22 aprile 2019
Oggi 214 - Time
Che cosa accomuna Matteo Salvini, Lady Gaga e Tiger Woods?
Facile. Stanno tutti e tre nell’ultima lista delle cento persone più importanti del Pianeta, lista stilata dal settimanale americano Time.
Solo questo?
Solo questo. Lady Gaga è una cantante, Tiger Woods un campione di golf tornato clamorosamente alla vittoria dopo un periodo di crisi provocato da faccende private sue e Matteo Salvini è Matteo Salvini, e non ho bisogno di presentarglielo.
In che senso questi tre, e gli altri 97 di Time, sono “importanti”?
“Importante” è un nostro modo di tradurre l’americano “influential”. Time dice: i cento più “influential”. La parola indicherebbe, secondo le intenzioni di quei nostri colleghi, persone che hanno in qualche modo, con la loro attività, cambiato il mondo. Una volta scelsero la Merkel (comprensibile), un’altra volta YouTube (non è una “persona”, ma è comprensibile pure questa scelta) e un’altra volta ancora Mario Monti, all’epoca in cui era presidente del consiglio italiano, con l’argomento che salvando i conti dell’Italia aveva salvato i conti dell’Europa e salvando i conti dell’Europa aveva salvato i conti del mondo. Quindi quell’anno (era il 2012) il più “influential” di tutti era stato lui.
E il più influential del 2019, a parte i tre che abbiamo detto prima, chi sono?
I più importanti, quelli a cui la rivista dedica le sue sei copertine, sono la cantante Taylor Swift, l’attore e wrestler Dwayne Johnson, l’attrice Sandra Oh, la speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi, la giornalista Gayle King e il calciatore egiziano del Liverpool Mohamed Salah. Gli americani dominano, e dominano pure le stravaganze. Salah, il grande calciatore dato via dalla Roma, è così influential? Mah. Forse per il rigore con cui si attiene alle regole dell’Islam...
Gli italiani?
Sono tre. Oltre a Matteo Salvini, ci sono lo chef Massimo Bottura e il creativo della maison Valentino, Pierpaolo Piccioli.
Non è esagerato considerare Salvini un leader mondiale?
La redazione di Time suddivide i personaggi in cinque categorie: i leader, le icone, i pionieri, i titani, gli artisti. Venti personaggi per ogni categoria. Tra i venti leader politici mondiali - oltre a Trump, c’è pure Greta Thunberg - Salvini ci può stare. Il suo ritratto lo ha scritto il sovranista trumpiano Steve Bannon. Il ragionamento è che Salvini ha messo un freno alle pratiche filotedesche europee e, se vincerà le elezioni di maggio, rischia di cambiare la faccia alla Ue. È come all’epoca di Monti: se incidi sull’Europa incidi sul mondo. Sta in piedi.
Ma poi bisogna crederci? È vero che Time è tanto autorevole, però...
Già. È sempre roba da giornalisti, alla fine.