la Repubblica, 14 luglio 2024
Biografia di Taylor Swift
Miss Americana (dal titolo del documentario a lei dedicato presentato al Sundance 2020) alla conquista d’Europa. La reginetta del pop Taylor Swift, superstar vincitrice di 12 Grammy che nel 2023 Time ha nominato persona dell’anno ha conquistato anche il vecchio continente con quel suo Eras Tour che ha battuto ogni record. Signora degli incassi, con il tour americano 2023 ha addirittura dato una “spintarella” da 4,6 miliardi di dollari al Pil Usa. E il film-concerto dallo stesso titolo ha sbancato i botteghini globali. Gli effetti economici del suo passaggio sono palpabili: negli Stati Uniti, le città interessate dalle sue date hanno registrato il sold out in hotel e ristoranti. Anche se poi non sono mancati gli effetti negativi, quelli che gli economisti già chiamano Swiftlation : l’arrivo dello show ha coinciso con un generale aumento dei prezzi.
Effetto Swift
Con 200 milioni di copie vendute nel mondo è campionessa assoluta d’incassi. Unica artista – pari solo ai Beatles – ad aver piazzato 11 brani contemporaneamente nella Billboard Top 200, la hit parade Usa. Capace di scatenare a tal punto i fan – a Seattle un anno fa – da provocare una scossa di terremoto di magnitudo 2.3. «Come popstar, siede con Elvis Presley, Michael Jackson e Madonna; come cantautrice è paragonata a Bob Dylan, Paul McCartney e Joni Mitchell. Come donna d’affari, ha costruito un impero da oltre un miliardo di dollari», ha scritto Sam Lansky nell’articolo d’accompagno della copertina diTime con tripla foto, unica artista a ottenere l’onore in quasi un secolo di cover.
Alla base di tanto successo, sostiene il New York Times, c’è l’incredibile rapporto di fiducia che ha costruito coi suoi fan – gli “Swifties” – con la sapienza di una nativa digitale capace di seminare indizi e messaggi in tutti i progetti musicali. Pioniera del #MeToo, ha trascinato in tribunale il dj David Mueller tanto da finire, nel 2017, sulla copertina diTime fra le “silence breakers” al fianco delle accusatrici di Harvey Weinstein. Cuore d’oro, in ogni città dove si esibisce fa donazioni al Banco alimentare. Generosità subito emulata: le offerte al Banco sono schizzate.
La reginetta del country
Classe 1989, è nata a Reading, Pennsylvania. Della musica country s’innamora a 6 anni. A 12 riceve la prima chitarra e scrive il primo brano. Fa il suo esordio agli Us Open di Tennis, viene notata da un esperto di starlette in erba, Dan Dymtrow, ex manager di Britnety Spears. I genitori decidono di trasferirsi a Hendersonville, Tennessee, sobborghi di quella Nashville dove sperano di dare una spinta alla sua carriera. Nella capitale del country si esibisce al Bluebird Cafe, cattura l’attenzione di Scott Borchetta, ex pilota di auto da corsa riconvertitosi in discografico che della 14enne Tylor fa – è il 2006 – la prima artista dell’etichetta da lui appena fondata, la Big Machine Records. L’album d’esodio che porta il suo nome viene registrato tutti i giorni all’uscita della scuola: trascura gli studi ma si diplomerà privatamente qualche anno dopo. È il primo successo: arriva al 19esimo posto della Billboard americana con critiche positive. La Nashville Songwriters Association International la premia come “compositrice e artista dell’anno”: ha 16 anni, i boccoli biondissimi. A novembre 2008 il secondo album: Fearless,mezzo milione di copie vendute in 7 giorni, fa di lei la prima artista donna nella storia del country a mantenere il primo posto in classifica per 11 settimane grazie al singolo Love Story e la trasforma in una star globale. A 18 anni è famosissima: vince il Video Music Award di Mtv. Altri album, altri successi: il 2010 è l’anno diSpeak Now e la rivistaRolling Stone la battezza “Queen of pop”. Entra nella rivista dei Paperoni globali di Forbes, al quarto posto con 45 milioni di dollari guadagnati. Seguono ancora album: Red poi 1989, e la colonna sonora di
Hunger Games.
