Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  luglio 26 Venerdì calendario

L'ULTIMO "FUORICAMPO" DI BABE RUTH - UNA MAGLIA APPARTENUTA ALLA LEGGENDA DEL BASEBALL AMERICANO È STATA VENDUTA ALL'ASTA PER 13,3 MILIONI DI DOLLARI - E' L'OGGETTO SPORTIVO PIÙ COSTOSO MAI BATTUTO ALL'INCANTO - MA L'ASTA ANDRÀ AVANTI FINO AL 24 AGOSTO E PER GLI ESPERTI L'OFFERTA POTREBBE SALIRE FINO A... -

(ANSA-AFP) - Una maglia appartenuta alla leggenda del baseball americano Babe Ruth ha battuto il record mondiale per l'oggetto sportivo più costoso venduto all'asta, che però non si è ancora conclusa. L'offerta più alta per l'indumento indossato dal fuoriclasse dei New York Yankees è attualmente di 13,3 milioni di dollari, commissioni e spese incluse.  Ma l'asta andrà avanti fino al 24 agosto, afferma l'organizzatore Heritage Auctions, e gli esperti di cimeli sportivi stimano che l'offerta potrebbe salire fino a 30 milioni di dollari. Già ora, comunque, la maglia supera tutti i precedenti record stabiliti negli ultimi anni. Il primato precedente spettava ad una figurina raffigurante un altro grande degli Yankees, Mickey Mantle, venduta per 12,6 milioni di dollari nell'agosto 2022.

Tornando ai capi di abbigliamento, il record d'asta è stato stabilito a settembre 2022 quando una maglia indossata dal giocatore di basket Michael Jordan durante la partita 1 delle finali NBA del 1998 è stata venduta per 10,1 milioni di dollari da Sotheby's. La maglia da record di Ruth è stata indossata dal battitore degli Yankees durante una partita storica contro i Chicago Cubs durante le World Series del 1932. La storia del famoso "tiro chiamato" racconta che Ruth indicò la direzione in cui voleva che andasse la palla e batté un fuoricampo proprio da quella parte.