25 giugno 2018
Oggi 172 - Vaccini
Lo scorso 10 luglio scadevano i termini per presentare i documenti relativi ai vaccini. I vaccini, se vogliamo iscrivere i nostri figli a scuola, restano obbligatori. La novità è che il ministro della Salute, Giulia Grillo (M5s), ha disposto che basterà l’autocertificazione, cioè sarà sufficiente scrivere su un foglio di carta che il bambino si è vaccinato e si sarà ammessi.
E se uno dice una bugia?
Appunto. È l’obiezione che è stata fatta un po’ da tutta l’opposizione e dagli scienziati. Ma tant’è: M5s e Lega sui vaccini sono corsi dietro a quel pezzetto di opinione pubblica che i vaccini li avversa, sostenendo che sono inutili, anzi dannosi perché possono indurre l’autismo nei vaccinati, servono solo ad arricchire le case farmaceutiche, eccetera. È un’altra faccia della famosa «guerra alla casta», di cui Di Maio e Salvini si sono fatti sbandieratori. Salvini, ancora pochi giorni fa, ha detto che dieci vaccini obbligatori sono troppi. Il professor Burioni, il celebre medico che ha scritto il saggio La congiura dei somari (Rizzoli) proprio per bacchettare chi parla senza averne titolo, l’ha stigmatizzato per l’ennesima volta.
Che cosa dice, sul punto, il famoso contratto di governo?
È il passaggio più confuso di quel documento. Più o meno: bisogna equilibrare il diritto alla salute con il diritto all’istruzione. Il ministro Giulia Grillo, appena insediata, ha detto che il decreto Lorenzin sull’obbligatorietà verrà superato da una nuova legge, ma che per il momento ci sono altre priorità.
La frase di Salvini potrebbe significare che l’obbligatorietà sarà tolta.
L’anno scorso i casi di morbillo in Italia sono aumentati del 230%. Effetto della rilassatezza, sul punto, degli anni precedenti. È il problema della famosa immunità di gregge: l’epidemia non si diffonde se il 95 per cento del «gregge» è stato reso immune. Dopo un certo periodo di tempo, nessuno si ammala più e il morbo può considerarsi sradicato, come è accaduto col vaiolo. Gli inglesi ci accusano di aver rinviato la vittoria definitiva: i loro casi di morbillo sono raddoppiati e la colpa sarebbe nostra, dato che tra i 21 mila ammalati europei del 2017, 5.000 sono italiani.