22 febbraio 2016
Oggi 49 - Totti
Cifre Il caso Totti si riassume in tre cifre: i 39 anni d’età; i 9 milioni di stipendio l’anno; i minuti giocati, appena 213 contro i 1654 dell’anno scorso. Sono numeri da incrociare col mito, cioè con le meraviglie di 24 anni di carriera sensazionale. Totti non può girare liberamente nel centro di Roma perché attirerebbe in pochi istanti una folla di ammiratori tale da creare seri problemi di ordine pubblico. Quando minacciarono di rapirgli i figli, gli fecero da scorta quattro vigili urbani (pagati da lui). L’uomo è una leggenda. Ancora domenica sera, nel pieno della crisi con l’allenatore Spalletti, gruppi di tifosi sugli spalti hanno intonato il coro: «C’è un solo capitano».
Vecchio Come si fa a dire a uno così che è diventato vecchio, che non corre più come prima, che deve smettere? C’è il problema del pubblico, che già diserta lo stadio (per tutt’altre ragioni) in polemica col padrone americano Pallotta. E c’è il problema di conservare il patrimonio di sentimenti che Totti rappresenta: dunque andrebbe bene un ruolo da bandiera, una vicepresidenza onoraria, farne un testimonial per i ragazzi e per gli sponsor, oppure metterlo vicino all’allenatore. Per questo c’è già un contratto di sei anni, sottoscritto al tempo dei Sensi, da 600 mila euro l’anno. Ma Totti non vuole ancora far scattare questo secondo contratto. Vuole che gli rinnovino quello da calciatore, e non è neanche questione dei 9 milioni, a questo punto improponibili.
Ilary Proprio su Oggi la moglie Ilary dichiarò, mezzo scherzosamente, che ci avrebbe pensato lei a far ritirare il marito. Ma è dura. I calciatori vivono per 20-25 anni in una specie di bolla, protetti dalle spigolosità della vita vera, non sanno compilare un assegno, non sanno prenotarsi un posto in treno. Il mondo poi ti dimentica presto, che fine hanno fatto Alberto Tomba o Novella Calligaris? Qualcuno non regge l’urto con la realtà. Il povero Di Bartolomei, altro mito romanista, uscito di scena, preferì farla finita con una calibro 38.