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 2024  giugno 25 Martedì calendario

Periscopio

   

L’isolamento nello «shizo», la cella di punizione, non basta più. A distanza d’un giorno, Vladimir Kara-Murza e Ilja Jashin, i più noti detenuti politici russi, sono stati trasferiti in un Pkt, Pomeshcheniye kamernogo tipa, letteralmente un «locale tipo cella», una cella di rigore o – come l’ha descritta Jashin – «una prigione di massima sicurezza all’interno d’una colonia penale, in sostanza una cella di punizione su base permanente». (…) Anche Aleksej Navalny, l’oppositore morto in carcere lo scorso febbraio, era stato sottoposto a questo regime. Il timore inconfessato è che Kara-Murza e Jashin possano fare la sua stessa fine. Rosalba Castelletti, Repubblica.

Attentato Isis a una sinagoga e a una chiesa in Daghestan: due civili e quindici poliziotti uccisi, almeno sei terroristi morti. Il regime putiniano non ha vergogna e indica Ucraina e Nato come responsabili.ItaliaOggi.
Un vero harem ruota intorno al governatore della Cecenia, Ramzan Kadyrov. Secondo un’indagine (…) almeno sei dei suoi figli sarebbero nati da tre donne differenti dalla moglie ufficiale Medni, alcune delle quali sarebbero state ancora minorenni al momento della gravidanza. I nati da queste unioni segrete, oggi ancora solo adolescenti, occupano posizioni di rilievo nel governo locale e, attraverso matrimoni con gli eredi dei più vicini sodali del leader, consolidano la verticale del potere dei Kadyrov e preparano la successione per linea di sangue. Riccardo Ricci, Repubblica.
Costantino e i bizantini s’affacciavano sui parapetti delle mura teodosiane dicendo: «Un giorno o l’altro i genovesi risaliranno l’Ellesponto». I tebani continuavano a dire: «Abbiamo sentito che un esercito spartano è sul punto d’arrivare per salvarci». C’è un po’ di tutto questo nell’Ucraina, credo, e nei posti in cui gli ucraini pensano davvero che qualcuno li salverà. Penso che le persone in Israele stiano iniziando a capire perché la Shoah ha avuto luogo e perché nessuno li ha aiutati: a nessuno importava e loro sono soli. Vorrei che non fossero soli, ma spero capiscano che, alla fine, gli Stati Uniti non vogliono o non possono aiutarli. Devono stare molto attenti perché il popolo iraniano sente davvero di voler estinguere e cancellare gli ebrei. Lo hanno detto, e persone come Erdogan lo hanno detto ripetutamente degli armeni, e non c’è bisogno di ricordare le minacce di Kim Jong-un al Giappone. Victor David Hanson, storico, Wall street Journal (dal Foglio).

[Qualche giorno fa,] in un articolo del Corriere della Sera titolato «Per fronteggiare il capitalismo serve una nuova Internazionale», Luciano Canfora è riuscito a mettere insieme teorie rosse e brune – cita il saggio d’un economista hitleriano (fa notare malignamente che fosse ebreo) e uno del politologo d’ultrasinistra Fabio Armao dal titolo sgradevole Capitalismo di sangue. A chi conviene la guerra (par di capire non al loro amato Putin) – per argomentare un tema cruciale: «Come sfidare un sistema economico... incardinato sull’obiettivo “egoistico” del maggior profitto (e dunque agli antipodi del principio democratico)». (…) Canfora è Canfora. Ma stupisce l’esagerazione dello spazio lasciato al comunismo, come nemmeno ai tempi dell’eskimo in redazione.il Foglio.
Gli scrittori possono impantanarsi nella religione. O possono diventare comunisti, il che è peggio a causa della posizione fondamentalmente spuria del comunismo: progresso verso cosa? Una vita migliore per una popolazione di zombie decorticati... Perché? A chi importa? William Burroughs, La calcolatrice meccanica, Adelphi 2024.

Ma davvero Beppe Grillo pensa di cavarsela con una battuta? (…) Non gli bastano gli irreparabili disastri che ha combinato? Ha riempito il Parlamento di personaggi che hanno esposto la democrazia ai peggiori istinti dell’antipolitica (le dichiarazioni sull’uscita dall’euro, sui no vax, sull’impeachment di Sergio Mattarella...) per poi cedere a tutti i compromessi: il governo giallo-verde («Mai con la Lega»), il governo giallo-rosso («Mai col partito di Bibbiano») e i posti di comando, ovunque capiti. Conte nasce da una costola di Grillo che, in cambio, s’è accontentato d’una rendita annuale. A noi, invece, l’ideona del Superbonus costa una perdita secca di 45 miliardi. (…) Tutto ciò che inizia nella rabbia di solito finisce nella vergogna. Non per Grillo. Dalla sua guitteria è nata l’antipolitica statalista, una farsaccia. Aldo Grasso, Corriere della Sera.
Un paese che da mesi s’interroga sui pandori e i divorzi dei Ferragnez, ma non fa un plissé quando Fedez va a Taranto con quello del Codacons (i nuovi Gianni & Pinotto) per protestare contro l’inquinamento dell’Ilva, però ci va col jet privato, è un paese che si merita tutto. Maurizio Crippa, il Foglio.

Intervenendo ieri a Taormina a un’iniziativa dal titolo «identità italiana, identità culturale» il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha detto testualmente: «Colombo voleva raggiungere le Indie circumnavigando la Terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei». L’affermazione potrà sembrarvi strana, considerato che Galileo è nato nel 1564, circa settantadue anni dopo la scoperta dell’America. Ma dovrebbe sembrarvi ben più strano il fatto che nell’Italia del 2024 Gennaro Sangiuliano sia ministro della cultura. La linea di Francesco Cundari.
[Tempo fa] il ministro aveva collocato Times Square a Londra anziché a New York. Corriere della Sera.
La notte tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno ha visto la distruzione completa del campo sperimentale di riso Tea presso l’azienda Cascina Erbatici, a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia. Gli ignoti responsabili hanno manomesso la telecamera di sorveglianza, divelto la rete metallica di protezione e infine tagliato e sradicato le piantine. Questo campo rappresentava un passo avanti fondamentale per migliorare la resistenza delle colture ai patogeni e agli effetti del cambiamento climatico. Le Tecniche d’evoluzione assistita permettono di modificare geneticamente le piante senza l’uso d’organismi geneticamente modificati (ogm) e consentono d’ottenere piante più resistenti alle malattie e più adatte ad affrontare condizioni climatiche avverse, riducendo l’uso di pesticidi e fitofarmaci e ottimizzando l’uso dell’acqua. Pietro Deragni, wired.it.
Per fare la rivoluzione non basta sfruttare lo scontento delle masse. Bisogna sfruttarne anche l’ignoranza. Roberto Gervaso.