel” –, premi che dal 1991 vengono assegnati alle ricerche più «strane, divertenti e perfino assurde», quel tipo di lavori improbabili che «prima fanno ridere e poi fanno pensare» (così nella motivazione ufficiale). La cosa in realtà è seria: i premi – in numero di dieci – vengono consegnati da altrettanti premi Nobel (premi Nobel veri) nel teatro dell’università di Harvard. Nessuna ricompensa in denaro. Ma la cerimonia è trasmessa in tv e l’Mit (dico: l’Mit!), pochi giorni dopo, organizza delle lezioni in cui i professori premiati spiegano il loro lavoro.
Rinoceronti e orgasmi stappanaso sono i temi di quest’anno?
Sì, i premi sono stati consegnati giovedì scorso. Gli studi in gara provenivano da ventiquattro paesi diversi. Il vincitore dell’Ig Nobel per la pace, David Carrier, saputo del riconoscimento, s’è chiesto: «Voglio davvero questo trofeo? Alla fine s’è risposto di sì».