la Repubblica, 16 luglio 2024
I ritiri per le coppie a caccia del sesso perduto
Dopo anni di matrimonio, un attimo di distrazione è sufficiente perché la noia irrompa a fare da terzo incomodo, ma attenzione che nemmeno le coppie più fresche e affiatate sono immuni al calo della passione. Così, in routine fagocitate dal lavoro e dalle bollette da pagare, la vacanza non è più solo evasione dallo stress o un modo per conoscere il mondo, ma l’occasione per riscoprire l’intimità e il piacere perduti e innamorarsi di nuovo come fosse la prima volta. Il turismo del sexual wellness ha una portata tale che Condé Nast Traveller l’ha inserito tra le prime tendenze di viaggio per il 2024.
Si tratta di una variante un po’ più libera del classico “wellness”, quello fatto solo di yoga e meditazione, un mercato che secondo il Global Wellness Institute raggiungerà 1,4 mila miliardi di dollari nel 2027. Di servizi se ne trovano a misura di tutte le tasche, ma per i ritiri luxury in location esclusive possono servire anche 10 mila euro alla settimana. «Sono soprattutto gli stranieri a sceglierli. Spesso non c’è una vera crisi, ma vogliono approfittare del viaggio in Italia per un percorso di coppia personalizzato», dice Valentina Tutino, approdata alla naturopatia dopo una laurea in Economia aziendale. «Non esiste un albo per il nostro lavoro, ma ci sono diverse scuole che consentono di avere un’attestazione di qualità», spiega. Lei e il compagno, Francesco Formica, operatore olistico, dal 2019 hanno tenuto una quarantina di incontri e ritiri in tutta Italia. Quelli prediletti anche da personaggi pubblici, per l’assoluta privacy, si svolgono in un’oasi segreta tra gli uliveti del Salento, in Puglia, e costano intorno agli 8 mila euro. Ma esistono anche ritiri più abbordabili, circa300 euro senza pernottamento. «Abbiamo iniziato perché gli amici ci vedevano affiatati e volevano sapere quale fosse il segreto. Ma non esiste nessuna formula magica», assicura Tutino. Secondo chi li organizza, però, questi ritiri lontani dalla quotidianità, scanditi da passeggiate guidate, pasti regolari e sani ed esercizi, possono aiutare a riscoprirsi. «C’è chi viene perché è curioso, ma ci sono anche coppie che vivono momenti di difficoltà. La sessualità può essere il problema o il sintomo di un disagio più profondo».
I paradisi naturali sembrano essere il luogo adatto per un percorso di purificazione che generalmente vieta alcol, droghe, caffè, cellulari e carne. Spesso i docenti scelgono resort o masserie di lusso, come quella nel comune sardo di Arzachena, dove Elke Bayer, mental coach tedesca, ha deciso di collocare il suo “arte della connessione”, ritiro per coppie da 4.500 euro.
Gli incontri possono tenersi anche in gruppo, ma «in genere gli italiani preferiscono essere da soli. Alcuni temono si tratti di un ambiente promiscuo, ma chi davvero arriva con quelle intenzioni si annoia: il fulcro di tutto è la coppia», spiega Adi Ananda Parashakti, lombarda d’origine ma residente a Dubai, fondatrice della scuola Temple Arts Academy e organizzatrice dell’Italia Tantra Festival. A bloccare è spesso anche l’imbarazzo, perché le pratiche tantriche al centro dei ritiri possono essere molto intime. «A volte iniziamo dalle basi, come carezze o abbracci, perché alcune coppie non si guardano nemmeno negli occhi – riferisce Tutino –. O possiamo bendarle e farle sfiorare, pratica che aiuta chi ha difficoltà a letto». In tutte le pratiche l’erotismo è presente, ma «lo desessualizziamo – dice Parashakti –. Non vietiamo i rapporti, ma non fanno parte dei workshop. Poi ognuno in camera fa quello che vuole». La nudità, invece, è incoraggiata, ma non obbligatoria. «Cerchiamo di rimuovere il taboo. Ma il risultato cambia in base ai gruppi: c’è chi inizia a spogliarsi ogni giorno di qualcosa e chi invece si copre di più».
I ritiri, confermano tutti, sperimentano una crescita esorbitante, stimata in un aumento di clientela del 60%, perlopiù coppie tra i 40 e i 50 anni. Anche se gli estremi diventano sempre più elastici, includendo anche neomaggiorenni e persone fino ai 65 anni. Perché la scoperta della sessualità, sostiene Bayer, «è fondamentale per una relazione e una vita soddisfacente. Ma a scuola non se ne parla e i giovani la scoprono solo attraverso il porno. Il nostro obiettivo è colmare questa mancanza».