Corriere della Sera, 3 agosto 2024
In morte di Massimo Cotto
Per otto anni ha dato la sveglia rock ai suoi ascoltatori su Virgin Radio, con il programma «RockAndTalk». Ed è stata proprio l’emittente, la sua «seconda casa» a dare la notizia più triste. Si è spento ieri, all’ospedale di Asti, Massimo Cotto, 62 anni, deejay, giornalista, autore: una delle voci più autorevoli del rock, del pop e della critica musicale. Il deejay era stato colpito da un malore il 9 luglio. Lascia la moglie Chiara Buratti, attrice, e un figlio, Francesco, 17 anni. «Massimo era un conduttore fenomenale ma anche molto di più. Le sue interviste sono magistrali», lo ricordano i colleghi di Virgin Radio, dove era arrivato nel 2012, a raccontare le follie delle rockstar in «Rock Bazar». Ma Cotto aveva cominciato la sua carriera in una radio locale di Asti per passare poi a RadioRai, Radio 24, Radio Capital. A Sanremo era stato giurato, nonché direttore artistico di SanremoLab (oggi Area Sanremo). Al lavoro da conduttore aveva da sempre affiancato la scrittura: la sua produzione è imponente, con circa 70 titoli, fra saggi e biografie (da Francesco Guccini a Patty Pravo, Rino Gaetano e i Nomadi, Ivano Fossati, Luciano Ligabue). Tra gli ultimi lavori, il libro con l’ex 883 Mauro Repetto «Non ho ucciso l’Uomo Ragno» e nel 2023 il debutto nella narrativa con un noir, «Il re della memoria». Ma aveva trovato anche il tempo per dedicarsi alla sua città, Asti, come assessore alla Cultura, dal 2012 al 2017 e anche per collaborare alla rassegna degli oratori Asti’s got talent. «Ti ho sempre detto che mi hai salvata… Continua a soffiare nel vento. Nessuno ti dimenticherà mai, nemmeno per un istante. Te lo prometto» è la struggente dedica della moglie Chiara. Per lei Giorgio Faletti, amico fraterno della coppia, scrisse lo spettacolo L’ultimo giorno di sole. Le bacheche social di tanti artisti si sono riempite ieri di foto e di messaggi per Cotto: «Caro Massimo, se sei nel vento, che soffi musica per accompagnare il tuo viaggio» sono le parole di Francesco Guccini. «Sempre più raramente mi imbatto in personaggi così sinceramente appassionati. Ogni intervista era un viaggio. Mi mancherà» dice Vasco Rossi. Tra i tanti altri che si stringono alla sua famiglia, Ringo, Dolcenera, Nek, Ambra, Samuele Bersani. «Sei una costante della mia esistenza, non solo professionale, soprattutto umana. Lo sarai ancora, perché certe cose non si perdono mai» scrive Francesco Renga.