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 2019  aprile 08 Lunedì calendario

Oggi 212 - Libia

Che sta succedendo in Libia?

Il generale Haftar sta attaccando Tripoli. La sua idea è di buttar giù al Serraj e diventare il padrone del Paese.

Chi è il generale Haftar? chi è al Serraj?

Haftar è l’uomo che comanda in Cirenaica. Senza tener conto del Fezzan, possiamo considerare la Libia divisa in due parti: la Cirenaica sulla destra, cioè a oriente, la Tripolitania sulla sinistra, cioè a occidente. Stati Uniti ed Europa hanno piazzato a Tripoli, cioè in Tripolitania, un signore che si chiama al Serraj e hanno poi tentato di persuadere i cirenaici, cioè il generale Haftar, a riconoscere questa scelta. Ci voleva un passaggio formale: il parlamento cirenaico, di stanza a Bengasi, doveva votare a maggioranza qualificata per la riunione di Cirenaica e Tripolitana e riconoscere il primato di questo al Serraj. Questa maggioranza qualificata, ad onta di una sfilza di votazioni, non fu mai raggiunta. Ci furono incontri tra al Serraj e Haftar organizzati soprattutto da Macron e anche dagli italiani. Gli italiani puntavano, con l’assenso del mondo (francesi compresi, anche se a denti stretti), a elezioni popolari da tenersi quest’anno, che permettessero l’uscita dall’impasse. Ma niente, finora. E così, a un certo punto, il generale Haftar deve aver perso la pazienza. Ha messo insieme trecento blindati e s’è messo in marcia su Tripoli. Ha anche bombardato l’aeroporto. Ma, fino al momento in cui scriviamo, il blitz non gli è riuscito e sembra anzi piuttosto isolato. Lo hanno smentito anche i francesi e persino i russi.

Ma allora perché...?

Potrebbe aver sbagliato i calcoli. Finora Haftar è stato in piedi grazie ai soldi dei sauditi e degli emiratini, che lo hanno finanziato attraverso l’Egitto. È la ragione per cui gli americani, al momento, sembrano essersi girati dall’altra parte: Trump tiene all’amicizia con gli arabi e preferisce lasciar fare. Ha pure fatto tornare a casa il suo contingente. Cioè, in Libia si sta anche disputando una guerra tra sauditi e qatarini. Quelli del Qatar, con i turchi, infatti finanziano Tripoli. Se Haftar non si sbriga a vincere, non avrà più carte da giocare e rischia una fine rovinosa. Certo potrebbe anche determinarsi una situazione di stallo, con lui che assedia Tripoli e al Serraj che resiste, chissà per quanto tempo.

Tutto questo porterà a un’invasione di migranti verso l’Italia?

Il rischio c’è. È la ragione che sta dietro alla prudenza con cui s’è mossa finora l’Italia. Noi stiamo con al Serraj. Ma certo, nel caso, non vorremmo avere in Haftar un nemico.