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 2024  luglio 02 Martedì calendario

Telepass, al via il raddoppio del canone I fondi premono per migliorare i risultati


Raddoppiare l’ebitda per permettere ai fondi monetizzare l’investimento in Telepass. È il mandato ricevuto dall’ad Luca Luciani al momento dell’investitura al vertice del colosso tricolore della mobilità. I maxi aumenti del 113% sul canone base – da 1,83 a 3,9 euro al mese – sono scattati ieri dopo essere stati annunciati ad aprile: un mese dopo la nomina di Luciani.
Una mossa che ha acceso un faro sul mercato con i competitor che ne hanno approfittato: «Chi aveva già uno strumento di telepedaggio – spiega un esperto del settore -, ha valutato le altre offerte; chi ne era sprovvisto, si è interessato ai vantaggi che comporta. E, come in tutti i settori dove c’è concorrenza si può prevedere nel medio periodo un miglioramento del servizio a prezzi sempre più competitivi». Come a dire che il rischio, per Telepass, di perdere quote è alto.
«Unipol – ragiona un advisor – è entrata nel mercato del telepedaggio per rispondere all’invasione di campo di Telepass sulle polizze. Con il risultato che nei primi mesi vendeva apparecchi a chi non ne aveva mai avuti prima, adesso, il 70% dei nuovi clienti arrivano da Telepass». C’è chi si spinge oltre e stima per l’ex monopolista una perdita di 4/500 mila utenti entro la fine dell’estate. In casa Unipol non ci sono ancora cifre ufficiali, ma si stima che i clienti siano vicini a 1,4 milioni, mentre MooneyGo è arrivato ad alcune decine di migliaia.
Prima dell’annuncio degli aumenti, Telepass contava 7 milioni di clienti consumer (a cui si aggiungono 3 milioni di apparecchi tra camion e aziendali): «Avendo raddoppiato il canone mensile – spiega Gabor David Friedenthal, partner di Kearney – fino a quando il gruppo non perde la metà dei clienti, l’ebitda aumenterà. Almeno nel breve periodo. Anche perché la società sta pensando di tagliare ulteriormente i costi. Di certo nessuno si aspettava che i recessi fossero così tanti e così veloci». Motivo per cui la società è corsa al riparo offrendo un anno di canone gratis a centinaia di migliaia di clienti.
I nodi di Telepass sono legati alla diversa visione tra gli azionisti. Da un lato Mundys, l’ex Atlantia, che mantiene un approccio infrastrutturale sulla controllata con una visione di sviluppo sul lungo periodo, dall’altro gli svizzeri di Partners group che nel 2020 hanno investito un miliardo di euro per il 49% della società. «Una valutazione di 15 volte l’ebitda, da fintech più che business infrastrutturale. Nonostante gli sforzi fatti – sottolinea il manager di Kearney – l’80% del business Telepass è telepedaggio». Come a dire che tutto il mondo relativo ai pagamenti si ferma al 20%. Troppo poco per giustificare una valutazione da fintech. Ma abbastanza per spiegare la decisione di aumentare il canone mentre il mercato si allarga e i competitor si fanno aggressivi.
Uno scenario che rischia di complicarsi. Soprattutto se tra i costi da tagliare rientrasse, come pare, il cashback. Inoltre, Poste Italiane sta valutando l’ingresso sul mercato per allargare la propria offerta dopo telefonia ed energia domestica. Sul fronte internazionale, invece, i francesi di Ulys, vogliono entrare in Italia. —