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 2024  luglio 26 Venerdì calendario

BENTORNATO MEDIOEVO: LA SCHIAVITÙ PROSPERA OVUNQUE - IL RAPPORTO DI "SAVE THE CHILDREN": SONO QUASI 50 MILIONI LE PERSONE SCHIAVIZZATE, DI CUI OLTRE 12 MILIONI DI MINORENNI, OBBLIGATI A PROSTITUIRSI, COSTRETTI A MATRIMONI FORZATI O A LAVORI IN AGRICOLTURA, MANIFATTURA, EDILIZIA, L'ACCATTONAGGIO O LE ATTIVITÀ ILLECITE - IL FENOMENO RIGUARDA ANCHE L'ITALIA: SOLO NEL 2020, SONO STATE IDENTIFICATE 53.800 VITTIME DI TRATTA E SFRUTTAMENTO... -

[…] Sono tre degli oltre dodici milioni di piccoli schiavi nel mondo, obbligati a prostituirsi (3,3 milioni), costretti a matrimoni forzati (9 milioni) o ai lavori forzati in agricoltura, manifattura, edilizia, accattonaggio o attività illecite da privati. Si stima che siano 1,31 milioni, ma ci sono anche 320mila ragazzini costretti a lavorare dagli Stati, come detenuti, dissidenti politici, o appartenenti a minoranze etniche o religiose perseguitate.

Numeri da capogiro, messi in fila da Save the children nella XIV edizione del rapporto ‘Piccoli Schiavi Invisibili’ […] “Non possiamo chiudere gli occhi di fronte al fenomeno della tratta e dello sfruttamento minorile, un dramma diffuso nel mondo, ma presente anche nel nostro Paese – tuona Raffaela Milano, direttrice ricerca e formazione di Save the Children -Parliamo di bambini, bambine e adolescenti traditi dal mondo degli adulti che ha abusato della loro fiducia e calpestato i loro sogni. Questo Dossier è dedicato alle storie dei minori vittime di tratta e sfruttamento accolti nel circuito di protezione italiano. Sono solo una minima parte - la punta dell'Iceberg - di un fenomeno sommerso, ampio e diffuso”.

IN EUROPA IDENTIFICATI 29.000 CASI, MA LE VITTIME SONO DI PIÙ È piaga mondiale che interessa anche l’Italia. Solo nel 2020, l'anno della pandemia, sono state identificate 53.800 le vittime di tratta e sfruttamento, di cui il il 35% minorenni, 18% femmine e 17% maschi. Ma non si tratta di un fenomeno nuovo, è dramma strutturale.

[…] Nel quinquennio 2017-2021 in Europa sono state circa 29.000 le vittime di tratta registrate nel database del Counter Trafficking Data Collaborative. In poco più di un caso su due, la tratta avviene per sfruttamento lavorativo (53% delle vittime) e nel 43% dei casi per sfruttamento sessuale, mentre il restante 4% riguarda altre forme di sfruttamento (come accattonaggio o attività illecite).

IL MAGGIOR NUMERO DI VITTIME FRA I 9 E I 17 ANNI Allargando ulteriormente il periodo di monitoraggio, dal 2011 al 2021, complessivamente, poco più di un quarto (26,2%) delle vittime identificate sono bambine, bambini o adolescenti. La fascia di età in cui si stima il maggior numero di vittime è quella compresa tra i 9 e i 17 anni (21,8%).

Ma sono sempre numeri e statistiche approssimati per difetto. Le vittime, spiegano da Save the children, “sono spesso invisibili e aiutarle nell'emersione diventa ancora più complesso se si tratta di minori soli, indifesi, vessati da violenze fisiche o psicologiche e costretti a ripagare un debito sotto continue minacce, coercizioni e inganni”.

Isolati linguisticamente e socialmente in un Paese straniero, privi di reti sociali e familiari di supporto, spesso finiscono per essere semplicemente una merce nelle mani di reti criminali o singoli trafficanti e sfruttatori. E ci vuole tempo e forse anche fortuna perché qualcuno se ne accorga e tenda loro una mano. […]

BAMBINI INTRAPPOLATI FISICAMENTE E PSICOLOGICAMENTE I bambini e le bambine vittime della tratta sono maggiormente soggetti a forme di abuso psicologico, fisico e sessuale rispetto alle vittime adulte. In particolare, il 69% dei minori subisce una forma di controllo psicologico, il 52% è minacciato e ingannato attraverso false promesse, mentre un 46% è soggetto a controllo fisico.

