31 dicembre 2018
Oggi 198 - Manovra
Ci si chiede chi abbia guadagnato e chi abbia perso dalla contestatissima manovra varata dal governo.
Già, chi?
In due parole: chi non ha o non dichiara redditi. E anche gli artigiani con un reddito inferiore ai 65 mila euro l’anno. Tante norme vanno ancora scritte e, come sappiamo, il diavolo si nasconde nei dettagli. Ma questi due gruppi dovrebbero esser contenti.
Quelli che non hanno reddito guadagnano perché piglieranno il famoso reddito di cittadinanza, cioè un assegno mensile senza far niente.
Avranno il reddito integrato fino a 780 euro i single con Isee zero (cioè poveri assoluti) e che non sono proprietari di casa o di titoli. Se hanno la casa e qualche azione in banca, gli saranno tolti 280 euro. Come avverranno questi controlli e in che modo si eviteranno gigantesche truffe allo Stato è tutto da verificare. I più pessimisti si figurano uno scenario degno delle Anime morte di Gogol... Ma non strappiamoci i capelli prima del tempo.
E gli artigiani?
Se guadagnano meno di 65 mila euro l’anno verseranno al fisco un forfait del 15%. Altrimenti, saranno tassati come al solito. Anche qui si prevedono furbizie di ogni tipo (fatemi conoscere quello che guadagnerà 66 mila euro l’anno).
I lavoratori dipendenti?
Le tabelle del ministero sostengono che i loro redditi aumenteranno del 2,4%. E che crescerà anche l’occupazione, dello 0,6%. In che modo si otterranno questi risultati non è chiaro. Per il momento non li metterei nel conto. Mentre forse dovremmo calcolare una contrazione importante del lavoro precario - senza un analogo aumento del lavoro a tempo indeterminato, purtroppo - provocato dal decreto dignità che restringe severamente l’ambito dei contratti a termine. Ma anche su questo punto, molto battuto dalle rappresentanze padronali, sarà meglio stare a vedere quello che succederà l’anno prossimo.
Già, le aziende non ottengono nulla da questa manovra?
Poco o niente. E per di più, lo spread è stabile a 250, 100 punti più dell’anno scorso. Significa che il credito bancario sarà più caro e meno facile da ottenere.
I pensionati?
Andranno verificati i dettagli, ma intanto il ritiro anticipato è stato finanziato con il cessato aggiornamento Istat degli assegni di chi è già andato in pensione. In parole povere: sono i pensionati che pagano il ritiro anticipato di chi non è ancora in pensione.
La flat tax?
Scomparsa. Salvini dovrà vedersela con i mugugni del Nord.
E la battaglia tra i tassisti e i conducenti di auto a noleggio, i cosiddetti Ncc?
Per ora Di Maio sta facendo vincere i tassisti: dal 1° gennaio i conducenti delle auto a noleggio dovranno rientrare in garage dopo ogni corsa, e con questo gli sarà impedito di esercitare un servizio simil-taxi. Gli Ncc minacciano sfracelli, si son visti gilet gialli e proteste con gente che s’è cosparsa il corpo di benzina. Per fortuna nessuno ha acceso il fiammifero.