Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  novembre 05 Lunedì calendario

Oggi 190 - Incendi in California

Cerco notizie sugli incendi in California e scopro che il primo avviso delle devastazioni in corso adesso risale addirittura all’8 agosto: si segnala che dal 27 luglio il Mendocino Complex Fire sta mandando in fumo 292.692 acri di territorio a nord-ovest di Sacramento, sono impegnati a contenere il disastro quattromila vigili del fuoco, 143 strutture sono ridotte in cenere, 23 mila persone evacuate, si scrive già allora che è il più grande incendio nella storia della California, peggio di quello che l’anno scorso distrusse le contee di Ventura e Santa Barbara. Le comunità coinvolte tre mesi fa erano quelle di Nice, Lucerne e Clearlake Oaks, a sud della Mendocino National Forest. Si temeva, testuale, che «fino a settembre non ne verremo a capo...»

Manca poco a dicembre...

Nel momento in cui scriviamo le vittime sono 31, i dispersi 228 («disperso» è spesso un eufemismo per dire «morto»), gli sfollati 250 mila, la cittadina di Paradise - siamo sempre a nord di Sacramento - non esiste più, le sue 7.000 case sono state incenerite, i 27 mila abitanti sono dovuti scappare. Sta subendo lo stesso destino anche Malibu, celebre per le ville dei divi. Infatti le cronache registrano adesso le grida disperate di Lady Gaga, Cindy Crawford, Kim Kardashian, Orlando Bloom, Bella e Gigi Hadid, Gerard Butler, Cher, Guillermo Del Toro, Miley Cyrus. Questo Gotha di stelle è a un tratto ridotto allo stato dei comuni mortali, dei poveri profughi in fuga dalla forza scatenata della natura. Lady Gaga invita a «pregare insieme», le Hadid annunciano di avere «il cuore in frantumi», Butler ringrazia i vigili del fuoco. Eccetera eccetera. I divi sono tornati umani. Il fuoco assedia certi quartieri alla periferia di Los Angeles. Hollywood non è lontana.

Ma come si spiega...?

L’inizio di tutto è probabilmente doloso. O frutto di incuria, distrazione, pressapochismo. C’è un sacco di traffico misterioso nelle foreste californiane, dove sconosciuti vanno a rubare certe piccole escrescenze delle sequoie che si vendono molto bene sul mercato del legno di pregio. Gli esperti imputano questa tragedia al cambiamento climatico: le piogge invernali fanno crescere una vegetazione rigogliosa (la California è fertilissima), ma da maggio in poi cessano le precipitazioni, l’erba si secca e si tramuta in un formidabile veicolo per il fuoco. Il vento spinge le fiamme. In California si alternano da molti anni estati-autunni di fuoco con estati-autunni di siccità.