24 giugno 2019
Oggi 223 - Olimpiadi
Sembra impossibile, ma anche questa faccenda delle Olimpiadi finisce per avere un significato politico.
Sarebbe?
Abbiamo vinto la gara per i Giochi invernali del 2026, battendo largamente, con Cortina-Milano, la candidatura di Stoccolma-Aare. Ebbene, il M5s mastica amaro, i suoi nemici si sbracciano per la contentezza, soprattutto la Lega - che a rigore nemica dei grillini non è - esulta.
Ho letto che si tratta di una “vittoria di tutti”.
È una frase un po’ retorica, vera però se si dà anche al centro-sinistra, e al sindaco di area Pd Beppe Sala, quello che gli spetta. Il M5s però non c’entra, ha detto di no, con Virginia Raggi, alle Olimpiadi di Roma del 2024, che avrebbe facilmente avuto, e la Appendino non ha voluto fare squadra con Milano e Cortina per queste invernali del ’26. Dunque, di fatto, gli stessi grillini si sono costruiti da sé questa specie di strana sconfitta. Lo dimostra anche il titolo di prima pagina con cui Il Fatto - il loro quotidiano - ha annunciato la cosa: «Milano e Cortina vincono, ma perde l’Italia».
Perché l’Italia perderebbe?
Due economisti di Oxford - Bent Flyvbjerg e Allison Stewart - hanno studiato i conti delle ultime otto Olimpiadi e verificato che i costi previsti in partenza alla fine risultano sempre più alti, mediamente, del 179 per cento. Numeri che finora nessuno ha contestato e che sono affiancati da un altro studio di Ca’ Foscari, firmato Jerome Massiani, e relativo a tutte le cosiddette Grandi Opere: lo Stato ci ha rimesso sempre. Infatti Sion, Calgary, Innsbruck, Graz si sono ritirate dalla gara per i Giochi del 2026 proprio perché spaventate dalle spese. Anche noi: la Lega aveva giurato che lo Stato non avrebbe tirato fuori un euro, invece all’ultimo s’è scoperto che la sicurezza sarà a carico della collettività per 400 milioni.
E allora?
A tutto questo si risponde con una quantità di numeri, la promessa che sarà scelto un supermanager per guidare la faccenda (sarà di area leghista), che questi calcoli lasciano il tempo che trovano dato che Olimpiadi e Grandi eventi hanno poi effetti durevoli nel tempo che nessuno considera. Per esempio Milano, dopo l’Expo, è passata da cinque a nove milioni di turisti l’anno. Soprattutto: le Olimpiadi porteranno un indotto importante, creeranno - si giura - 20 mila posti di lavoro nuovi di zecca.