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 2024  luglio 07 Domenica calendario

Intervista a Filippo Bisciglia

È il Re della tv estiva.
Mi rende strafelice, però più che io è il programma: il pubblico aspetta Temptation Island come un tempo si attendeva il Festivalbar.
Insistiamo: è il Re.
No, no: è il programma.
Pure lei.
Al 20% c’è Filippo.
Le sue espressioni nel programma sono da meme.
Me le chiedono per strada.
Cioè?
Mi fermano e mi strappano messaggi per le mamme. Mi piazzo lì e dico: “Signora Elisabetta, c’è un video per lei”.
Cult.
Un po’.
(Filippo Bisciglia ha 47 anni. Quasi vent’anni fa è entrato nella casa del “Grande Fratello” è ha trovato il suo riflettore. Anzi, lo ha conquistato con ironia, leggerezza e oggettiva bellezza mista a romana “piacioneria”. Da lì qualche fiction, altri programmi, fino alla gloria con “Temptation Island”, un caso da alcuni anni: milioni di telespettatori, social monopolizzati e alla concorrenza quel che resta. Riassunto di “Temptation Island”: sette coppie di ragazzi si ritrovano su un’isola. Una volta arrivati i destini, gli umori e i bollori si dividono. Gli uomini entrano in una villa abitata da fanciulle bellissime, tutte in bikini “temperati” – pioggia, caldo o freddo, il bikini non tramonta; le donne in una villa con maschioni muscolosi, lisci, tatuati e incredibilmente disposti ad ascoltare le paturnie femminili e ad accarezzarne il dolore. Chi resiste alle “tentazioni”? Chi subisce le corna? A stimolare la discussione, a mostrare cosa accade nei rispettivi buen retiri ci pensa Bisciglia attraverso contributi filmati in cui pudore, riservatezza, imbarazzo o cautela non rientrano nel pantheon delle priorità personali).
Come riesce a mantanersi imperturbabile?
Non posso spostare l’attenzione, devo restare neutro, perché i ragazzi sono lì per capire i loro sentimenti.
Si imbarazza mai?
(Ci pensa) No, mi commuovo; sono del Cancro, quindi sensibile. Conosce i segni zodiacali?
Qualcosina.
Il Cancro è un bambacione, affettuoso, coccolone, mammone. Mi affeziono davvero tanto ai ragazzi.
E…
Sono stato male con e per loro. Quest’anno piango, non dico quando, ma non riuscivo a parlare.
Dolore.
No, è stata una sensazione bellissima.
Alcuni momenti sono un po’ ridicoli…
Accade nella vita di tutti i giorni: fa parte delle quotidianità della coppia.
Allora non si imbarazza.
Eccome, tantissime volte.
Quando?
Tutte le volte che si è imbarazzato lei (“lei” inteso chi scrive).
Allora sì.
Se conosce questi ragazzi, capisce.
Cosa?
Alcuni arrivano da un paesino di mille abitanti e si ritrovano in prima serata, in un villaggio abitato da 13 ragazzi o ragazze single. Tutti fantastici. E magari fino a quel giorno hanno avuto un solo rapporto, da quando sono adolescenti.
Non capiscono più nulla.
Zero! E la gente da casa giudica. Io capisco.
Lei cosa avrebbe combinato?
Disastri.
Nella vita ha causato disastri?
Sempre stato fidanzato, bambacione. I miei amici combinavano, io le baciavo sotto le stelle. Questo era Filippo.
Non ci crediamo.
È così.
Anni fa, al Grande Fratello, si è definito “verme”.
È del 2006. E ho confessato; (cambia tono) se fossi un concorrente di Temptation e cadessi in tentazione, alzerei le mani davanti alla mia fidanzata: “Ho sbagliato, hai ragione”.
Oggi è un esperto di sentimenti: le chiedono consigli fuori dal programma?
Non consigli, proprio aiuto: apro Instagram e mi informano delle crisi, mi raccontano nei dettagli la questione.
E lei?
Sempre stato un ottimo ascoltatore, già da giovane con gli amici.
I concorrenti di Temptation cercano risposte sull’amore o usano l’amore per il riflettore?
Desiderano più un futuro sui social.
Mentre lei quando è entrato al GF?
L’obiettivo era diventare cantante o conduttore.
Così, deciso.
È grazie a nonna se mi sono appassionato ai programmi televisivi: tornavo da scuola e con lei guardavo Pronto Raffaella oppure Ok il prezzo è giusto (si commuove); mi scusi ma è morta da pochi giorni.
A scuola studiava?
Ero paraculo.
Copiava.
No, sono troppo orgoglioso e rosicone.
Il suo primo riflettore?
Forse la festa di fine d’anno alle medie: l’applauso finale mi ha gasato. Adrenalina.
La sua dote migliore.
So ascoltare. E sono buono.
Sa perdonare.
Se la persona da perdonare non è un rapporto stretto.
Ha tentato più volte di entrare al GF…
Nella prima occasione ho sbagliato il provino, la seconda è andata bene però non mi hanno chiamato. Alla terza…
Cosa ha sbagliato al primo tentativo?
Non ero Filippo, ma uno impostato.
Mentre Filippo…
È uno bello carico; (ci pensa, o ripensa) un romanaccio ma carino, non borgataro.
Quando è uscito dalla casa del GF cosa si aspettava di trovare?
L’affetto del pubblico e un po’ di soldi.
E… ?
Li ho trovati.
Qualcosa di questa vita l’affatica?
Quando esco con gli amici, questi mi chiedono: “Come fai a salutare tutti, le foto, le strette di mano. Non ti rompi?”.
Si rompe?
