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 2024  giugno 27 Giovedì calendario

Periscopio

Ogni criminale coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione [degli attacchi all’Ucraina] deve sapere che sarà fatta giustizia. Speriamo di vederli dietro le sbarre. Volodymyr Zelensky.
Vladimir Putin non può ammettere d’avere un problema col terrorismo jihadista (ricordate i patetici tentativi d’addossare all’Ucraina la responsabilità dell’attentato del marzo scorso al Crocus City Hall di Mosca?) e soprattutto non può ammettere d’averlo in Caucaso. Perché è lì che il suo potere è nato, come ricordava Anna Politkovskaja: «Dalla seconda guerra cecena è nata la nuova Russia postdemocratica, dove l’importante – come ai tempi del comunismo – non è ciò che succede in realtà, ma come fare il lavaggio del cervello alla gente. (…) Nel Paese s’è imposto il totalitarismo e i cittadini lo hanno accolto con favore. (…) La morte in guerra è considerata un male necessario: sono vittime giustificate dall’avvento dell’ordine. Volavamo verso l’inferno. E ci siamo arrivati». Luca Angelini, Corriere della Sera.

La premier estone Kaja Kallas a febbraio è stata inserita da Mosca nella lista dei ricercati: è il primo leader straniero ad avere ricevuto questo trattamento dall’invasione dell’Ucraina. Un attacco diretto e pesante dopo la decisione di rimuovere i monumenti di guerra risalenti all’epoca sovietica. Francesca Basso, Corriere della Sera.
Il piano Trump per Kiev: «Tratti o niente armi».Repubblica.
Una guerra del 1914, condotta nelle trincee, e una guerra i cui protagonisti sono anche piccoli droni fabbricati con stampanti 3D da 600 euro e alimentati con le batterie delle sigarette elettroniche iQo. Si chiamano droni Fpv – «First person view», con la visuale in prima persona – e si manovrano con un visore sulla faccia e un joystick quasi uguale a quello della Playstation. Gli Fpv li hanno inventati gli ucraini e li hanno introdotti sul campo per sopperire alla disparità di munizioni rispetto ai russi. Cecilia Sala, il Foglio.
Ottima notizia l’apertura dei negoziati con Ucraina e Moldavia per l’ingresso in Ue. Ursula von der Leyen, Ansa.

Verso il bis di von der Leyen. Corriere della Sera.
Nomine Ue: l’Italia valuta l’astensione su Ursula. il Giornale.
L’uomo Assange è libero, il simbolo Assange è finito. Ed è finito male, perché la conclusione della sua vicenda giudiziaria rivela il bluff, l’ipocrisia d’una battaglia che non è stata in difesa della libertà di stampa ma d’uno strano personaggio che ha rubato informazioni agli Stati Uniti e poi ha avuto un lavoro da quel noto difensore della libertà di stampa che è Vladimir Putin. È con la sua intelligence che ha collaborato Wikileaks. HuffPost.
Colpevole di giornalismo. il Fattosky quotidiano.
Vadano in guerra anche loro. È una sentenza che cambia molte cose: la Corte Suprema israeliana (…) ha pronunciato all’unanimità un verdetto che può far saltare il governo di Bibi Netanyahu. Non c’è più base giuridica per «concedere l’esenzione totale dal servizio militare agli studenti ultraortodossi delle scuole religiose». Vale il principio d’eguaglianza e anche gli haredim d’ora in poi dovranno indossare la divisa. (…) Nei giorni scorsi il rabbino capo Yitzhak Yosef, fiutando l’aria e sentendo il rumore delle piazze, aveva avvertito: se ci fosse imposta la leva, i nostri ragazzi potrebbero lasciare Israele. Ora, lo schiaffo politico è di quelli potenti. (…) In piena guerra di Gaza, col fronte caldissimo del Libano, potrebbe aprirsi una crisi politica dagli esiti imprevedibili. Francesco Battistini, Corriere della Sera.

Almeno 192 dipendenti uccisi. Più di 170 installazioni dell’Unrwa sono state danneggiate o distrutte. Philippe Lazzarini, NYT.
Dieci bambini perdono in media una o due gambe ogni giorno nella Striscia di Gaza, ha dichiarato il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini. Ansa.
Dieci bambini (non uno di più, non uno di meno) con una o due gambe (di più è impossibile) perse ogni giorno, 192 dipendenti uccisi, 170 installazioni danneggiate. Quando si dice dare i numeri. ItaliaOggi.
Le famiglie delle persone uccise il 7 ottobre hanno presentato una denuncia contro l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, accusandola d’aver contribuito a questo massacro senza precedenti secondo i documenti giudiziari visionati dall’Afp. Considerata da decenni essenziale per gli aiuti umanitari ai palestinesi, l’Unrwa è in crisi da quando Israele ha accusato 12 dei suoi dipendenti di essere coinvolti in questo attacco. askanews.it
Ilaria Salis: «Vivere in una casa occupata non è da furbetti. È un’azione illegale ma legittima». fanpage.it

Non c’è nulla da fare: [voi comunisti] quando vedete una proprietà privata, siete spinti da un irrefrenabile istinto d’invaderla! Sempre della serie: quello che è tuo è mio, quello che è mio è mio. Non cambierete mai! Roberto Salis, prima della cura.
Con che faccia Fratoianni e Bonelli torneranno a invocare lo sgombero di Casapound dall’edificio occupato a Roma? Marco Travaglio, il Fatto quotidiano.
Votare Fratoianni? Piuttosto emigro. Roberto Salis, 2022.
L’ungheria contesta l’immunità. Ilaria salis: «Er problema è che io a Bruxelles ho già occupa... preso casa». Osho, il Tempo.
Ilaria Salis ha occhi vitali velati di stanchezza. Fabio Tonacci, Repubblica («vitali e velati», un’intervista languorosa).
Per la destra è Caporetto. Dilaga il Pd di Elly Schlein.l’Unità (un titolo in stato d’ebbrezza).
Se punti a eleggere direttamente qualcuno usi il ballottaggio in modo da consegnargli una maggioranza; altrimenti eleggi i rappresentanti popolari che poi eleggono il governante. Il passaggio è rilevante e attenua, se non evita, l’impressione che a governare siano le minoranze. Ricordo che Fd’I e Pd, sommati assieme, fanno il 26% del corpo elettorale. Sommati. Alla faccia del bipolarismo. Davide Giacalone, la Ragione.

Avremmo un leader eletto da una minoranza e premiato in misura sproporzionata. Stefano Folli, Repubblica.
Giorgia Meloni: «Basta guerra civile. Basta parole violente. Basta con la crudele tirannia del doppio turno. Basta pure il primo turno». Una voce: «Senza turni? Non si vota?». Meloni: «Vedete come siete? Subito domande, subito odio». Makkox, il Foglio.
Più che fondare nuovi partiti bisognerebbe affondare quelli vecchi. Roberto Gervaso.