Corriere della Sera, 7 luglio 2024
Noora Fagerström, la parlamentare finlandese che ha posato nuda
La posa del servizio, e il sorriso a trentadue denti, sono gli stessi che punteggiano il suo account Instagram. La parlamentare finlandese Noora Fagerström è attiva sui social, e sempre con la stessa espressione: profilo sempre destro a favor di camera, sorrisone, braccia un po’ allargate, gambe flesse come in un salto di gioia. Che visiti un carcere o sia all’addio al nubilato di un’amica; alla riunione di partito o alla laurea della nipote, all’annuncio della legge sul clima o con un gelato in mano. Question time in Parlamento, gita al fiordo, corsetta, campagna per le europee: la vita di Fagerström, parlamentare di centrodestra e imprenditrice, 39 anni, è tutta su Instagram, dove si sforza molto di sembrare la parlamentare della porta accanto.
E così, proprio come una ragazza della porta accanto senza obblighi istituzionali, ha posato nuda.
Il servizio è comparso sul primo quotidiano del Paese, l’Helsingin Sanomat: la rubrica si intitola «Anima e corpo» e interpella i finlandesi famosi, uno alla settimana, sulla loro fisicità. Sulle stesse pagine sono apparse altre politiche di tutto l’arco costituzionale: Annika Saarikko, che essendo in sovrappeso ha detto di ricevere «decine di mail di haters», l’ex ministra dell’Istruzione Li Andersson. Tutte vestite, però.
Con la stessa naturalezza che anima i suoi social, Noora Fagerström ha scelto di farsi rappresentare nella solita posa plastica, prima con indosso un tubino nero, poi senza.
«Mi piace il mio corpo», racconta: lo scopo del servizio non è, come sarebbe stato trent’anni fa, ammiccare o provocare, ma esaltare l’accettazione di sé. «Ma ho anche dei problemi. La scoliosi e un’ernia nella schiena, per esempio. Mi piacciono le mie gambe forti, ma ho piedi brutti dalle ossa fragili che mi portano a scartare quasi tutte le scarpe che ho e non mettere mai i tacchi». Parla, come chiunque in quest’epoca, della «pressione di ricevere critiche estetiche sui social».
Il caso
Il servizio sul primo quotidiano del Paese, la rubrica si intitola «Anima e corpo»
Messaggio positivo, ricezione mista. Molti i commenti in rete: «Se non vuole che il suo corpo sia criticato non si denudi, oltretutto fa politica», scrive un commentatore dei sessantaquattro che intervengono sotto l’articolo. Un altro: «Il prossimo per par condicio sia il primo ministro, con la sua pancetta». «Nulla di strano, ha sempre la faccia di una che non sa cosa ci fa in Parlamento». «Preferirei vedere un po’ di tette», eccetera. Commenti non proprio istituzionali, nemmeno per una classe politica – quella finlandese – molto più informale della nostra.
Ma la foto nuda non è la più grande controversia sollevata da Fagerström, 39 anni, eletta nella circoscrizione di Uusimaa con la promessa di «far rispettare gli interessi degli imprenditori». Lo è lei stessa: insieme al marito ha fondato la catena Juice Jungle, sessanta negozi in tutto il Paese che vendono frullati e smoothies. Una passione che condivide con la ministra delle Finanze sovranista Riikka Purra, la quale sul suo account Instagram pubblica perlopiù foto dei suoi frullati pieni di vitamine e dei suoi piatti vegani.
Il successo di Juice Jungle ha dato a Fagerström un posto tra i consulenti di Diili, l’edizione finlandese del reality The Apprentice, quello che in Italia conduceva Flavio Briatore anni fa. E l’ha resa così ricca che l’anno scorso ha concesso un’intervista al perfido tabloid Iltalehti, sui temi del welfare che va tagliato e del merito che va premiato. Due cavalli di battaglia della coalizione di centrodestra. Al cronista deliziato, Fagerström aveva detto che i tagli avrebbero dovuto colpire i più poveri, che si erano «impegnati di meno», e non per forza i più ricchi, «che non hanno niente di cui vergognarsi». Fu coperta di insulti in rete e per posta, e il marito si spinse a minacciare, per difenderla, il vicesindaco di Helsinki che l’aveva criticata e vari utenti social a cui dava dei «porci comunisti». Ora la foto nuda.
La politica finlandese ha perso la sua prima diva, Sanna Marin, bocciata alle elezioni a marzo 2023, e in molte si candidano come riescono a cercare di prenderne il posto al sole.