Le molestie
Durante un concerto a Denver nel 2013, il dj David Mueller le palpa il sedere. Una foto immortala il momento. Lei lo denuncia. Va a processo eviene interrogata («Lo ha provocato?»). Vince, ma amaramente. L’esperienza la cambia. Nel 2017 finisce sulla copertina diTime, ma non da sola: al suo fianco l’attrice Ashley Judd che per prima denunciò Harvey Weinstein. Quello stesso anno esce Reputation : l’ultimo album che registra per Big Machine. Arriva in vetta alle classifiche di 14 Paesi e l’omonimo tour incassa 370 milioni di dollari, uno dei maggiori incassi al femminile di tutti i tempi.
La faida per i suoi diritti
Il rapporto col discografico Borchetta si rompe. Lei spiega su Tumblr nel 2018: «Per anni gli ho chiesto di essere la proprietaria dei miei contenuti. Mi è stata offerta solo la possibilità di firmare per un nuovo disco con la Big Machine». Se ne va, passa a Universal. «Sapevo che una volta firmato, Borchetta avrebbe venduto l’etichetta». Senza avvertirla, Borchetta vende. E a un nemico di Taylor, Scooter Braun, che in passato l’aveva più volte screditata. «La mia eredità musicale giace nelle mani di qualcuno che per anni ha provato a distruggerla». A lui vanno i diritti di tutta la musicada lei scritta. Chiude con un monito: «Grazie a Dio, lascio solo il mio passato nelle mani di Scott, non il mio futuro. Spero che i giovani artisti leggano e imparino a proteggere i loro diritti in sede di trattativa. Meritate di essere proprietari dell’arte che create». Ultima stilettata: «Ora controlleranno per sempre una donna che non voleva essere associata a loro». Il messaggio diventa virale, l’hashtag #WeStandWithTaylor viene rilanciato da Lady Gaga e Rihanna, Selena Gomez, Miley Cyrus. Si apre una faida che ispira altre canzoni: parla di “my stolen lullabies”, le mie ninnananne rubate, inMy Tears Ricochet ( nell’album Folklore,luglio 2020). Mentre “He’s got my past, frozen behind glass, but I’ve got me”, “lui ha il mio passato, congelato dietro a un vetro, ma io ho me stessa” è un verso diIt’s Time to Go ( nell’album Evermore, dicembre 2020). Ha perso le registrazioni originali ma re-incide, uno dopo l’altro, i suoi primi sei album Taylor Swift, Fearless, Speak Now, Red, 1989, Reputation arricchendoli con collaborazioni importanti e brani inediti.
L’impegno politico
Le brutte esperienze la spingono al primo passo politico. Si sente in colpa per non essersi pronunciata contro Trump. Ma intanto siamo alle elezioni di MidTerm del 2018, poco dopo la battaglia per la conferma del controverso giudice Brett Kavanaugh – accusato di molestie – alla Corte Suprema. La carriera di Taylor va a gonfie vele e lei di tacere non ne vuol più sapere. Dopo aver discusso col suo staff e con suo padre (che la avvertono: “Il tuo pubblico si dimezzerà”), appoggia via social i candidati dem nelle elezioni del suo Stato: Phil Bredesen per il Senato e Jim Cooper per la Camera. Si rivolge ai suoi 112 milioni di follower via Instagram spiegando che, se in passato era stata riluttante all’idea di condividere le sue opinioni politiche, ora ha cambiato idea. “Ho sempre dato e sempre darò il mio voto al candidato che protegge e si batte per i diritti umani. Credo nella battaglia per i diritti Lgbtq e credo che ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sul genere sia sbagliata. Credo che il razzismo che vediamo in questo Paesenei confronti della gente di colore sia terrificante”. Le fa orrore la repubblicana Marsha Blackburn, che vuole eliminare la legge che protegge le donne da violenze domestiche e stalking. Il suo impegno non basta: Blackburn viene eletta. Ma lei ha rotto un tabù.
