il Giornale, 22 giugno 2024
Come si spiega il boom di Nvidia
Dopo la crisi, il boom. Questa è la regola del mercato. E nel 2024, superata la crisi dei chip dettata dalla pandemia da Covid-19, scoppia la rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale. I chip diventano la materia prima più preziosa, in grado di smuovere mercati ed equilibri geopolitici. In questo contesto di evoluzione esponenziale, Nvidia si pone come protagonista indiscussa. L’azienda fondata nel 1993 da Jen-Hsun Huang per produrre GPU, unità grafiche per videogiocatori, negli anni è diventata leader nella produzione di semiconduttori e chip per l’AI.
Vediamo i numeri. Nvidia ha chiuso il 2023 con un aumento dei profitti del 400%, e nel secondo trimestre del 2024 continua a crescere del 265% rispetto all’anno precedente. L’annuncio della nuova architettura di chip per l’AI, Rubin, che arriverà nel 2026, le regala un record storico nel 2024: è la società quotata in Borsa con il maggior valore al mondo. Un sorpasso su Apple e Microsoft, colossi del tech che da anni si contendono il primato nei mercati azionari del settore, (quasi) inaspettato.
Un volo tutt’altro che pindarico, che trova salde radici nell’evoluzione che il settore tecnologico sta vivendo post-Covid. Una linea netta tra un passato e un presente che è ancora tutto da scrivere. L’anno della pandemia sarà ricordato per la crisi dei chip e in particolare delle GPU, componenti informatici essenziali di cui Nvidia gode fama come produttore mondiale per eccellenza e prestazioni.
La causa è presto detta. Aumento della domanda a cui, in crisi pandemica, era impossibile rispondere. Il lavoro da remoto, la didattica a distanza e la crescita del mining di criptovalute sono i tre fattori chiave: cresce esponenzialmente la richiesta di dispositivi elettronici nello stesso momento in cui la produzione si ferma a causa del Covid. La chiusura delle fabbriche in Cina e le restrizioni di viaggio rendono impossibile l’importazione delle componenti necessarie a produrre i dispositivi. Il risultato è stato un aumento dei costi per le GPU e per i chip, con colossi come Apple e Sony costretti a rinviare il lancio di nuovi prodotti di punta sul mercato, dall’iPhone alle PlayStation 5.
Intanto, i rapporti tra Stati Uniti e Cina si fanno sempre più tesi. Gli Stati Uniti impongono severe restrizioni sulle esportazioni di tecnologia dalla Cina, nel tentativo di mantenere un vantaggio strategico, con Taiwan, sede di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), il più grande produttore mondiale di chip, che diventa nodo cruciale nella guerra tecnologica che avanza. Gli Stati Uniti rafforzano i rapporti con Taiwan per garantirsi una fornitura stabile di semiconduttori, mentre la Cina incrementa la produzione interna.
Nel 2022, la Russia invade l’Ucraina. Ed è l’inizio di una guerra che aggiunge complessità e incertezza nel mercato dei semiconduttori. Le sanzioni imposte alla Russia sulle catene di approvvigionamento energetico e sui mercati delle materie prime influenzano indirettamente e inevitabilmente anche il settore dei semiconduttori. La cooperazione tra Russia e Cina cresce, strategia di Putin per aggirare le sanzioni occidentali, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati hanno rafforzato le misure per proteggere le loro tecnologie.
In un delicato contesto geopolitico e di avanzamento tecnologico, la nuova scossa arriva nel 2023 con il rilascio di ChatGPT da parte di OpenAI. Si apre l’era dell’intelligenza artificiale, rivoluzione affatto indolore che scuote tutti i settori e i mercati. Stati Uniti e Cina si trovano nuovamente in lotta per il primato tecnologico, mentre le Big Tech di tutto il mondo si sfidano a colpi di nuove soluzioni AI e nuove alleanze. Microsoft vs Google. ChatGPT vs Gemini. Apple si «allea» con OpenAI. Il comune denominatore nella sfida è la necessità di chip AI sempre più potenti, a cui Nvidia prontamente risponde con il suo DGX H100 nel 2023, battendo per tempo e prestazioni anche le dirette concorrenti Intel e AMD.
La differenza tra Nvidia e competitor nella progettazione e creazione di chip AI la fa l’architettura CUDA (Compute Unified Device Architecture), una piattaforma pensata per garantire le migliori prestazioni dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) sviluppati da OpenAI, come ChatGPT, grazie alla sua capacità di elaborazione di enormi quantità di dati simultaneamente. La combo tra DGX H100 e CUDA si è rivelata vincente. Da un lato, offre prestazioni computazionali senza precedenti. Dall’altro, una memoria ottimizzata per l’AI e il machine learning. Per questi motivi, i processori Xeon di Intel e i chip per AI di AMD faticano a eguagliarla in prestazioni.
Ad esempio, un’architettura CUDA ben progettata può gestire l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale molto più velocemente rispetto alle CPU tradizionali, riducendo i tempi di elaborazione da giorni a ore. Un aspetto fondamentale in applicazioni che richiedono l’elaborazione di grandi quantità di dati, come il riconoscimento delle immagini, la traduzione automatica e la guida autonoma. Aspetto che, soprattutto, giustifica l’ascesa di Nvidia nei colossi del tech.
Come in ogni rivoluzione tecnologica e rapida ascesa nel mercato, non mancano gli scettici. C’è chi ritiene il boom di Nvidia una potenziale bolla di mercato. I dubbi sono leciti e dipendono da due fattori: la sostenibilità a lungo termine della domanda di AI e la possibilità che eventuali sviluppi tecnologici o normativi possano frenarne l’espansione. Il mercato, pur entusiasta, rimane cautamente ottimista, consapevole che anche le più promettenti rivoluzioni tecnologiche possono incontrare ostacoli imprevisti.
Il colosso di Huang gioca le sue carte con decisione per mantenere il suo posto in testa rispetto agli altri giganti del tech. Con investimenti continui in ricerca e sviluppo e partnership strategiche, dimostra di essere non solo un leader, ma un pioniere. Mentre Amazon e Google espandono le loro infrastrutture AI e Elon Musk investe nella robotica avanzata e nell’intelligenza artificiale attraverso Tesla e SpaceX, Nvidia rimane al centro della trasformazione digitale globale, plasmando il futuro dell’industria tecnologica e sostenendo coi suoi dispositivi performanti la rivoluzione AI che avanza.