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 2024  giugno 23 Domenica calendario

Dieta, movimento e rapporti sociali: ecco perché l’Europa del Sud ha il record mondiale di longevità

I Paesi dell’Europa meridionale sono spesso in fondo alle classifiche internazionali di vario tipo: produttività, innovazione, perfino felicità, categoria dominata dai Paesi nordici, con la Finlandia in testa da anni. Ma c’è un campo in cui gli europei del Sud sono ai primi posti nel mondo: la longevità. Spagna, Italia, Portogallo, Francia, ma pure microstati come Malta, San Marino e Andorra, figurano tra i primi venti Paesi del pianeta con la più lunga aspettativa di vita nel recente rapporto dell’Institute for Health Metrics dell’università di Washington. A primeggiare in questo settore ci sono anche Svizzera, Singapore e Giappone, ma si tratta di nazioni molto distanti geograficamente.
I Paesi dell’Europa meridionale, invece, sono vicini tra loro, costituiscono quello che i geografi chiamano in inglese un cluster, un gruppo compatto. Come mai? Qual è il segreto della lunga vita degli europei del Sud? Se lo domanda questa settimana l’Economist, esaminando una varietà di dati per cercare la risposta al quesito. La longevità di svizzeri e giapponesi, per esempio, viene messa generalmente in relazione con la ricchezza di questi due Paesi, in base al principio che i soldi comprano salute, migliore alimentazione, migliori cure. Ma gli Stati dell’Europa del Sud, pur appartenendo alla fascia dei Paesi industrializzati (due di essi, Francia e Italia, in effetti fanno parte del G7, il gruppo delle sette potenze democratiche della terra), non sono al livello dei più ricchi in assoluto.
Perché allora l’aspettativa media di vita in Spagna per il 2050 (85,5 anni) è superiore a quella della Danimarca (83,5 anni)? Il settimanale britannico cita tre possibili motivazioni. Una è la ben nota “dieta mediterranea”, ovvero un’alimentazione a base di pesce, verdura, frutta, farine integrali, olio d’oliva, i cui benefici sono ormai riconosciuti dalla medicina in tutto il mondo. Proprio per questo, tuttavia, la dieta mediterranea non è più un’esclusiva dei popoli che vivono attorno al mare da cui prende il nome: è stata copiata ovunque. E in parallelo, nell’Europa meridionale, oggi è aumentata la quantità di piatti meno salutari nell’alimentazione media: cibi carichi di grassi, estremamente processati, fast food. Gli spagnoli, inoltre, sono sopra la media europea per il consumo di alcolici, e anche di cocaina: non esattamente due stili di vita che la allungano.

