Corriere della Sera, 23 giugno 2024
Spesa pubblica, il freno-scudo Ue
Il richiamo della Ue sul debito è una tirata d’orecchi preoccupante oppure addirittura uno scudo per il deficit italiano? Parte da questo quesito l’analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani gratis con il Corriere della Sera. Lo scarto del nostro indebitamento netto, in un solo anno, è arrivato a 154 miliardi: è l’effetto del Superbonus e degli altri incentivi.
La procedura (prevista) della Commissione Europea che invita l’Italia e altri Paesi a ridurre gli scompensi di bilancio presentando un piano pluriennale aiuta il Tesoro a gestire con meno pressione la governance dei conti pubblici, che è stata abbastanza prudente. Addirittura austera se la si confronta, per esempio, con la propensione alla spesa della destra francese di Marine Le Pen. «Forse l’opera, per definizione impervia, del titolare del Tesoro addirittura si semplifica – scrive de Bortoli —. Immaginate solo quante richieste avrebbe avuto sul tavolo, in preparazione della prossima legge di Bilancio, senza l’avvertimento di Bruxelles». L’aggiustamento che la Ue ci chiede è di poco superiore all’1 per cento del totale della spesa, pari a oltre 1.100 miliardi. Oggi è la Francia la vera osservata speciale dei mercati, dopo il declassamento di Moody’s e il punto di domanda sulle elezioni a fine mese. Ma è meglio non farsi troppe illusioni.
La sezione Finanza ospita la storia di copertina dedicata a Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, che spiega perché parte e chi si iscrive alla corsa per aggiudicarsi la banca che nessuno voleva.
Molto ricca, come sempre, la sezione dedicata alle Imprese a cominciare dalla storia della Callipo: passaggio di consegne per il gruppo calabrese dove il patron Filippo, quarta generazione, lascia spazio ai figli Giacinto e Filippo Maria. Focus su nuovi prodotti e negozi. Il rilancio del brand Insuperabile. Obiettivo: 100 milioni di ricavi consolidati. Giacinto Callipo: «Siamo i primi produttori italiani a lanciare il “tonno veg” sul mercato nazionale». Alla Carlsberg invece puntano sull’Italia e grazie a Poretti innovano e intensificano la sostenibilità. Il noto marchio (di proprietà del gruppo danese) è pioniere della produzione green: fusti in pet e nella ricetta un luppolo coltivato in Italia. Olivier Dubost, ceo della filiale tricolore: il brand in forte crescita all’estero. Gli impegni al 2030 sugli imballaggi riciclabili e sull’utilizzo di materie prime da agricoltura rigenerativa.
Le storie
I progetti della famiglia Callipo per il tonno, le strategie di Philogen e di Carlsberg
In questo numero torna Innovazione, sedici pagine dedicate al digitale e alle novità della tecnologia. In copertina Roberto Cingolani, l’amministratore delegato di Leonardo, ex ministro: «La potenza di un Paese si misura su alcune dimensioni: capacità di calcolo, memoria di storage, cloud. Combinare tutto questo con la produzione crea sviluppo».
Infine, nella sezione Patrimoni, il punto sugli immobili: a Milano un’abitazione di 80 metri quadri costa il 3% in più dell’anno scorso e la rata del prestito è salita di 36 euro. A Roma quotazioni in rialzo dell’1,3% e finanziamenti stabili. Per la svolta ci vuole altro tempo con altri tagli dei tassi.