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 2018  marzo 05 Lunedì calendario

Oggi 156 - Skripal

Come si spiega che il sessantacinquenne Vladimir Putin, tacciato di avvelenatore fino a sabato, domenica abbia poi vinto le elezioni presidenziali con il consenso più ampio della sua storia politica, più del 75%?

«Avvelenatore», perché?

È la storia dell’ex spia Skripal, 66 anni, e di sua figlia Yulia, 33. Lo scorso 4 marzo si accasciano all’improvviso  su una panchina nella città di Salisbury in Gran Bretagna, e li salvano per miracolo. Alle analisi si scopre che sono stati avvelenati con gas nervino, del tipo Novichok che si fabbrica solo in Russia. Si suppone che questo gas fosse contenuto in una boccetta di profumo che la figlia, proveniente da Mosca, ha regalato al padre, questo permette alla Theresa May di lanciare a Putin un’accusa gravissima: ti sei messo a fare l’avvelenatore sul suolo inglese, hai leso la nostra sovranità nazionale!

Putin?

Putin nega tutto. E in effetti: la storia del profumo, a un certo punto, viene smentita dagli stessi inglesi. Il nervino sarebbe stato diffuso all’interno della Bmw degli Skipal attraverso la bocca del riscaldamento. Inoltre, come mai la May adesso si scalda tanto mentre quando i russi ammazzarono col polonio, sempre in Inghilterra, Aleksandr Litvinenko, e, prima ancora, al tempo della morte altrettanto misteriosa a Sonninghill di Berezovskij fecero quasi finta di niente? Stavolta non s’è trattato solo di proteste verbali, la May ha espulso 23 diplomatici russi e irrorato varie sanzioni, ha trascinato con sé nella condanna Francia, Germania e Stati Uniti e, insomma, ha creato un caso internazionale alla vigilia delle elezioni presidenziali.

Putin ha vinto lo stesso.

Lo scandalo ha addirittura aiutato Vladimir Vladimirovic, il quale ha potuto spiegare al popolo russo che il paese è sempre sotto assedio, che il resto del mondo è cattivo e non vuole che torni ad essere una potenza mondiale, che però la Russia è sempre la grande patria in possesso delle armi più invincibili. Ha espulso a sua volta 23 diplomatici inglesi e sfrattato il British Council. Così, mostrando i muscoli, ha vinto un’altra volta e resterà presidente almeno fino al 2024.