Come evidenziano i dati, spesso le forme di controllo esercitate dai trafficanti sui bambini e gli adolescenti si sovrappongono tra loro, creando una rete fittissima dalla quale è estremamente difficile liberarsi. In Italia dal primo gennaio al 31 maggio 2024 il Numero verde nazionale in aiuto alle vittime di tratta e grave sfruttamento ha svolto 1.150 nuove valutazioni con potenziali vittime di tratta.

SAVE THE CHILDREN, 62 CASI TRATTATI IN SOLI CINQUE MESI Molti di loro sono assistiti da Save the children. I minorenni valutati in questi primi cinque mesi del 2024 sono stati 62, il 5,4% del totale, di cui il 62,7% di genere maschile e il 37,3% femminile. L'81,3% dei minori valutati è nella fascia 16-18 anni. I Paesi di origine prevalenti sono Tunisia (19,4%), Bangladesh e Pakistan (11,3%), Costa d'Avorio (12,9%), Nigeria (9,7%), Egitto (8,1%), Sierra Leone e Guinea (6,5%), Gambia (4,8%).

Nello stesso periodo, i servizi anti-tratta hanno preso in carico 320 vittime, di cui il 55,3% femmine, il 40,3% maschi e il 4,4% persone transgender. Gli ambiti di sfruttamento sono quello lavorativo per il 33,1% dei casi, sessuale per il 25% e i matrimoni forzati per il 3,4%. I minorenni presi in carico sono 14, di questi 9 i ragazzi e 5 le ragazze; 25 inoltre stanno ancora attraversando una fase di valutazione del caso.

[…] LA MANCANZA DI CANALI SICURI DI ACCESSO FAVORISCE LA TRATTA Le agenzie dell'Onu Ilo e Oim sottolineano il nesso tra flussi migratori, mancanza di canali migratori sicuri e regolari e tratta di persone. La mancanza di canali di accesso sicuri e regolari realmente accessibili creano il presupposto affinchè le persone migranti ricorrano ai trafficanti per attraversare le frontiere transnazionali, esponendosi al pericolo di essere intercettate anche dalle organizzazioni criminali internazionali legate alla tratta di esseri umani. […]

“L’ITALIA SI IMPEGNI DI PIÙ” “Quello della tratta e dello sfruttamento è un fenomeno che cambia molto rapidamente. Solo un anno fa, il rapporto 'Piccoli Schiavi invisibili' squarciava il velo sulla condizione dei figli e delle figlie dei braccianti che lavorano nei terreni agricoli di Ragusa e Latina, mettendo in luce una condizione di sfruttamento portata oggi alle cronache a seguito della morte di Satnam Singh", denuncia Raffaela Milano. L’Italia può e deve fare di più, è l’appello di Save the children. È necessario e urgente – spiegano dall’organizzazione - potenziare l'impegno per contrastare la tratta degli esseri umani, con particolare attenzione nei confronti delle vittime minorenni.

 Così, risulta necessario procedere nella attuazione e nell'aggiornamento delle azioni previste dal Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025, nonchè rafforzare l'impegno per approfondire i fenomeni emergenti sulla tratta dei minori, includendo nuove forme di tratta e sfruttamento come l'e-trafficking, lo sfruttamento all'interno delle case e in luoghi chiusi (indoor), il coinvolgimento in attività illecite, lo sfruttamento multiplo o quello negli insediamenti informali, anche al fine di aggiornare gli indicatori di tratta e sfruttamento minorile e individuare le zone territoriali maggiormente colpite dal fenomeno.

Ma Save the children invita anche a garantire che le procedure di referral per l'identificazione dei e delle minori vittime di tratta siano messe in atto all'arrivo, nei luoghi di frontiera, nei casi di rintraccio sul territorio nazionale e in fase di prima e seconda accoglienza, per un accesso rapido a servizi di protezione, assistenza e integrazione appropriati e per un accompagnamento multidimensionale (sociale, sanitario, legale, educativo) che risponda in modo puntuale ai bisogni dei minori stranieri, soprattutto i minori non accompagnati