1 ottobre 2018
Oggi 186 - Brasile
Il vento di destra che soffia in America (Trump) e piuttosto forte anche in Europa, come si è visto nelle elezioni austriache, olandesi, tedesche e come si vede, stando ai sondaggi, anche in Italia, soffia forte anche nell’America del Sud, e in particolare in Brasile, dove fra tre settimane diventerà quasi sicuramente presidente un ex militare di estrema destra nostalgico della dittatura, che aborrisce gli omosessuali e vuole mettere un fucile in ogni casa perché i padri di famiglia si difendano da soli dai delinquenti.
Come facciamo a sapere che diventerà presidente?
Ci sono state le elezioni presidenziali domenica scorsa e questo candidato di estrema destra ha preso il 47% dei voti. Alla vigilia gli accreditavano non più del 30-35%. Andrà al ballottaggio contro il candidato di sinistra Fernando Haddad, e dovrebbe vincere: un piccolo, ma agguerrito partito anticorruzione, che si chiama Novo, gli ha promesso il suo appoggio. Basterà questo per arrivare al 60%.
Non abbiamo ancora detto come si chiama.
Jair Messiah Bolsonaro. Genitori italiani. Padre veneto, madre toscana che di cognome fa Bonturi. Alla vigilia Bolsonaro aveva detto che se avesse perso le elezioni si sarebbe rifugiato in Italia. «Se resto in Brasile mi perseguiteranno». Non ha tutti i torti. Un mese fa, mentre stava facendo campagna a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais, un sostenitore di Lula, l’ex presidente finito in galera per corruzione, gli è saltato addosso e gli ha tirato una coltellata al fegato. Bolsonaro non ha potuto fare campagna elettorale. Sta ancora ricoverato.
Che cosa si propone?
Programma vago, blandamente liberista, e del resto di economia il prossimo presidente brasiliano capisce poco, a domanda risponde sempre che di questi problemi si occuperà lo staff di tecnici di altissimo livello di cui si circonderà. Il suo punto forte riguarda la sicurezza, tema decisivo in un paese di 210 milioni di abitanti dove ogni anno vengono ammazzate 60 mila persone, dove ci sono cioè 165 omicidi al giorno. Bolsonaro vuole ricominciare a far funzionare la pena di morte (che non si applica dal 1988), cambiare le norme sulla legittima difesa, perseguitare la criminalità organizzata. Le sue campagne elettorali sono famose: faceva volare sulle spiagge piene di turisti piccoli aerei che recavano uno striscione con su scritto: «Bandido bom é bandido morto», cioè «L’unico bandito buono è il bandito morto».