29 gennaio 2018
Oggi 151 - Clandestini
Berlusconi ha detto: «Oggi in Italia si contano almeno 630mila migranti, di cui solo il 5 per cento, e cioè 30mila, ha diritto di restare in quanto rifugiati e cioè fuggiti da guerra e morte».
È vero?
No. I numeri veri sono questi: cinque milioni di migranti regolari e mezzo milione di irregolari, cioè senza permesso di soggiorno. In realtà 630 mila è la quota dei migranti sbarcati in Italia negli ultimi 4 anni, ovvero dal 2014 a oggi. Probabilmente Berlusconi si è confuso con questo, o ha volutamente deciso di citare a sproposito questa cifra. Inoltre, in termini assoluti, l’Italia è solo il quarto paese in Europa per numero di cittadini immigrati (regolari e non), con gli stessi numeri della Spagna. Prima di noi ci sono Germania (10,9 milioni), Regno Unito (8,6), Francia (6,9). (dati Eurostat riferiti al 2016).
Gli immigrati irregolari sono in aumento?
No, sono in calo. Nel 2008 erano 650mila. Sono in calo anche gli sbarchi. I dati del Viminale: dai 181.436 sbarchi del 2016 si è passati ai 119.310 del 2017 (-34,2%). Da sottolineare che il calo dei flussi è stato molto più marcato nel secondo semestre del 2017 (-51% a luglio; -81,6% ad agosto; -63% a settembre; -78% a ottobre; -58,5% a novembre; -73% a dicembre).
È vero che quando Berlusconi era al governo vi furono solo 4.400 sbarchi?
Nel 2011, ultimo anno in cui Berlusconi era il capo del governo, furono 64 mila.
Berlusconi dice che solo il 5 per cento di queste 630 mila persone sbarcate in Italia ha diritto a restare in Italia «in quanto rifugiati e cioè fuggiti da guerra e morte».
Hanno diritto di restare in Italia i rifugiati veri e propri, coloro a cui viene concessa la protezione sussidiaria e coloro a cui viene concessa la protezione umanitaria. Sommate insieme, queste tre categorie formano circa il 40 per cento di coloro che fanno richiesta di asilo, e non il 5 per cento come dice Berlusconi.
È possibile rimpatriare tutti questi migranti, come vuole Berlusconi?
Vladimiro Polchi, di Repubblica, ha calcolato che rimpatriare 600 mila persone costerebbe 2,4 miliardi. Anche i tempi non sarebbero proprio brevi. Impiegando un aereo al giorno - e contando domeniche, ferie, festività e quant’altro - per rimpatriare tutti i 600 mila ci vorrebbero circa 15 anni. La controprova, per quanto riguarda queste cifre, sta nei rimpatri effettivi che le nostre forze di polizia riescono a fare ogni: mai più di ventimila.