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 2019  agosto 19 Lunedì calendario

Oggi 231 - Vacanze

Il 43,7 per cento degli italiani sopra ai 16 anni, quest’estate, non si è potuto permettere neanche cinque giorni di vacanza. Lo dice l’Eurostat. E il dato arriva al 45 per cento se prendiamo in considerazione solo le famiglie.

E cosa hanno fatto?

«C’è chi si è accontentato di un weekend lungo, altri si sono limitati a qualche scampagnata, una gita al mare o un’escursione in montagna. Roba da andata e ritorno in giornata».

Ma è vero? A me le spiagge sembrano piene.

«Il sindacato italiano dei balneari dice di no. Parla di una flessione del 25 per cento di presenze in spiaggia nei mesi di giugno e luglio. Ad agosto sembra sia andata un po’ meglio ma nulla a che vedere con i numeri dello scorso anno. A pesare anche il calo dei turisti stranieri. Soprattutto dei tedeschi, che sono in piena crisi».

Va così male in tutt’Italia?

«No. Per esempio a luglio il segno più si è registrato in Campania (+15%) e Sicilia (+5%). A Ferragosto Genova ha fatto il pienone con il 94 per cento degli alberghi prenotati, ma in Abruzzo le presenze in spiaggia sono scese del 25 per cento, nel litorale laziale del 30. A Fregene, la piccola località balneare alle porte di Roma dove Fellini ha ambientato il finale de La Dolce Vita, e gran parte di Giulietta degli Spiriti, alcuni imprenditori hanno lamentato persino cali del 50 per cento. A peggiorare le cose il fatto che chi è riuscito ad andare in ferie lo ha fatto a risparmio».

E quanto hanno speso?

«Tra viaggio, alloggio e ristoranti in media 21,8 miliardi di euro, 2,3 in meno dello scorso anno. L’11 per cento non ha superato i 250 euro a persona, il 24 per cento i 500 euro, il 34 per cento i mille».

Eppure qualche tempo fa ho letto che molti italiani hanno scelto di andare all’estero.

«Vero, ma, pur di partire, in 60mila hanno dovuto chiedere un prestito. Le banche hanno anticipato circa 33 milioni di euro per permettere a questi 60mila una vacanza che non dimenticheranno presto. Alcuni impiegheranno più due anni per restituirli».