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 2024  luglio 22 Lunedì calendario

BIOGRAFIA DI San Platone

VITE DEI SANTI

San Platone di Ancira Martire 22 luglio

 

Martirologio Romano: Ad Ankara in Galazia, nell’odierna Turchia, san Platone, martire.

La lunga passio metafrastica di Platone pubblicata nel Menologio di Simeone Logoteta non ci fornisce che poche notizie sulla persona del martire.

La narrazione in effetti è occupata completamente dai diversi interrogatori subiti da Platone, a intervalli più o meno ravvicinati; dai vari tormenti che gli sono ogni volta inflitti; dall’incrollabile costanza del martire nel rispondere al suo giudice con una lucidità che meraviglia in mezzo alle torture più penose; ed infine dalla sua decapitazione fuori della città nel luogo chiamato «campo» dove il suo corpo fu sepolto da alcuni cristiani che lo avevano raccolto. Il martirio ebbe luogo un 18 novembre.

 

Notizie contrastanti su San Platone

 

sinassàrio s. m. [dal gr. συναξάριον, der. di σύναξις «riunione»: v. sinassi]. – Nella liturgia greca, libro contenente notizie e letture agiografiche in forma compendiaria, spec. per uso liturgico, e anche l’indice delle letture, bibliche o desunte da altri testi, incluse nella liturgia (con esclusione delle epistole e dei vangeli).

I sinassari bizantini, hanno inserito a questo giorno la notizia di Platone, che fornisce un breve riassunto della passio.

Ora, precisamente la notizia dei sinassari relativa ad Antioco il medico al 16 luglio ricorda che questo santo era fratello del martire Platone. Se questo stesso testo (come la passio del resto) aggiunge che Antioco era originario di Sebaste e non di Ancira, si tratta verosimilmente soltanto di una contraddizione apparente poiché, come ha giustamente rilevato G. Lucchesi quest’ultima ebbe in epoca imperiale anche il nome di Sebaste dei Tectosagi.

 

Il Sinassario armeno di Ter Israel contiene anch’esso la memoria di Platone ma senza fornire alcun particolare nuovo in rapporto alla passio metafrastica se non l’inserimento della parentela fra Platone e Antioco.

 

Il Calendario Palestino-georgiano del Sinaiticus 34 annuncia Platone al 18 novembre, ma già al 22 ottobre i calendari georgiani hanno registrato una «deposizione di Platone» non documentata altrove.

 

Il Martirologio Geronimiano, contrariamente alla data tradizionale del 18 novembre, annuncia Platone il 22 luglio in accordo con il Martirologio Siriaco del IV secolo.

Floro, infatti, inserì Platone nel suo Martirologio al 22 luglio e precisa che si tratta proprio del dies natalis del martire.

Adone e Usuardo ripresero successivamente nei loro Martirologi lo stesso annuncio.

C. Baronio conserva la data del 20 luglio componendo però un elogio più lungo dei suoi predecessori, ispirandosi alle fonti liturgiche bizantine, aveva trovato la memoria di Platone al 18 novembre . All’aggiunta cuius Acta habentur dei martirologi storici egli preferisce: «cuius miracula in subveniendis captivis Acta secundae synodi Nicaenae testantur».

Questa precisazione è esatta, poiché effettivamente al settimo concilio, II di Nicea (787), nella quarta sessione, fu letta una lettera di san Nilo al silenziario Eliodoro nella quale si fa un’allusione ai miracoli operati per l’intervento di Platone.



(da https://www.santiebeati.it/)