il Fatto Quotidiano, 29 giugno 2024
Incontri, tv e sondaggi: Pier Silvio agita Giorgia
La dicitura “Berlusconi presidente” è ancora lì, sul simbolo di Forza Italia, nonostante la scomparsa del fondatore. Ma non è solo questione di esoterismo: la famiglia continua a essere ben presente nella vita del partito e non solo perché ne garantisce la sopravvivenza economica. Di recente Marina Berlusconi si è fatta sentire con un’intervista in cui attaccava il governo sui diritti civili, però a preoccupare Giorgia Meloni non è solo la primogenita di Silvio, ma soprattutto Pier Silvio, numero 1 di Mediaset di cui più volte si è ipotizzato una discesa in campo in politica sulle orme del padre.
Per il momento Pier Silvio resta un uomo d’azienda e non ha deciso di impegnarsi in prima persona, ma a Palazzo Chigi hanno notato diversi movimenti negli ultimi mesi. Una serie di incontri che somigliano a quelli che tenne Marcello Dell’Utri prima della fondazione di Forza Italia, più di trent’anni fa. Pier Silvio Berlusconi scende sempre più spesso a Roma, a Villa Grande, e lì – come nella storica residenza di Arcore – vede imprenditori e manager. Uno dei legami più stretti è con Massimo Antonio Doris, erede di Ennio, il fondatore di Mediolanum. Non solo: l’ipotesi di una discesa in campo ronza nella testa di Pier Silvio al punto che l’erede dell’ex premier commissiona regolarmente sondaggi privati sulla sua popolarità e sull’effetto di un suo eventuale coinvolgimento diretto in Forza Italia.
Ad agitare Meloni ci sono diversi aspetti di questa storia. Primo: Forza Italia ha trovato un suo equilibrio “governista” con Antonio Tajani, dunque l’opzione migliore per la presidente del Consiglio sarebbe evitare scossoni. Secondo: i movimenti di Pier Silvio hanno una cartina di tornasole precisa nell’atteggiamento che le televisioni del gruppo tengono nei confronti della premier. Durante la campagna elettorale per le Europee il Fatto ha raccontato di come Fedele Confalonieri, una delle persone più vicine alla famiglia Berlusconi, abbia riunito i vertici delle tre reti Mediaset per imporre una linea più vicina a Forza Italia nei talk show e nei programmi di informazione. In continuità con queste indicazioni ci sarà la nuova stagione autunnale, per la quale Pier Silvio vorrebbe assicurarsi un colpo da campagna acquisti.
Il nome su cui Mediaset sta trattando è un altro dito nell’occhio a Meloni: la conduttrice Rai Serena Bortone, appena messa all’angolo a Viale Mazzini dopo che aveva denunciato una censura dei vertici Rai riguardo a un’ospitata dello scrittore Antonio Scurati. Da quel momento Bortone è diventata un simbolo: ha criticato i manager dell’azienda e non ha fatto mistero del rammarico per il modo in cui è stata trattata, legando le pressioni subite (Scurati avrebbe dovuto leggere un discorso sull’antifascismo) alla volontà dei vertici Rai di assecondare gli umori del governo. In questo contesto Mediaset vorrebbe portare in squadra Bortone, in uno scenario che cerca pure una nuova collocazione per Myrta Merlino, arrivata lo scorso anno e ora verso un trasloco dalla fascia pomeridiana.
Per tutti questi motivi le manovre di Pier Silvio mettono in guardia la premier, a maggior ragione dopo l’intervista di Marina al Corriere, che peraltro ha colto di sorpresa pure Tajani. Da tempo infatti il leader di FI aveva in mente un’apertura a sinistra sui diritti, ma la famiglia lo ha scavalcato lasciando che lui lo scoprisse dai giornali. Di più: Meloni non può sottovalutare l’intreccio irrisolto tra politica e affari quando si parla di FI, anche in termini internazionali. Parte delle quote di Mediaset appartengono infatti alla Vivendi di Vincent Bollorè, il quale è pure parte in causa nelle trattative su Tim. Bollorè però è anche uno dei principali sponsor di Marine Le Pen in chiave anti-Macron, in un momento in cui i rapporti istituzionali tra Italia e Francia sono ai minimi. L’attivismo di Pier Silvio, nel nome del padre, non può passare inosservato.