ItaliaOggi, 26 giugno 2024
Periscopio
La Russia minaccia l’Apocalisse da due anni e non ottiene niente; dichiara il suolo russo intangibile e poi subisce bombardamenti; minaccia fuoco e fiamme se l’Occidente fornirà all’Ucraina questo o quel tipo di armi e poi non reagisce. A ogni attacco minaccia vendetta [e poi niente]. E ciò malgrado cosa riesce a far credere al mondo? Che la Russia è un gigante incontenibile, destinato ad una certa, immensa vittoria. Gianni Pardo, Italia Oggi.
Auspico che l’Occidente dimentichi la sua visione patologica del mondo e conservi la propria egemonia con una riforma del multilateralismo e della governance economica concedendo alla Cina e agli emergenti la rappresentanza e il potere a essi spettanti in base al nuovo sviluppo economico. Elena Basile, il Jen-min Jih-pao quotidiano.
Scoppiano violenti scontri tra manifestanti pro- e antisraeliani fuori dalla sinagoga di Los Angeles. The Times of Israel.
Sono inorridito dalle scene al di fuori della sinagoga di Adas Torah a Los Angeles. Intimidire le congregazioni ebraiche è pericoloso, inconcepibile, antisemita e antiamericano. Presidente Biden @POTUS.
Julian Assange, fondatore di Wikileaks, lascia il Regno Unito dopo aver trovato un accordo con le autorità statunitensi per chiudere la causa contro di lui. A quanto riferisce la Bbc, si dichiarerà colpevole di accuse penali e sarà liberato. Assange, 52 anni, è stato accusato di cospirazione per aver divulgato informazioni sulla difesa nazionale. Gli Stati Uniti hanno sostenuto per anni che i file di Wikileaks, che rivelavano informazioni sulle guerre in Iraq e Afghanistan, mettevano in pericolo delle vite umane. Negli ultimi cinque anni, Assange è stato recluso nel carcere di sicurezza inglese di Belmarsh, dove sono reclusi terroristi e criminali pericolosi. Secondo Cbs, Assange non trascorrerà alcun tempo in custodia negli Stati Uniti e riceverà credito per il tempo trascorso in carcere nel Regno Unito. Negli Usa rischiava una condanna fino a 175 anni di carcere. Pietro Deragni, wired.it.
Salvini fa l’intransigente, viceversa Tajani è palesemente europeista. Giorgia Meloni è indecisa. Ha provato in tutti i modi (…) a farsi accettare in Europa col profilo d’una conservatrice ben convinta di voler stare, come avrebbe detto qualcuno mezzo secolo fa, «nella stanza dei bottoni» dell’Unione. Eppure rischia d’essere delusa come fu allora [Pietro Nenni,] l’inventore della celebre frase. Forse perché non si può essere ideologici a metà e pragmatici l’altra metà. Decidere se vale la pena morire pur di dire no al Mes, equivale a indicare una buona volta se la destra italiana accetta la logica dell’Unione oppure no. Oggi si vede che l’Italia è in prima fila nel rafforzare una politica estera europea fieramente filo-Ucraina. Ma sul resto ci sono dubbi. Stefano Folli, HuffPost.
In Italia il debito è al 134 per cento (altro che 110) e il deficit è arrivato al 7,4 (altro che 5,5). Quanto agli effetti sul bilancio pubblico d’un sistema che qui siamo soliti chiamare «bipopulista», dominato dalla competizione tra populisti di destra e populisti di sinistra, bastano due esempi: quota cento e superbonus. Siamo dunque in una posizione tale da poter guardare persino con una qualche sufficienza alle preoccupazioni dell’articolo del Financial Times, secondo il quale «nella migliore delle ipotesi, un parlamento dominato dalle forze estreme farebbe precipitare la Francia in un periodo di prolungata instabilità. Nel peggiore, porterebbe all’adozione di politiche di spesa pubblica incontrollata e nazionalistiche che provocherebbero rapidamente una crisi economica e sociale in Francia». Potremmo definirle le conseguenze italiane del bipopulismo alla francese. La linea di Francesco Cundari.
Case dei ricchi ristrutturate e case dei poveri okkupate. Era più progressista la Dc del Piano Fanfani della sinistra Salis & Superbonus. il Foglio.
I valori immobiliari della famiglia Salis: una casa di 160 mq da mezzo milione a Monza e una in montagna. Eppure la figlia occupava.Libero.
Salis: «Non sarò l’anti Vannacci ma lotterò per i senza casa». [Tutto, pur di non pagare gli affitti arretrati]. Repubblica.
Sei a zero per la sinistra. Quando [«io sono Giorgia»] non c’è, la destra perde e si perde. HuffPost.
Nel paese del non voto il campo largo si rafforza. Repubblica.
Si rafforzerebbe anche di più se a votare fossero solo tre elettori: uno Fd’I, gli altri due Pd e Movimento 5 balle.ItaliaOggi.
Vittorio Veneto, nel comune del trevigiano Gianantonio Da Re, espulso dal Carroccio per antisalvinismo, la nuova sindaca è Mirella Balliana, centrosinistra, col 53,6%. Si è fermato al 46,3% Gianluca Posocco, uomo di Da Re che, al primo turno, aveva battuto il candidato di Lega e Fd’I Giovanni Braido. È l’esito di mesi di lotte fratricide con Braido che invitava a votare Balliana e il capogruppo del Carroccio volantinava per il centrosinistra. Corriere della Sera.
Quello d’Israele contro l’Iran è terrorismo di Stato. Massimo Cacciari.
A vent’anni avevo una cotta assoluta per Massimo Cacciari. Ricordo come me la fossi trovata davanti ieri la sua faccia quando stava uscendo da un convegno di Micromega. Lo fermai dicendogli: professore, ho sognato che facevamo una figlia e la chiamavamo Elettra (eroico, non chiamò la polizia, né il reparto psichiatrico). Guia Soncini, Linkiesta.
Forse si tratta di sfinimento civile, forse sono i tempi che sgangheratamente spingono a una visione buffa e in fondo consolatoria, per cui si liquida con una risata la convinzione che Dante può considerarsi, a detta di Sangiuliano, «il fondatore del pensiero di destra»; così come sembra uscito da un cinepanettone che il titolare di quella che lui stesso ritiene «una superpotenza culturale» fosse disposto a concedere il Colosseo per una scazzottata tra due estrosi miliardari americani, Musk e Zuckerberg, in cambio d’un ospedale per i bimbi malati. Filippo Ceccarelli, Repubblica.
L’uovo di [Colomba] Meloni. I’m Giorgia: «Scommettete che riesco a fare di Sangiuliano un ministro? Una voce: «Nah, impossibile». I’m Giorgia: «Ah, sì? E vualà!». Makkox, il Foglio.
Avete mai letto la Navicella, con i curricula dei parlamentari? Ce ne sono d’ogni estrazione. La politica, da noi, è l’unico mestiere che non richiede alcuna preparazione. L’ignoranza di tanti eletti – eletti da noi – è incommensurabile. Roberto Gervaso.