Corriere della Sera, 1 agosto 2024
Autonomia, corsa record per il referendum: raccolte le 500 mila firme
Roma Cinquecentomila firme raccolte in dieci giorni. I promotori del referendum per abrogare l’Autonomia festeggiano il risultato raggiunto. Il contatore della piattaforma del ministero della Giustizia, infatti, ieri segnava oltre 360 mila sottoscrizioni online. Ad esse si devono aggiungere quelle raccolte fisicamente da partiti e associazioni. La Cgil quantifica le sue in 100 mila, il Pd in 80 mila. Quindi l’obiettivo minimo perché si indica il referendum è tagliato.
«Cinquecentomila firme in pochissimi giorni – commenta Giuseppe Conte, presidente del M5S – significano che i cittadini non si fanno ingannare, ma aderiscono in massa all’appello per l’abrogazione. Non ci fermeremo qui, è solo l’inizio». Anche la segretaria Pd Elly Schlein parla di «traguardo importante» per poi aggiungere: «Non ci fermiamo. Siamo riusciti a unire un largo schieramento. Il Paese è convinto che quella legge sia sbagliata e la nostra battaglia continuerà. Un’alternativa a questa destra è possibile». Orgoglioso perché responsabile dell’emendamento che ha consentito la pubblicazione della piattaforma per la prima raccolta digitale delle firme per una consultazione popolare, Riccardo Magi, +Europa: «Questo successo non è che l’antipasto della batosta che aspetta Meloni quando i cittadini voteranno contro questa riforma».
Per l’Anpi, peraltro, a firmare sarebbero anche elettori del centrodestra: «Firmano tanti il cui orientamento politico non è solo quello dell’opposizione – sostiene Gianfranco Pagliarulo commentando il successo dell’iniziativa delle “pastasciutte antifasciste” organizzate dall’associazione – a conferma che la legge sull’Autonomia differenziata è vissuta trasversalmente come un danno per tutti». Maurizio Landini, segretario della Cgil, visto «il grande successo» alza l’asticella: «Continueremo per raccogliere anche un numero di firme superiore a quelle necessarie, per dare il senso che è una legge sbagliata: bisogna unire e non dividere». L’obiettivo sia pure non dichiarato, diventa adesso un milione di firme. Esulta per «la valanga di persone che fa sentire la propria voce» anche Angelo Bonelli, di Europa verde.
Le posizioni
Schlein: «Non ci fermiamo». Per la Cgil target (non dichiarato)
a quota un milione
La baldanza delle opposizioni non sfugge alle forze di maggioranza. «Tutto ciò che è democrazia e partecipazione è sempre positivo – commenta Maurizio Lupi, Noi moderati —. Poi, se la Cassazione ammetterà il quesito, ci confronteremo». Più ruvida la forzista Licia Ronzulli: «Le opposizioni divise su tutto sono d’accordo solo sul no all’Autonomia. Ma è il loro referendum che spacca il Paese, non la nostra riforma».