A settembre 2023 le basta una storia su Ig a spingere 35mila giovani a registrarsi in un solo giorno a quel voto che in America non è un diritto automatico: il post genera un +1226% di traffico sulla piattaforma Vote.org. A potenziare l’“effetto Swift” sulla politica, la frequentazione con Travis Kelce. Il capitano degli Chiefs è uno degli atleti che in passato si inginocchiarono durante l’inno in sostegno ai compagni di squadra afroamericani che denunciavano la brutalità della polizia.
Le teorie del complotto
A settembre 2023 annuncia a sorpresa l’uscita del film diretto da Sam Wrench proprio sull’Eras
Tour dopo aver negoziato con la catena di cinema Amc, bypassando gli intermediari degli studios. Nelle sale mondiali arriva il 13 ottobre, subito boom al botteghino. All’inizio della sua relazione con Kelce, poi, le è bastato andare una prima domenica allo stadio a tifare per i Chiefs di Kansas City nelle cui file il fidanzato gioca con la fascia di capitano, per far volare la Nfl, la lega del football che sull’account ufficiale TikTok ha dedicato ben 10 storie all’evento, cambiando pure la bio con la scritta “9/24/23. Taylor was here”, è stata con noi.
La sua influenza ha scatenato la paranoia dei conservatori che hanno gridato al complotto sostenendo che la sua partecipazione al Super Bowl di febbraio era concordata col presidente Biden. Ha attratto l’attenzione su di sé tifando per Kelce, che ha vinto: evidentemente, hanno detto gli avversari politici, anche la partita era truccata e ora le basterà dichiarare solo il suo sostegno a Biden per mandare alle urne i giovani stregati da lei. Una versione assurda, rilanciata però da influencer pro Trump, talk di destra, populisti d’ogni sorta. L’odio politico nei suoi confronti ha fatto sì che proprio sui siti più complottisti siano circolati diversi deepfake, foto a luci rosse generate con l’intelligenza artificiale. I fan si sono mobilitati per proteggerla lanciando l’hashtag #Protect-TaylorSwift, che ha “affogato” le immagini incriminate rendendole introvabili.
L’ultimo album
Lo scorso 19 aprile è uscito l’album The Tortured Poets Department, come i precedenti pieno di messaggi nascosti nelle tante breakup song, le canzoni sulle rotture (la sua specialità) e tanti riferimenti letterari a Emily Dickinson di cui, si è scoperto, è discendente. Undicesimo album in studio, con sorpresa: poche ore dopo l’uscita ha aggiunto un secondo album, The Anthology, con 14 brani extra: «Ho scritto così tanta poesia tormentata negli ultimi due anni e volevo condividerla con voi». La rabbia di quanto subìto emerge nel brano Who’s afraid of little old me?: “L’ho scritta da sola, in uno di quei momenti in cui mi sentivo amareggiata per tutte le cose che facciamo ai nostri artisti come società e cultura”.
Intanto con un patrimonio di 1,1 miliardi, è entrata anche nella classifica dei miliardari redatta annualmente da Forbes. Merito dell’estate indimenticabile in cui ha intascato 190 milioni di dollari al netto delle tasse dalla prima tappa del tour, e altri 35 milioni dalle prime due settimane di proiezioni del film sull’Eras Tour. Altri 500 milioni derivano dalle royalties musicali, 500 dal valore crescente del suo catalogo musicale. Ha poi 125 milioni di dollari in beni immobili, tra cui sei case e un aereo privato da 10 milioni di dollari. La sua rinnovata potenza le ha permesso d’ingaggiare un’altra battaglia. A febbraio Universal Music ha deciso di negare la licenza dei video dei suoi artisti a TikTok, il social cinese. Lei però ha preteso che le canzoni di The Tortured Poets Department fossero disponibili sulla app, e ha potuto farlo perché ora possiede l’intero copyright del suo lavoro post 2018 mentre Universal è solo il suo distributore. Così, è riuscita a spingere Universal a stringere un nuovo accordo con TikTok: che sostituisce e implementa il precedente dando maggiori opportunità economiche agli artisti.