La Stampa, 5 luglio 2024
Il cerchio magico di Marine
Ci ha messo 12 anni Marine Le Pen per finalizzare il progetto di dédiabolisation volto a ripulire l’immagine del suo partito. Il suo braccio destro, il 28enne Jordan Bardella, è infatti solo la punta di un iceberg basato su una ristretta cerchia di fedelissimi che hanno contribuito a trasformare il vecchio Front National, fondato dal patriarca Jean-Marie insieme ad ex membri delle SS naziste, nel Rassemblement National. Tra questi c’è Philippe Olivier, marito di Marie-Caroline, la più grande delle tre sorelle Le Pen oggi candidata, con la quale ha avuto una coppia di gemelli, Pierre e Nolwenn (quest’ultima ha avuto una storia proprio con Bardella). La coppia si è allontanata dal vecchio Front National nel 1998 con l’accusa di tradimento per aver sostenuto Bruno Maigret, all’epoca oppositore di Jean-Marie Le Pen. Olivier si è poi riavvicinato alla cognata, per la quale ha scritto discorsi e ha preparato la tattica nelle ultime campagne. Perché per la futura candidata all’Eliseo la politica è anche un affare di famiglia visto che al suo fianco è rimasto il suo ex compagno, Louis Aliot. Sebastien Chenu, invece, è in prima fila dal 2014, omosessuale dichiarato e fondatore di Gaylib, associazione attiva nella difesa dei diritti Lgbt. Le Pen, però, si è servita anche di figure utili a conquistare quei vecchi bastioni della sinistra lasciati sguarniti. Come Steeve Briois, sindaco di Hénin-Beaumont, diventato un feudo dell’estrema destra. Nomi ai quali se ne sono aggiunti altri più giovani come l’istrionico 38enne Jean-Philippe Tanguy. —