la Repubblica, 3 luglio 2024
Ancora di Sir Keir Starmer
Da domani notte, sarà molto probabilmente il nuovo primo ministro britannico. Ma Sir Keir Starmer ci tiene alle tradizioni, incluso lo Shabbat che inizia il venerdì sera, quando cena e prega con la moglie Vic e la famiglia di lei, di religione ebraica: «È un momento per stare insieme, anche con i figli», spiega il 61enne leader Labour, ufficialmente ateo: «Cercherò di preservare questo tempo anche da premier, nonostante non sia sempre possibile».
Apriti cielo. I conservatori attaccano Starmer: «Pensa di voler guidare il Paese timbrando il cartellino?». La sottosegretaria Tory alla Salute, Maria Caulfield: «Lavorerà 4 giorni a settimana!». Falso. Starmer, che ha riconquistato la comunità ebraica dopo le accuse di antisemitismo durante la gestione del predecessore Corbyn, «ha espresso soltanto un desiderio. E, in nome della diversità del Regno Unito, dovrebbe essere qualcosa da celebrare, non da attaccare», ribatte la candidata laburistaSarah Sackman, anche lei ebrea.
“Final desperation”, titolava ieri ilGuardian. Mosse della disperazione in extremis dei conservatori. Visto che il 4 luglio, a meno di sconvolgimenti clamorosi, sarà il giorno dell’indipendenza per gli anti-Tory. Perché il Labour è destinato a tornare al potere dopo 14 anni di astinenza.E con una maggioranza mostruosa.
Secondo l’ultima proiezione di Electoral Calculus, Starmer e i suoi incasserebbero addirittura fino a 450 seggi su 650 ai Comuni grazie al sistema uninominale secco “First Past the Post”, per quella che potrebbeessere la maggioranza di governo più ampia della democrazia britannica. Con i conservatori del primo ministro Rishi Sunak decimati a 60 seggi dai 344 del trionfo di Boris Johnson nel 2019, e superati persino dai Lib-Dem (71). Anche per colpa diNigel Farage e del suo Reform Uk, intorno al 15%, seppur in calo dopo i recenti casi di razzismo di attivisti e deputati. Voti tuttavia decisivi per cannibalizzare i tories a destra.
Un ultimissimo sondaggio vede i conservatori tornati al 23% (+3), ma non basterà contro il 40 del Labour. Starmer invoca cautela e sprona gli elettori a votare, ma nel partito si respira un ottimismo epocale. Sunak invece assicura di «non aver mollato», e agita lo spauracchio della «supermaggioranza Labour che distruggerà il Paese». Intanto gli indipendentisti scozzesi denunciano il ritardo del voto postale in alcuni angoli del Regno. Più preoccupante la campagna sospesa da Wajad Burkey, candidato del Partito dei Lavoratori (sinistra), dopo che suo figlio è stato aggredito da ignoti con una mazza da baseball e ora è ricoverato in ospedale. In un Paese dove sono stati assassinati due deputati (Jo Cox e Sir David Amess) negli ultimi otto anni.