Un altro motivo del perché gli europei del Sud vivono più a lungo è che si muovono più degli altri. La Spagna guida l’Europa per maggior numero di passi al giorno: in media quasi 6 mila a persona (10 mila passi al giorno è il numero ottimale suggerito dagli esperti, ma anche la metà è ritenuta un buon risultato). Quale sia la ragione, è discutibile. Secondo alcuni studi, dipende dall’alta densità urbana, che spinge a spostarsi a piedi invece che in automobile, come a Los Angeles o in altre regioni in cui le città si estendono in grandi sobborghi residenziali. Un’altra possibile motivazione è che in Europa del Sud il clima è migliore che al Nord, consentendo maggiore movimento senza bisogno di infilarsi in una vettura.
In contrasto con l’idea che sia il movimento ad allungare la vita ai meridionali d’Europa, c’è però il fatto che italiani e francesi sono più indietro nelle graduatorie per numero di passi al giorno. Ecco allora, secondo l’Economist, il terzo elemento che, mescolato ai primi due, spiega la longevità record del cluster geografico dell’Europa del Sud: la socialità. I greci sono secondi nel mondo nel rispondere positivamente alla domanda: avete visto un membro della vostra famiglia nella scorsa settimana? E gli spagnoli sono in quarta posizione. La cultura della famiglia è forte in tutti i Paesi latini e dell’area mediterranea, a cominciare dall’Italia. Tutti gli studi medici concordano che la frequenza dei rapporti con familiari e amici costituisce una rete di protezione sociale che fa bene alla salute e allunga la vita: chi vive solo e ha scarse relazioni fa più fatica a superare le malattie tipiche dell’età avanzata e a non cadere in disturbi psicologici, come la depressione.
Il segreto di una lunga vita, insomma, è una somma di fattori: sufficiente livello di sviluppo, buona dieta, movimento fisico, solidi rapporti familiari e sociali per mantenersi attivi. Mens sana in corpore sano, come dicevano i nostri antenati. Non c’è da meravigliarsi se l’essere umano più vecchio del mondo è una spagnola, una donna di 117 anni.I Paesi dell’Europa meridionale sono spesso in fondo alle classifiche internazionali di vario tipo: produttività, innovazione, perfino felicità, categoria dominata dai Paesi nordici, con la Finlandia in testa da anni. Ma c’è un campo in cui gli europei del Sud sono ai primi posti nel mondo: la longevità. Spagna, Italia, Portogallo, Francia, ma pure microstati come Malta, San Marino e Andorra, figurano tra i primi venti Paesi del pianeta con la più lunga aspettativa di vita nel recente rapporto dell’Institute for Health Metrics dell’università di Washington. A primeggiare in questo settore ci sono anche Svizzera, Singapore e Giappone, ma si tratta di nazioni molto distanti geograficamente.
I Paesi dell’Europa meridionale, invece, sono vicini tra loro, costituiscono quello che i geografi chiamano in inglese un cluster, un gruppo compatto. Come mai? Qual è il segreto della lunga vita degli europei del Sud? Se lo domanda questa settimana l’Economist, esaminando una varietà di dati per cercare la risposta al quesito. La longevità di svizzeri e giapponesi, per esempio, viene messa generalmente in relazione con la ricchezza di questi due Paesi, in base al principio che i soldi comprano salute, migliore alimentazione, migliori cure. Ma gli Stati dell’Europa del Sud, pur appartenendo alla fascia dei Paesi industrializzati (due di essi, Francia e Italia, in effetti fanno parte del G7, il gruppo delle sette potenze democratiche della terra), non sono al livello dei più ricchi in assoluto.
Perché allora l’aspettativa media di vita in Spagna per il 2050 (85,5 anni) è superiore a quella della Danimarca (83,5 anni)? Il settimanale britannico cita tre possibili motivazioni. Una è la ben nota “dieta mediterranea”, ovvero un’alimentazione a base di pesce, verdura, frutta, farine integrali, olio d’oliva, i cui benefici sono ormai riconosciuti dalla medicina in tutto il mondo. Proprio per questo, tuttavia, la dieta mediterranea non è più un’esclusiva dei popoli che vivono attorno al mare da cui prende il nome: è stata copiata ovunque. E in parallelo, nell’Europa meridionale, oggi è aumentata la quantità di piatti meno salutari nell’alimentazione media: cibi carichi di grassi, estremamente processati, fast food. Gli spagnoli, inoltre, sono sopra la media europea per il consumo di alcolici, e anche di cocaina: non esattamente due stili di vita che la allungano.

Un altro motivo del perché gli europei del Sud vivono più a lungo è che si muovono più degli altri. La Spagna guida l’Europa per maggior numero di passi al giorno: in media quasi 6 mila a persona (10 mila passi al giorno è il numero ottimale suggerito dagli esperti, ma anche la metà è ritenuta un buon risultato). Quale sia la ragione, è discutibile. Secondo alcuni studi, dipende dall’alta densità urbana, che spinge a spostarsi a piedi invece che in automobile, come a Los Angeles o in altre regioni in cui le città si estendono in grandi sobborghi residenziali. Un’altra possibile motivazione è che in Europa del Sud il clima è migliore che al Nord, consentendo maggiore movimento senza bisogno di infilarsi in una vettura.
In contrasto con l’idea che sia il movimento ad allungare la vita ai meridionali d’Europa, c’è però il fatto che italiani e francesi sono più indietro nelle graduatorie per numero di passi al giorno. Ecco allora, secondo l’Economist, il terzo elemento che, mescolato ai primi due, spiega la longevità record del cluster geografico dell’Europa del Sud: la socialità. I greci sono secondi nel mondo nel rispondere positivamente alla domanda: avete visto un membro della vostra famiglia nella scorsa settimana? E gli spagnoli sono in quarta posizione. La cultura della famiglia è forte in tutti i Paesi latini e dell’area mediterranea, a cominciare dall’Italia. Tutti gli studi medici concordano che la frequenza dei rapporti con familiari e amici costituisce una rete di protezione sociale che fa bene alla salute e allunga la vita: chi vive solo e ha scarse relazioni fa più fatica a superare le malattie tipiche dell’età avanzata e a non cadere in disturbi psicologici, come la depressione.
Il segreto di una lunga vita, insomma, è una somma di fattori: sufficiente livello di sviluppo, buona dieta, movimento fisico, solidi rapporti familiari e sociali per mantenersi attivi. Mens sana in corpore sano, come dicevano i nostri antenati. Non c’è da meravigliarsi se l’essere umano più vecchio del mondo è una spagnola, una donna di 117 anni.