il Fatto Quotidiano, 29 luglio 2024
Stefano Patuanelli: “Da Beppe Grillo critiche ingenerose, non può decidere uno solo”
Grillo invoca un ritorno al passato, per il Movimento. Ma secondo il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli il M5S non può tornare indietro, non più: “Ci siamo organizzati con un modus operandi da movimento e una struttura da partito, quindi non possiamo dipendere da una sola persona, chiunque essa sia”.
Tra il Garante e Giuseppe Conte siamo arrivati alla resa dei conti tramite lettere, è d’accordo?
No. Secondo me siamo di fronte semplicemente a una lettura non giusta di Beppe di un’assemblea che più che costituente sarà deliberante, come da Statuto. Magari sarebbe bastato un colpo di telefono per parlarne.
E invece Grillo è entrato duro.
Nella sua risposta Conte ha spiegato il percorso, che mi sembra l’unico lecito per un’associazione che è anche un partito, con uno statuto che determina le attività degli iscritti. Non è una resa dei conti, ripeto, ma una giusta puntualizzazione di ciò che il Movimento sta facendo dopo le Europee e il calo di consensi.
Ecco, il calo. Secondo il Garante va imputato “alla crisi di identità” e alla vaghezza delle proposte del M5S.
Onestamente ritengo queste critiche un po’ ingenerose rispetto a quello che abbiamo fatto in questi anni. Mi dispiace che si abbia la stessa postura di un certo circuito mainstream. Se esiste un Pnrr che ha al centro la transizione verde e la digitalizzazione è innanzitutto grazie a Conte. Ma penso anche al lavoro per la transizione dei nostri amministratori ed eletti. Poi, certo, di errori ne abbiamo commessi. Forse è stato un errore anche individuare un tecnico come ministro per la Transizione ecologica (Roberto Cingolani, voluto da Grillo, ndr) e non si può certo imputare a Conte. Infine, su pace e lavoro le nostre posizioni mi sembrano nette, chiare.
Magari però quando accusa gli eletti di essersi arroccati contro la regola dei due mandati Grillo ha ragione, no?
Magari qualcuno lo avrà fatto, ma io ogni giorno vedo parlamentari che si impegnano. Dopodiché anche l’arroccamento verso una posizione di principio che non può essere discussa è irrazionale. Se andassimo in coalizione con il Pd alle Regionali e dovessimo sostenere un candidato dem con alle spalle sei legislature, che senso avrebbe non candidare uno dei nostri che di mandati ne ha svolti solo due?
È una regola identitaria, le risponderebbe…
È giusto non dimenticare la propria storia, ed è sano pensare che se hai iniziato a fare politica a 30 anni non devi arrivare a farla anche a 70. Ma anche quello di non allearsi con nessuno era un nostro principio, però la storia ci ha portato a superarlo.
Grillo proverà a far saltare il banco?
Il Movimento è un’associazione e una comunità, e non si fa saltare con quattro parole. Io stesso ho più volte detto che deve essere biodegradabile, ossia estinguersi quando avrà raggiunto i suoi obiettivi. Ma questo è un altro tema.
Mezzo Pd celebra i segnali di pace Matteo Renzi tramite interviste e ne invoca il ritorno a sinistra. Preoccupato?
Certe reazioni mi sembrano un tema interno al Pd, Detto questi, alcuni elementi ci fanno essere molto cauti. Prendiamo il caso del presidente della Regione Liguria, Toti. Mi auguro che ciò di cui è accusato non sia un reato, ma anche se non lo fosse, c’è un problema etico quando chi guida una regione afferma di essere “spiaggiato” a discutere con un imprenditore della proroga di una concessione. Può essere anche giuridicamente lecito, ma a mio avviso così un amministratore non opera con disciplina e onore. Su questo, l’etica politica di Renzi è simile a quella di Toti. E ciò non ci rende compatibili.
Il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta è stato rimosso. Gli addebitano anche il via libera al superbonus.
Mi vergogno di un Paese dove ci si comporta così verso uomini dello Stato. Mi ricordo di come Mazzotta ci aiutò nel governo Conte 2 ad affrontare le terribile conseguenze della pandemia. Vederlo trattato così mi fa vergognare. Dopodiché faccio notare come l’attuale ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti gestisca il superbonus dal febbraio del 2021.