il Giornale, 30 luglio 2024
Gli ottant’anni di Galliani
Adesso sì, adesso può considerarlo un giorno speciale e fare uno strappo alla regola di famiglia cedendo a un brindisi, senza alcun accenno al calendario, ma solo per salutare l’arrivo di un portierone con i baffi. Già, è proprio così: oggi 30 luglio, giorno del suo compleanno numero 80 (e di Barbara, prima dei tre figli di Silvio Berlusconi avuti in seconde nozze da Veronica Lario), Adriano Galliani può annunciare l’ingresso ufficiale nella storia calcistica del Monza al terzo anno di serie A, di Keylor Navas, costaricano, classe 1986, tre volte campione d’Europa con il Real Madrid, appena uscito dai ranghi del Psg per fine contratto e disposto a trasferirsi in Brianza, dopo 27 titoli collezionati in carriera, allo stipendio -modesto per le abitudini del settore- di 1,5 milioni. Da settimane Galliani cercava, dopo la cessione alla Juve di Di Gregorio, un portiere di totale affidamento ed esperienza: procuratori e siti specializzati gliene avevano attribuiti in sequenza almeno tre ma Adriano detto il Condor – così lo chiamavano ai tempi del Milan per via dei suoi acquisti collezionati negli ultimi 3 giorni del calcio-mercato – ha «piazzato» a sorpresa un autentico colpaccio. Pensate un po’: per onorare la fama di Condor, di recente, gli hanno persino dedicato l’etichetta di un paio di vini (Negroamaro rosso e Fiano bianco con il condor stilizzato i cui proventi saranno devoluti in beneficenza a La Meridiana).
Oggi non sarà aperta una bottiglia della collezione, a dispetto dell’evento, dei suoi 80 anni esibiti con fierezza e con appena un velo di malinconia negli occhi.
Festeggiare il compleanno al lavoro, tra contratti da limare e foto ufficiali da spedire in rete, è una delle tante lezioni apprese alla scuola di Silvio Berlusconi, «il mio maestro» la citazione colma di nostalgia provata durante questi ultimi mesi, patendone l’assenza e interrogandosi sui giudizi che avrebbe incassato dopo una partita del Monza o al termine di una delle tante telefonate dedicate ai temi della televisione o della politica. Dev’essere per questo motivo che Adriano Galliani ha deciso di non festeggiare il suo compleanno tondo ma di provare a far tesoro delle tante lezioni apprese prima al fianco del fondatore di Mediaset, poi un passo indietro al presidente più vincente della storia del Milan e del calcio italiano (29 trofei in 31 anni di presidenza), infine seguendone fedelmente la scia politica con le due elezioni al Senato tra le file di Forza Italia, l’ultima, la più recente, succedendo proprio al seggio di Silvio Berlusconi scomparso e occupando, in modo suggestivo, lo stesso scranno scelto dal fondatore di Forza Italia nell’aula di palazzo Madama.
Sono state appunto tre le vite vissute da Galliani in piena sintonia con il suo «maestro»: dapprima quella imprenditoriale con la sua azienda di Lissone, l’Elettronica industriale, scelta dal Cavaliere per illuminare con i ripetitori distribuiti lungo tutto il Belpaese le sue tre televisioni che avevano ricevuto il via libera per trasmettere finalmente in diretta; poi quella calcistica con la storica cavalcata sotto le insegne del Milan e da ultimo compiendo un vero miracolo, trascinando il Monza dalla serie C alla serie A; infine quella politica, cemento definitivo di un’amicizia nutrita di contatti quotidiani, di riunioni puntuali il lunedì a colazione nel buen ritiro di Arcore, di corse disperate al San Raffaele durante i giorni del ricovero di Silvio Berlusconi che, immancabilmente, dopo le prime informazioni sul proprio stato di salute gli chiedeva a bruciapelo: «Dimmi Adriano, come ha giocato il Monza?».
Per Adriano Galliani detto il Condor è stato il «matrimonio» affettivo di maggiore durata, scandito da una fedeltà assoluta, mai tradita, e durato la bellezza di 44 intensissimi anni. E per questo motivo gli sarebbe piaciuto ritrovarselo ancora al fianco, tra qualche settimana – appuntamento l’8 settembre – nel giorno del suo prossimo quarto matrimonio civile, quello con Helga Costa, una delicata bellezza brasiliana, sua compagna dal 2011, che sarà celebrato a villa Gernetto, la location scelta per i ritiri del Monza e un tempo ormai passato quale sede dell’università della libertà. Solo allora di sicuro, circondato dai suoi tre figli Gianluca, Micol e Fabrizio, brinderà alla nuova unione e al suo maestro che non c’è più.