il Fatto Quotidiano, 4 luglio 2024
Milano-Cortina ’26, per 20 mila volontari niente alloggio (e forse neppure rimborsi)
Di quanti volontari c’è bisogno per Milano-Cortina 2026? 20 mila, almeno, ma probabilmente di più. Come tutti i grandi eventi sportivi e musicali, infatti, le Olimpiadi lombardo-venete si preparano a reclutare decine di migliaia di volontari, utili ufficialmente per aumentare la partecipazione e consentire “un’opportunità esclusiva che permette di vivere in prima persona un grande evento che coinvolge e unisce persone da tutto il mondo”, in pratica anche per abbattere i costi dell’accoglienza e dei servizi di base.
Il programma sarà lanciato alla metà di settembre, ma nel sito già si possono leggere i primi dettagli, in linea con quanto previsto nel precedente di Torino 2006: minimo 18 anni di età, inglese fluente, richiesta di essere disponibili per almeno 9 giorni (su un totale di 25, tra Olimpiadi e Paralimpiadi), partecipazione ai percorsi di formazione dall’estate 2025. Vitto durante il turno, divisa, gadget. E nessun alloggio fornito nelle sedi di attività: questione non da poco, dato il caro-affitti e la carenza di posti letto che riguarda ormai anche le località montane, figuriamoci in periodo olimpico. Problema che era annoso nel 2006, ma ben più grave oggi: già chi deve lavorare per l’evento, forze dell’ordine comprese, fatica a trovare spazi.
La notizia del reclutamento è in effetti stata fatta trapelare da qualche gola profonda alla stampa veneta (Gazzettino), che ha fatto intuire come l’Associazione Nazionale Alpini, già contattata per fornire volontari – che non si occuperanno di accoglienza al pubblico, ma di logisitica – conta di poter fornire per loro dei “posti-branda”. Per i giovani che manderanno la candidatura, niente del genere, ma candidandosi si potrà “far parte di questa incredibile squadra, lasciarti ispirare da nuove amicizie, imparare cose nuove e metterti alla prova in un percorso di formazione e crescita individuale”, si legge nel sito. Dalla Fondazione Milano-Cortina bocche cucitissime sul bando, che sarà presentato alla metà di settembre, e su eventuali benefit per i volontari (nel sito non c’è accenno a rimborsi spese). E un malcelato fastidio per le notizie trapelate: ci saranno belle sorprese, assicurano, e il numero sarà sicuramente più alto dei 18 mila utilizzati per Torino 2006. Migliaia di volontari da distribuire tra Milano, le Dolomiti, la Valtellina e la Val di Fiemme. Chissà se dei 5,6 miliardi di budget olimpico qualcosa resterà anche per le loro brande.