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 2024  maggio 06 Lunedì calendario

Biografia di Imerio Massignan

Imerio Massignan (1937-2024). Detto Gambasecca. Campione di ciclismo. «Era nato ad Altavilla Vicentina ma da molti anni risiedeva a Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria. Scalatore antico, fu il primo uomo a passare per primo sul Gavia, al Giro del 1960. L’anno prima aveva esordito nella Corsa Rosa: 5° dietro Gaul, Anquetil, Ronchini e Van Looy. Il successo nella tappa del Gavia, nel ’60, gli fu negato da quattro forature nella orrida discesa del passo valtellinese, allora ancora su sterrato. “Assaporavo l’impresa” dirà anni dopo in un’intervista, “poi è iniziato il mio dramma sportivo. Prima di Santa Caterina Valfurva ho forato. Non avevo ruote, ma solo tubolari. Ho fatto tutto da solo, perché l’ammiraglia non mi seguiva. Aveva fuso il motore sulle rampe della salita. Dopo poche centinaia di metri ho bucato ancora e ho perso più di un minuto a bordo strada. A quel punto Gaul mi ha superato. Non sono ripartito con lo stesso impeto. Dopo quanto era successo, non riuscivo a disegnare le curve con naturalezza. Nonostante tutto, l’ho ripreso a Bormio, a due km dal traguardo e, di rabbia, l’ho staccato. La classifica generale era ormai andata, ma volevo almeno il successo parziale. Purtroppo, a poche centinaia di metri dall’arrivo, una terza foratura mi ha costretto a cedere la vittoria al lussemburghese, che mi ha pure buttato giù dal podio finale. Ero incredulo, in lacrime”. Le sue vittorie furono meno delle sue imprese. Vinse una tappa del Tour 1961, sui Pirenei, a Superbagnères, sotto la neve, e nello stesso anno fu tra i pochissimi a non mettere piede a terra sul terribile Muro di Sormano, durante il Giro di Lombardia. “Le tre salite più dure che ho affrontato nella mia vita sono state il Gavia, le Tre Cime di Lavaredo e il Muro di Sormano”. Gambasecca sarà secondo al Giro d’Italia 1962, a poco meno di 4 minuti dal vincitore Franco Balmamion, e poi settimo al Giro d’Italia 1963. Proprio nel 1963 fu colto da pesanti sintomi di una nefrite. Nel 1965, rimase uno dei migliori scalatori, capace di essere competitivo soprattutto nelle brevi gare a tappe. Riuscì a vincere una tappa alla Volta Ciclista a Catalunya e fu nono al Giro d’Italia. Due volte vincerà la classifica degli scalatori del Tour de France, la sua corsa più amata» [Rep].