11 giugno 2018
Oggi 170 - Migranti
Facendo data a lunedì scorso 25 giugno, ore 20.30, risultavano presenti nel Mediterraneo le seguenti navi appatenenti a Ong (Oganizzazioni non governative senza fini di lucro).
Lifeline: bandiera olandese, proprietà dell’omonima Ong tedesca. È il caso più spinoso: Salvini ha fatto sapere che non intende farla approdare a un porto italiano, da bordo gli hanno scritto un post polemico. Non li vuole la Spagna e neanche la Francia. Trasporta 234 migranti, si trova in acque internazionali a 30 miglia da Malta, che non ha dato l’accesso, ma li ha riforniti di viveri.
Seefuchs: proprietà della Ong tedesca Sea-Eye battente bandiera olandese, è attraccata alla Valletta. Gli olandesi dicono di non saperne niente, i maltesi stanno controllando.
Open Arms: della spagnola Pro Activa, naviga al largo delle coste libiche. «Abbiamo ricevuto sette, otto richieste d’aiuto».
Aquarius: perso il braccio di ferro con l’Italia (i suoi 630 migranti sono stati accolti in Spagna) incrocia di nuovo al largo delle coste libiche.
Alexander Maersk: è un cargo danese che ha a bordo 108 migranti. Ne ha sbarcati da noi 5 (4 bambini e una donna), sta al largo di Pozzallo sperando di depositare gli altri. Ma i porti italiani sono chiusi, e invano (finora) la ministra danese dell’Immigrazione, Inger Stjoberg, ha scritto a Salvini perché l’Italia li accolga.
Quindi?
«Domenica c’è stato un vertice informale, con spagnoli, francesi e tedeschi e, per noi, il premier Conte. L’Italia ha presentato un progetto in dieci punti il cui succo è: i migranti che sbarcano in Italia, non sbarcano in Italia, ma in Europa. Passasse questo principio... Ma finora sono tutti fermi sulle loro posizioni e Macron continua ad attaccare Salvini».
Che accadrà?
«Salvini è andato in Libia per convincere il premier Al-Serraj ad aprire dei campi laggiù. I libici lodano la chiusura dei porti italiani, ma non vogliono campi da loro. Intanto, mentre i francesi continuano a criticarci, s’è saputo che Parigi versa al Fondo europeo per l’immigazione 3 milioni. Roma 102».