23 agosto 2021
Oggi 338 - Automobilisti
Un caso capitato a Castano Primo, nell’hinterland milanese, ha acceso la solita rissa in internet…
Che caso?
I vigili hanno fermato un’auto al cui volante stava un uomo di 96 anni. Non era successo niente, si trattava di un intervento di controllo e il tipo è risultato con la patente a posto, ma senza assicurazione e alla guida di una macchina non revisionata. Il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ha raccontato la cosa sul sito del suo comune, soprattutto per la curiosità di un automobilista tanto anziano, e questo ha scatenato i soliti haters, secondo i quali a una persona tanto in là con gli anni non bisognerebbe permettere di guidare. Alcuni hanno chiesto di porre il veto a 80 anni, altri a 70. A questi hanno risposto coloro secondo i quali il vero pericolo sulle strade è costituito dai giovani. Il più autorevole, tra questi, il giornalista del Corriere della Sera, Pierluigi Panza.
Che ha detto?
In una lettera a Dagospia – il sito di Roberto D’Agostino che ha tirato fuori la storia – Panza dice che il vero pericolo è costituito dai giovani: guidano troppo spesso col telefonino all’orecchio, portano male la macchina perché hanno imparato su vetture troppo facili rispetto a quelle degli anni Ottanta e Novanta, inoltre l’automobile non gli piace, la prendono il meno possibile, e quindi hanno poca pratica…
Per i giovani, soprattutto, la macchina non è più il mito che ha sedotto le generazioni d’un tempo.
Esatto. Dice ancora Panza: « Non smettono di messaggiare mentre guidano o si fermano al semaforo: ciò è molto pericoloso poiché la guida richiede un impegno esclusivo. Ovviamente usano il telefonino come navigatore e ciò crea ulteriore distrazione. Non mettono mai la freccia, aspetto grave, specie se guidi un suv poiché quello dietro non vede niente». Panza dice anche che non tengono in genere correttamente la destra.
I dati dimostrano qualcosa?
Le due classi più pericolose sarebbero proprio quelle dei giovani e dei vecchi, quasi a pari merito ma con una leggera prevalenza dei vecchi. I numeri si riferiscono al 2018: nella fascia 15-24 anni i morti in un incidente stradale furono quell’anno 70,2 per ogni milione di residenti. Nella fascia 70-74, 78 per ogni milione. In cifre assolute sono più alti i numeri che si riferiscono ai giovani, dato che sono più numerosi: 413 morti (12,4% del totale) contro 222 (6,7%).