ItaliaOggi, 26 giugno 2024
I giovani tedeschi non desiderano cambiare il mondo e non sono disposti a sacrificarsi per salvarlo. Vogliono una vita come la pubblicità del Mulino Bianco
In uno spot pubblicitario si vede una bambina accanto al padre, un hippie invecchiato, barba lunga, capelli brizzolati, camicia a fiori. E la piccola dice: «Papà, da grande voglio diventare Spießer come te». Termine difficile da tradurre, sarebbe quasi piccolo borghese. E la battuta è cattiva: l’adulto si è illuso di essere un rivoluzionario, ma in realtà seguiva la moda del suo tempo. La beat generation era una generazione di conformisti? Bisogna precisare che lo spot, ricordato da Die Welt, risale a una ventina d’anni fa.
Un sondaggio rivela i nuovi desideri dei ragazzi: viaggi e mobili, l’auto non è più uno status symbol
Il quotidiano riporta i risultati di un sondaggio della Simus tra i giovani dai 14 ai 17 anni, quelli che tra poco andranno a votare. Che cosa pensano? Conoscere la risposta è vitale per l’economia, commenta il sociologo Klaus Hurrelmann. Ad esempio, i ragazzi non considerano più l’auto uno status symbol, preferiscono spendere per mobili, o un lungo viaggio.
Solo il 20% disposto a fare carriera sacrificando la vita privata
E non vogliono sacrificarsi per far carriera: meno del 20% è disposto a sacrificare la vita privata per diventare capo, meglio guadagnare meno e avere più tempo libero.
I più votano a destra e il clima non è tra le loro priorità
La Simus conduce l’analisi ogni quattro anni, e i giovani (nella fascia d’età sono oltre tre milioni), sorprendono i politici. Non sono sensibili al clima, e propensi a votare a sinistra, come hanno confermato le recenti elezioni europee. Il voto era stato concesso ai sedicenni, e per la prima volta andavano a votare in cinque milioni. I verdi hanno ottenuto l’11%, un terzo rispetto a cinque anni fa (il 33%), hanno preferito la destra, e la Cdu/Csu ha ottenuto il 17%, come l’Afd all’estrema destra. Pochi hanno scelto i socialdemocratici e i liberali. I loro fratelli minori saranno ancora meno sensibili alle idee della sinistra e di verdi.
Non sono rivoluzionari ma protestano contro i partiti
Ma è sbagliato condannare i giovani, avvertono gli analisti della Simus. Non sono rivoluzionari, come i loro nonni del lontano ‘68, come il padre della bimba nello spot. Protestano contro i partiti classici che chiedono sacrifici, per la guerra contro Vladimir Putin o per salvare il mondo.
Vogliono una vita come la pubblicità del Mulino Bianco
Il loro primo desiderio è la sicurezza, un ambiente protettivo, affettuoso dicono, vogliono un posto sicuro, una casa, un partner comprensivo, bambini, e un animale domestico. Diciamo che il mondo in cui vogliono vivere assomiglia a quello che presenta, o presentava, il Mulino Bianco.
Le ragazze sono più libere, ma non vogliono fare concorrenza agli uomini.
Si informano sui social e non sono interessati alla politica
La politica non interessa, si informano sui social, il parere dei coetanei è più autorevole di quello di un commentatore della Tv. Appena l’1% si informa leggendo un quotidiano. Se vogliono raggiungerli, i politici devono seguire altre vie. A un giovane é stato chiesto se non temeva di compiere scelte sbagliate se non si informava. «Chiederò consiglio a mia madre», ha risposto lasciando sbigottiti gli analisti.
Una mia amica mi ha raccontato, tra il sorpreso e lo scandalizzato, che sua figlia ha accettato in dono una credenza antica, ereditata in famiglia di generazione in generazione, ma l’ha fatta scrostare e ridipinta in uno squillante azzurro.
La giovane è di qualche anno più grande dei ragazzi intervistati dalla Simus, ma che sarebbero in maggioranza d’accordo con lei.
Non sono impazienti di lasciare la famiglia appena diventati maggiorenni
I ragazzi non desiderano più abbandonare la famiglia, appena diventati maggiorenni, più o meno consciamente, copiano il modello dei genitori, non vogliono cambiare il mondo, e non sono disposti a sacrificarsi per salvarlo, dice Thomas Kriger, capo della Simus. La credenza della mamma e della nonna è pratica e comoda, più di un mobile moderno, certamente alla moda e più costoso, ma lo stile non importa, meglio ridipingerla in un colore allegro.
Si sentono soli anche se sono connessi in rete
La ministra della gioventù, la verde Lisa Paus, nata proprio nel mitico ‘68, è sorpresa e non è d’accordo, e ha finanziato una sua ricerca, per scoprire come e perché i giovani sbagliano. Ma a sbagliare è lei. Invece di tentare di rieducarli, basterebbe ascoltarli senza preconcetti. I giovani si sentono soli: il 10% confessa di soffrire per la solitudine, e un altro 40% ammette di sentirsi a disagio senza amici. Sono connessi in rete per ore con i coetanei, ma si incontrano fisicamente di rado, o non quanto vorrebbero. È una generazione che sa quel che vuole, ma teme di non riuscire a realizzare i desideri per colpa degli adulti.