7 ottobre 2019
Oggi 238 - Lotteria degli scontrini
Cosicché, se ho capito bene, quando compro dal tabaccaio un pacchetto di gomme da masticare, basterà che mi faccia dare lo scontrino e a quel punto avrò in mano un biglietto della lotteria. Giusto?
Più o meno. Bisogna che lo scontrino valga almeno un euro. Poi la procedura sarà un minimo più complicata. Prima di tutto, dal prossimo 1° gennaio, scompariranno gli scontrini cartacei: i negozi dovranno emettere degli scontrini elettronici. A ogni scontrino elettronico sarà abbinato un biglietto, sempre virtuale, della “Lotteria degli scontrini”. Tornati a casa, bisognerà andare sul sito che il governo sta mettendo a punto e prendere nota del codice del biglietto virtuale che ci è stato assegnato. Poi aspettare l’estrazione.
Come fa il sistema a sapere che quel certo numero di codice è abbinato proprio a me?
Perché al momento dell’emissione dello scontrino elettronico bisognerà identificarsi comunicando al negoziante il proprio codice fiscale, che dovrà inserirlo nello scontrino elettronico. A meno che non si paghi con il bancomat o con una carta di credito: in questo caso, il sistema avrà tutti gli elementi per abbinare compratore e biglietto virtuale.
Mi pare un modo per incentivare anche l’uso del pagamento elettronico.
Sì, e ci sarà un ulteriore incoraggiamento. A chi pagherà in contanti verrà assegnato un solo biglietto virtuale. A chi pagherà con una carta i biglietti assegnati saranno due.
E i premi?
L’anno prossimo si procederà con un’estrazione al mese e premi da 50, 30 e 10 mila euro. Poi alla fine dell’anno si procederà a un’estrazione speciale in cui entreranno in gioco tutti gli scontrini dell’anno (qualche decina di miliardi): al numero estratto sarà assegnato un premio da un milione di euro. Dal 2021 le estrazioni dovrebbero diventare settimanali.
Questo ambaradam serve a combattere l’evasione fiscale, no? I negozianti saranno costretti a registrare gli incassi.
Già. Dovrebbe funzionare. Lo hanno già adottato, con formule diverse, in Portogallo, Cina, Taiwan, Slovacchia, Grecia, Albania, Romania, Malta. I dati sono abbastanza incoraggianti: quasi ovunque si sono raccolti versamenti Iva per una quantità maggiore di almeno il 10% sul passato.