Ogni tanto è faticoso, perché soprattutto al sud non riesco a camminare, però sono un uomo del popolo ed è una situazione bellissima.
Uomo del popolo?
La frase che amo sentire quando cammino per Roma è “a Fili’, faje vede’ chi semo”; vuol dire che le persone si immedesimano in me.
Fedez ripete: “Ho paura di sparire all’improvviso, per questo mi preparo”.
Nel senso di morire?
Professionalmente.
Ci ho pensato parecchio, ora no perché le cose vanno bene; (pausa) e non ho un piano B.
Neanche uno.
Mi sono sempre trovato bene nello sport, sono un maestro di padel; alle brutte mi butto lì.
Ha soldi da parte?
Se lo avessi fatto dal 2007, oggi sarei ricco. Però mi sono tolto degli sfizi.
Sicuro una Porsche.
Comprata a rate quando ero più giovane.
E poi?
Ho capito che queste situazioni non mi soddisfano: mi vergognerei a scendere da un’auto importante. Pensi come si cambia e si cresce.
Invece prima?
Orgoglioso, andavo in pizzeria e parcheggiavo in seconda fila: una cosa orrenda; (pausa) mamma non voleva che andassi a prenderla in ufficio.
Lei è un artista?
In che senso?
Se si reputa artista.
Un po’ di cosine le so fare.
Cosa?
So cantare, imitare, intrattenere le persone.
Ha inciso un disco prodotto da Ramazzotti.
Vabbè, è stato così: mi hanno aiutato; (sorride) Eros l’ho conosciuto grazie a un amico in comune e non ricordo se è uscito con la sua casa discografica.
Secondo Verdone l’artista ha il colon infiammato. Lei sembra comunque sereno.
Sto a posto: ho fatto la gastroscopia; (pausa, ride) era un battuta, però mi hanno sedato.
Bene.
Sia chiaro: sono ipocondriaco, le ho tutte e ogni dolore per la mia testa significa morte.
Si è mai montato la testa?
Zero. Chi mi conosce lo sa, sono sempre rimasto uguale.
Maria De Filippi.
Le voglio tanto bene, e nel suo lavoro va ammirata e studiata: la guardo e cerco di capire.
È temuta?
No, parla con tutti. Poi è sempre un datore di lavoro.
Ha recitato in Un posto la sole.
Due puntate; anche in Distretto di polizia, sempre due puntate poi mi hanno arrestato e condannato all’ergastolo.
Peccato.
Non posso neanche uscire dal carcere. E tornare. È finita lì.
Si è rivisto?
Mi metterei a piangere.
Perché?
Oggi sarei molto meglio.
Ha mai la sindrome dell’impostore.
Qual è?
Il timore che qualcuno possa scoprire che il suo valore è inferiore a quel che appare.
Vorrei qualcuno in grado di scoprire le mie altre doti.
Quali?
Tante.
Tipo?
Farsi voler bene dalle persone: è un dono; e poi potrei condurre un quiz; chi ha scoperto tutte le mie cose è Maria e dopo sono andato spesso ospite da Maurizio (Costanzo, ndr).
Che consigli le ha dato Costanzo?
Una frase bellissima: “Filippo merita più spazio in tv: è un ragazzo talentuoso, educato e pacato nei modi”. Per me è oro.
In questi anni chi è stato orgoglioso di conoscere?
Roger Federer: l’ho avvicinato agli Internazionali, Pamela (la fidanzata, ndr) mi ha fotografato di nascosto; inoltre ho un tatuaggio con sopra due racchette da tennis e in mezzo uno spazietto per incidere una “R” e una “F”.
Gliel’ha spiegato?
Sì, ma ha smontato l’idea: “Lascia perdere, porta sfiga”. Ci sono rimasto male.
Dicono che il successo è più complicato da mantenere che da conquistare.
Devi stare attento agli errori, alle trappole.
Che trappole?
Tipo non scendere a compromessi o partecipare a una trasmissione sbagliata. Meglio stare a casa.
Il gossip per lei.
Non esiste, mi dà fastidio. Compresi i social. Solo una volta sono andato ospite da Silvia Toffanin (a Verissimo).
Lì ha iniziato a piangere dopo 30 secondi.
È inevitabile se mi parla di nonna o mamma; poi montano i filmati, con la musica giusta, come fai a resistere?
I concorrenti ci hanno provato con lei?
No, però è successo che quando entro nella villa delle ragazze alcune dicono: “Ce potevi sta’ te come tentatore single…”.
Lei è bello.
No, simpatico.
Cederà al botox?
Ringraziando Dio non ho ancora capelli bianchi; solo qualcosina sul mento.
Il suo scopo nella vita?
Stare in salute.
Tra odio e indifferenza?
Indifferenza anche se è complicato.
Tra soldi e potere?
Soldi. Del potere non me ne frega niente.
Niente?
Il potere è solo per coloro che sono disposti ad abbassarsi per raccoglierlo.
Il suo vizio.
Le sigarette; il fumo lo odio, ha portato dolore in famiglia.
I Gratta e Vinci li compra?
No, ma quando vedo qualcuno vincere d’istinto dico “mannaggia, che culo questo”. Poi aggiungo: “A Fili’, non li compri, che voi?”.
Cosa evita?
Non salto la fila, neanche al funerale di Maurizio, neanche se mi riconoscono alla posta, altrimenti ho paura delle figura di merda.
Una casa l’ha comprata?
No, solo in affitto.
Precario.
Amo cambiare e soprattutto non ho figli; ne dovesse arrivare uno, l’acquisto… (silenzio).
Che succede?
Quello dei figli è un argomento che fa male, ci penso sempre.
Lei chi è?
Filippo Bisciglia, una persona normale. Un sempliciotto.